Lucca Comics&Games ha aperto i battenti stamattina, e motori si sono scaldati velocemente.

Nella Sala Incontri Giovanni Ingellis in area Lucca Games, si parla di giochi, giochi e ancora giochi, nell’ottica di un’evoluzione dove l’attività ludica significa anche cultura.

Il primo appuntamento vede la presentazione del secondo Fumetto per la Pediatria di Lucca: una storia che vuole spiegare ai più piccoli il pericolo delle droghe e dell’assunzione incontrollata di farmaci.

Subito dopo, Ludo Lab parla della propria esperienza ludica in Sicilia e dei progetti  in cantiere:  promuovere il videogioco come link culturale che nasce dalla collaborazione di progettisti, designer, scrittori e sviluppatori.

Camarilla Italia parla invece del GDR dal vivo, analizzandone gli aspetti secondo le categorie di Roger Caillois e i relativi aspetti psicologici: competitivo, aleatorio, emulativo e di “vertigine”.

 Non mancano le carte: la nuovissima casa editrice Dast Work srl annuncia la prima edizione di I Signori dei Draghi, un gioco con forte componente strategica  rispetto a quella aleatoria.

Direttamente dal Giappone arriva BattleSpirits, presentato dalla Magic Market & Twenty  Five, in collaborazione con Grani e Partners: in omaggio alla fine dell’incontro un simpatico gadget per provare subito il gioco.

Molto attesi gli Awards di Lucca Games per il miglior gioco educativo,  il miglior progetto editoriale,  il miglior profilo artistico, il miglior gioco per famiglie, la migliore meccanica di gioco. I Side Awards sono stati assegnati rispettivamente a Tutta un’altra storia (Creativamente);  Florenza (Placentia Games); Fabula (Asterion Press);  Dixit (Asterion Press); Eden: l’Inganno (9th Circle Games).

Particolarmente atteso da sedici giovani talenti l’appuntamento conclusivo del Workshow Lucca, il percorso formativo organizzato dal dipartimento della Gioventù con Lucca Comics&Games e Atlantyca: Pierdomenico Baccalario illustra l’esperienza fatta e gli ottimi risultati raggiunti, nel quadro di un progetto nazionale di sviluppo creativo che ha visto coinvolte otto città italiane.

L’appoggio delle istituzioni centrali - attraverso il Ministro Giorgia Meloni -e delle parti private è stato sinergicamente importante per dare impulso a un nuovo significato delle attività ludiche. Giocare è anche imparare, viene infatti sottolineato durante l’ultimo (ma non certo per importanza) incontro della giornata, presentato dall’ AIOMI e Italian Videogame Developers Conference, ospite il presidente Irene Pivetti.