L’inglese Tom Sharpe è conosciuto da decenni come autore di romanzi umoristici. Moltissimi suoi romanzi sono stati pubblicati dalla Longanesi. L’ultimo in ordine di tempo è Le diavolesse (The Gropes, 2009), che narra di come nacque la dinastia delle Gropes, partendo dai tempi delle invasioni dei vichinghi. Uno di questi, Awgard l’Esangue, che pativa ferocemente il mar di mare, decise di non tornare più in patria, divenendo così un disertore e fu accolto entusiasticamente dalla poco avvenente Ursula Grope. Il guerriero cambiò il suo cognome in Grope e Ursula, solo sfruttando la presenza del gigantesco vichingo si appropriò di centinaia di ettari di brughiera.

Le cinque figlie nate da questa unione presero la stazza del padre e la bruttezza della madre. Era nata la dinastia delle Grope che non avevano difficoltà a farsi mettere incinte quando riuscivano a trovare, con le buone o le cattive, un uomo disposto a giacere con loro.

Le varie proprietà andavano alle figlie, i nascituri maschi, si mormorava, venivano subito strangolati., Così di mistero in mistero, di magie segrete e altri affari sotterranei si è arrivati sino ai nostri tempi.

Il protagonista è un ragazzo di diciassette anni, Edmond Wiley che deve subire le mille attenzioni di  una madre insopportabile, un padre inconsistente, uno zio imbroglione e invadente e una zia acquisita attraente, ma molto particolare. Così di stranezza in stranezza e dopo tanti equivoci, il ragazzo viene “rapito” dalla zia, portato nella lontana tenuta dei Grope, dinastia della quale lei è l’ultima discendento, per essere impalmato e diventare un signor Grope.

Il ragazzo pur di sfuggire alle soffocanti attenzioni della madre accetta e nel contempo ha la ventura di scoprire un arcano segreto vecchio di secoli.

L’autore

Tom Sharpe, nato nel 1928, ha studiato a Cambridge, dove si è laureato in antropologia, ed è vissuto in Sudafrica fino al 1961, quando è stato espulso per attività antigovernative. Tornato a Cambridge, vi ha svolto l’incarico di lettore di Storia fino al 1972. Ha scritto numerosi romanzi umoristici, che lo hanno fatto paragonare a P.G. Wodehouse ed Evelyn Waugh

Un brano

"Intorno al 1830, il problema del reperimento di mariti nel Northumberland si era fatto così pressante che solo l’invenzione della ferrovia salvò la famiglia dal dover prendere seriamente in considerazione il manicomio locale come ultima fonte rimasta di approvvigionamento di padri per la propria progenie, con tutti gli effetti deleteri che ciò avrebbe comportato per le generazioni a venire." 

La quarta di copertina

Nell’antica tenuta di Grope Hall, in Inghilterra, da secoli vige una sola regola: a comandare sono le donne. Sì, perché la dinastia dei Grope – o meglio, delle Grope – prevede una rigida conduzione matriarcale della famiglia, con mariti-oggetto accuratamente selezionati perché procreino una prole esclusivamente femminile. Un matriarcato di vere e proprie diavolesse che affonda le radici in una sguattera talmente brutta da godere di scarsa considerazione persino da parte dei voraci appetiti dei razziatori vichinghi.

Ma tra le mura di Grope Hall si cela anche un arcano segreto che solo nel XX secolo Esmond Wiley, diciassettenne ossessionato dalle invasate attenzioni della madre e dall’odio apparentemente immotivato del padre, riuscirà a svelare... Prima, però, ci sarà una girandola di avventure, tra mariti in fuga in Spagna a spiare con il binocolo le ragazze nude in spiaggia e mogli rinchiuse in manicomio, zii affettuosi dalle attività losche e raccapriccianti, maldestri ispettori di polizia che più che arrestare i presunti malviventi assicurano loro una via di fuga. 

Tom Sharpe, Le diavolesse (The Gropes, 2009)

Traduzione Giovanni Garbellini

Longanesi, collana La Gaja Scienza 1020, pagg. 197, euro 16,60

 ISBN: 9788830427389