OK, è vero: la notizia non è proprio di ieri, visto che la cerimonia di premiazione dello Science+Fiction (il Festival Internazionale della Fantascienza di Trieste, dedicato “all’esplorazione dei mondi del fantastico, dei linguaggi sperimentali e delle nuove tecnologie nelle produzioni di cinema, televisione, arti visive e dello spettacolo”) ha avuto luogo domenica 14 novembre. Ma della pellicola Rare Exports: a Christmas Tale ci faceva proprio piacere parlarne anche su FantasyMagazine, trattandosi di un film assolutamente in-topic, e che speriamo venga distribuito anche nelle sale cinematografiche italiane. Possibilmente sotto Natale!

Rare Exports è fiaba, è fantasy cattivo, è horror, è dark comedy.

Benché sia una coproduzione Francia/Norvegia/Svezia/Finlandia, è un film finnico a tutti gli effetti. E non solo per l’ambientazione, i protagonisti e gli attori che gli interpretano, e la regia senza indugi di Jalmari Helander, che è anche lo sceneggiatore.

La trama?

Babbo Natale viene dalla Finlandia, questo lo sanno tutti. Ma non tutti sanno che l’originale Santa Claus, piuttosto che portare i sacchi di regali ai bambini usava i sacchi per metterci i bambini, per poi portarseli nel suo antro e papparseli al momento opportuno. Insomma, una sorta di orco demoniaco, che nonostante l’alimentazione decisamente carnivora non esibiva alcun rassicurante pancione. Ne tantomeno quell’assurdo vestito rosso come una lattina di bibita.

Il piccolo lappone Pietari tutto ciò lo ha scoperto, non senza ansie, dai libri.

Quando un riccone americano, deciso a tutti i costi di soddisfare la sua ossessione infantile di trovare Babbo Natale, finanzia delle ricerche in loco, mandando una squadra di minatori specializzati ad aprire una voragine su una montagna dell’entroterra finlandese, ovviamente libera quanto gli antichi avevano, con un espediente, imprigionato.

I pochi Sami che vivono nell’area si ritroveranno ad affrontare Santa Claus e la sua torma di elfi abbruttiti. Il piccolo Pietari, come in ogni favola (e moderno fantasy per ragazzi) che si rispetti, si ritroverà in prima linea.

Un assaggio?

Oppure, date un’occhiata al sito ufficiale:www.rareexportsmovie.com/en.

Insomma, sembra evidente: se il Babbo Natale commerciale vi sta decisamente sulle scatole, Rare Exports è il film per voi. Non pretenzioso, ma godibilissimo.

Aggiungiamo che è, a nostro avviso, particolarmente probante dell’originalità, della qualità e della simpatia del film il fatto che a Trieste abbia ricevuto anche il Premio del Pubblico, oltre ad essersi aggiudicato quello della giuria europea del premio Méliès d’Argento al Miglior Lungometraggio Fantastico europeo. Se una platea plausibilmente legata di più alla fantascienza, che al fantasy e alle fiabe, ha votato e applaudito di cuore questo titolo, è certo significativo.

La giuria del Méliès d’Argento ha così motivato l’assegnazione del premio: “per lo stile impeccabile nel raccontare una storia che racchiude tutti gli elementi del fantasy – dall'horror, alle fiabe, alla grande avventura – descritte con mano sapiente e straordinariamente interpretate da ottimi attori, in special modo il bambino che rende una prova d'attore maturo e consumato. Un film che apre prospettive ed interesse sul cinema scandinavo, attualmente in grossa ascesa, molto apprezzato dal pubblico”.

Cogliamo l’occasione per segnalare anche gli altri premi consegnati.

Il Premio Asteroide per il miglior lungometraggio è andato al tedesco Transfer, del regista Damir Lakacevic (“per la capacità di unire componenti e tematiche opposte, problemi come giovinezza e senilità, differenza di colore della pelle e conflittualità tra nord e sud, costruendo un clima fantascientifico con una componente di poesia, e realizzando una credibile proiezione del presente nel futuro”).

La Menzione Speciale Asteroide e andata all’esilarante trash Norwegian Ninja, di Thomas Cappelen Malling, “per la vitalità del prodotto, per il suo nonsense humour e per l'autoironia”.

Menzione Speciale del Méliès al film d'animazione serbo Technotise “perchè si sente l'enorme mole di lavoro e la grande passione di un giovane autore che è riuscito a proporre un ottimo film basandosi su tematiche forti e immagini spettacolari. Sicuramente uno dei migliori film di animazione visti negli ultimi anni”.

Il Premio Nocturno Nuove Visioni per un’opera europea particolarmente significativa per il rinnovamento del cinema di genere, in collaborazione con la rivista Nocturno Cinema, è andato al tedesco Rammbock, diretto da Marvin Kren e sceneggiato da Benjamin Hessler. Questa la motivazione: “ Come nei migliori zombie-movie, Rammbock usa il tema dei morti viventi per fare emergere una storia intensa di passioni umane”.

Concludiamo augurandovi… Merry Christmas!

Come dite?

E’ ancora presto.

Può essere, ma i supermercati sono da tempo pieni di panettoni...