Ciao Andrea e grazie della tua disponibiltà a parlare con noi. Chi è Andrea Cremer e cosa fa nella vita oltre a scrivere romanzi?

Ho un lavoro a tempo pieno, sono una professoressa universitaria che insegna storia al  Macalester College di St. Paul, Minnesota.

Ho due cani, con i quali mi piace giocare e passare parecchio tempo. E leggo tantissimo.

Come è venuta l'ispirazione per il romanzo Nighrshade, primo di una trilogia fantasy, e perché hai scelto un'ambientazione urban fantasy?

Ho avuto la passione per la fantasy fin da piccola, era la mia lettura preferita. Mi piacevano in particolare le storie dove il piano reale si intrecciava a quello fantastico: in questo modo, la stessa magia sembra possibile e a portata di mano. Quindi mi è venuto abbastanza naturale scrivere un urban fantasy.

La storia di Calla affronta tematiche tipiche degli adolescenti: possiamo considerarla una storia per teenager, oppure ha qualcosa da dire anche a lettori più adulti e "scafati"?

Dalle email e dai commenti che ricevo, vedo che i miei lettori coprono tutte le fasce d'età, dai dieci-undici anni alle…nonne! Secondo me uno dei motivi alla base del successo delle storie young adult è dovuto al fatto che in realtà si rivolgono trasversalmente a tutti, perché una storia di crescita come quella che ho scritto io affronta temi universali: chi siamo e chi vogliamo essere. E questo riguarda non solo i più giovani.

In Nightshade, la protagonista Calla è sia donna che lupo: perché questa scelta?

Tutti i miei romanzi sono centrati sui personaggi. Èattorno a loro che inizio a scrivere la storia. Quando Calla ha cominciato a imporsi nella narrazione come protagonista, ho sentito che doveva essere sia donna che lupo, però questo mi suonava strano perché ho sempre amato tutti i tipi di personaggi fantastici tranne i lupi mannari. Non mi piaceva la violenza un po' splatter della trasformazione e il loro essere sempre vittime di qualcosa. Ho conciliato questi due aspetti con la figura del mutaforma, non mi interessava il lato "maledetto" dei licantropi ma molto di più l'aspetto animale dei lupi.

Come avviene questa trasformazione non violenta?

Nei romanzi troviamo una guerra tra diverse fazioni di Stregoni, e i Lupi Guardiani, tra i quali Calla è una Guardiana Alfa. Per come si inseriscono la protagonista e gli altri personaggi nella storia più generale di Nightshade, era molto importante che i Guardiani si potessero trasformare istantaneamente in caso di necessità. Quindi, per motivi narrativi, il processo doloroso di ossa che si rompono e si riadattano al nuovo corpo, tipico dei licantropi, era un peso inutile. Quella che avviene in Nightshade non è propriamente una trasformazione, ma il passaggio da uno stato all'altro: ho immaginato due universi paralleli in cui esistono contemporaneamente la forma del lupo in un piano e quella dell'uomo in un altro. La mutazione quindi è in qualche maniera il passare dall'una all'altra condizione. 

Secondo te, ciò che appassiona maggiormente i giovani lettori è la storia d'amore o l'elemento paranormal?

Dipende dai lettori: per quanto posso vedere, alcuni tendono ad appassionarsi alle situazioni di conflitto, a ciò che sta accadendo alle spalle dei protagonisti e alla costruzione del mondo che li circonda, altri preferiscono la storia d'amore e fanno il tifo per uno o l'altro dei due ragazzi accanto a Calla. C'è chi si appassiona a tutti e due gli aspetti: parlando a grandi linee diciamo che i ragazzi preferiscono i combattimenti e le ragazze apettano il momento del bacio.

Quali sono gli autori fantasy che hanno influenzato la tua ispirazione e quali leggi ancora?

All'inizio leggevo i grandi classici: Bradley, Tolkien, Eddings, Mc Caffrey, che mi hanno ispirato nell'iniziare a scrivere. Adesso mi appassionano più che altro Pratchett, Gaiman, Cassandra Clare.

In Italia, il genere fantasy è considerato di nicchia, se non di serie B. Questo avviene anche in America?

La situazione era più o meno questa anche in America fino a Harry Potter, che ha fatto esplodere interesse e ha cambiato tutto riguardo la percezione della Fantasy non solo nei ragazzi ma anche negli adulti in generale. Ci sono state delle sperimentazioni  fantasy da parte di scrittori affermati in generi più "alti", pensate a Justin Cronin con Il passaggio, un romanzo vampiresco postapocalittico. Questo significa che il genere è stato sdoganato diventando patrimonio di una comunità letteraria più ampia, cosa molto positiva perché non essendoci più certe barriere possiamo goderci meglio opere interessanti per tutti.

Facciamo una carrellata sulla trilogia di Nightshade. Come si evolve? Quali sono le differenze e le analogia nei tre libri?

I romanzi sono diversi non tanto in termini di stile o passo narrativo, ma perché trattano tre momenti diversi: il primo, Nightshade, è un volume introduttivo in cui viene presentata la situazione e che termina nel momento in cui Calla compie delle scelte. Nel secondo, Wolfsbane, vediamo le conseguenze di queste scelte e si scopre un po'di più dell'ambientazione e di cosa sta succedendo attorno ai protagonisti. Nel terzo, Bloodrose, c'è la risoluzione finale: verrà chiarito cosa accade ai singoli personaggi e cosa è stato innescato nei volumi precedenti.

Progetti per il futuro e nuovi lavori?

Ho diversi lavori in cantiere: dopo la trilogia, uscirà negli Usa un lungo prequel in due volumi focalizzato sul quando e perché scoppia la guerra fra le fazioni di stregoni: la storia si si sposterà quindi indietro nel tempo e darà più informazioni sulle vicende alla base degli episodi di Nightshade. Poi ci sarà un libro scritto a quattro mani con David Levithan [The Invisibility Curse, N.d.R] su un ragazzo invisibile che incontra una ragazza col potere di vederlo, e una serie d'ambientazione steampunk [The Inventor’s Secret è il primo libro, N.d.R]

Per concludere, c'è qualcosa che desideri dire ai tuoi lettori italiani?

Grazie per avermi dato l'opportunità di essere in questa bellissima città e partecipare a questo grande Festival!

Grazie a te Andrea, e… in bocca al lupo?

Viva il Lupo, naturalmente!