E’ in libreria dal 1° di giugno un interessante romanzo edito dalla Gargoyle, casa editrice romana nata nel 2005 per volontà di Paolo De Crescenzo che continua a dirigerla con grande competenza.

Il romanzo è La festa di Orfeo (La fiesta de Orfeo, 2009) del giornalista e scrittore spagnolo Javier Marquez Sanchez.

L’azione si svolge in Inghilterra nel 1956, quando la nazione viene sconvolta dalla raccapricciante strage di Longtown, avvenuta alla frontiera scozzese. Centinaia di bambini sono stati uccisi selvaggiamente: i loro corpi - violati e mutilati come a osservare un macabro e arcano rituale - sono stati trovati carbonizzati e aggrovigliati in un'aberrante piramide umana, rinvenuta nella chiesa del villaggio. Qui i piccoli si erano riuniti per vedere la proiezione di un film su invito del parroco locale, anch'egli assassinato. Il Governo dispiega tutte le sue forze in pompa magna: l'Esercito, teso ad assicurare il massimo stato di protezione agli abitanti della contea; gli esperti scientifici, impegnati a effettuare ogni tipo di rilievo; e naturalmente gli agenti di Scotland Yard, pronti a imbastire un'indagine a 360°. Chiamati a occuparsi del caso sono Andrew Carmichael, ispettore dal fiuto ineguagliabile per casi un po' fuori dalla norma, e il suo assistente Harry Logan.

Nello stesso tempo, una piccola casa cinematografica, la Hammer, decide di cimentarsi nel rilancio della filmografia horror producendo un'innovativa versione a colori del Frankenstein con la regia di Terence Fisher. Ne sarà protagonista Peter Cushing: per entrare nella parte, però, è previsto che l'attore segua un peculiare apprendistato: egli dovrà essere capace di incutere realisticamente il terrore nel pubblico oramai smaliziato del secondo dopoguerra, e, per farlo, dovrà venire in contatto con le fondamenta della paura umana più ancestrale, al punto da essere in grado di attraversarla: solo in quanto capace di sostenere direttamente l'incontro col terrore, infatti, Cushing potrà essere considerato dagli spettatori interprete credibile dell'inquietante nobile scienziato. Nella sua preparazione, il popolare attore s'imbatterà in due ciceroni dalle personalità antitetiche - il professor Arthur Aberline, eminente storico, esperto di aspetti antropologici e religiosi, e lord Sherrinford Meinster, demonologo e collezionista spasmodico di tutto ciò che è legato al Maligno - e finirà coinvolto, suo malgrado, nell'inchiesta - frattanto spostatasi a Londra, scenario di altri delitti - condotta dai poliziotti Carmichael e Logan; inchiesta che porta a una misteriosa pellicola risalente agli anni del Cinema muto, intitolata La fète du Monsieur Orphée...

 

L’autore 

Nato a Siviglia nel 1978, Javier Màrquez Sànchez si definisce scrittore per vocazione e giornalista per necessità. Racconta di essersi formato con le avventure dei supereroi alla Superman e dei leggendari cowboys dello schermo, per dedicare l'adolescenza all'approfondimento della cultura cinematografica (i suoi registi preferiti sono John Ford, Woody Allen e Garcia Berlanga) e della musica folk-rock degli anni Sessanta.

Fra le fonti letterarie, cita Verne, Conan Doyle, Hemingway, Bukowski, Auster, Asimov. Attualmente è vicedirettore della rivista Cambio 16 e collabora con varie altre testate.

E’ un grande esperto di musica rock. Ha pubblicato alcuni saggi dedicati a Bruce Springsteen, Neil Young, Simon & Garfunkel, ed Elvis Priesley.

La festa di Orfeo è il suo primo romanzo, omaggio all'horror britannico degli anni Sessanta, al Giallo classico e alla passione per il cinema.

 

La quarta di copertina 

Inghilterra, 1956. Il governo britannico è sconcertato di fronte agli orribili delitti avvenuti in una contea alla frontiera scozzese.

Del caso sono incaricati Andrew Carmichael, un ispettore di Scotland Yard specializzato in crimini "anomali", e il suo giovane collega, il detective Harry Logan. Nello stesso tempo, una piccola casa cinematografica, la Hammer Films, ha deciso di cimentarsi nel rilancio del cinema horror producendo un'innovativa versione a colori del Frankenstein. Ne sarà protagonista l'attore televisivo Peter Cushing, che viene invitato a prepararsi per la parte consultando alcuni specialisti al fine di ricercare le radici della paura umana. Le strade dei poliziotti e dell'attore finiranno per incrociarsi fatalmente lungo una pista che conduce a La fète du Monsieur Orphée, una misteriosa pellicola risalente agli anni del cinema muto, che sembra seminare una lunga, sanguinosa scia di morte e distruzione

 

Javier Marquez Sanchez, La festa di Orfeo (La fiesta de Orfeo, 2009)

Traduzione Giancarlo De Crescenzo

Gargoyle, collana Nuovi incubi 22, pagg. 289, euro 17,00

Codice ISBN: 9788889541562