Sabato 3 marzo Ralph McQuarrie si è spento all'età di 82 anni dopo una lunga battaglia contro il Parkinson, lasciandoci illustrazioni straordinarie su cui abbiamo sognato in tanti, e su cui tanti ancora sogneranno in futuro. E' raro che due generazioni di persone conoscano e amino il lavoro dello stesso artista. E' ancora più raro che la maggior parte di loro non conosca neppure il nome, del suddetto artista, ma se amate la fantascienza cinematografica degli ultimi 35 anni siete fan di Ralph McQuarrie. Anche se forse non lo sapete.

Sono state le illustrazioni di McQuarrie a dare forma al primo film di Star Wars di George Lucas, nell'ormai lontano 1976. Nei disegni di McQuarrie piccoli uomini si muovono contro maestosi, impressionanti sfondi fantastici, da Tatooine alla Morte Nera, creando quella maestosa scala delle proporzioni che è sempre stata una delle cifre distintive di Star Wars, elemento fondamentale per consentire al pubblico di sentirsi risucchiato all'interno del mondo immaginato da Lucas. E ancora, McQuarrie ha disegnato il costume di Darth Wader, i caccia X-Wing dei ribelli, gli incrociatori imperiali e il Millenium Falcon, tanto per fare qualche esempio.

McQuarrie inizia la sua carriera come illustratore pubblicitario, per poi essere assunto come disegnatore tecnico dalla Boeing. Dopo il 1965 torna a dedicarsi alla pubblicità e all'editoria, ma senza grossa fortuna. Le cose cambiano quando il network americano CBS decide di creare delle produzioni animate basate sulle missioni Apollo, trovandosi nella necessità di trovare un illustratore tecnico in grado di disegnare i veicoli spaziali. Visto il lavoro di McQuarrie in Boeing, qualcuno fece alla NASA il suo nome, e l'artista si dedicò a quel tipo di lavoro per qualche anno. E' in questo periodo che si appassiona sempre più al cinema e al cinema e alle sue possibilità espressive e che conosce Hal Barwood e Matthew Robbins, che avevano lavorato con Lucas a THX 1138, e che lo metteranno in contatto con il regista.

Ralph McQuarrie, studio della Morte Nera, 1976
Ralph McQuarrie, studio della Morte Nera, 1976

All'epoca Lucas aveva un problema: non riusciva a trovare un produttore per il suo nuovo progetto, Star Wars. Quando iniziava a descrivere la sua visione i produttori troncavano il discorso. Le cose cambiano quando McQuarrie realizza le prime immagini, che finalmente rendono visibile l'universo immaginato da Lucas. Il regista bussa alla porta di Alan Ladd Jr., della 20th Century Fox, armato di un portfolio di immagini di McQuarrie, e il resto è storia. Di lui George Lucas ha detto: "Il suo [McQuarrie] contributo geniale, nella forma di ineguagliati disegni di produzione, ha ispirato e guidato il lavoro dell'intero cast artistico e tecnico dell'originale trilogia." E ancora: "Quando non riuscivo a rendere a parole le idee che avevo in testa indicavo una delle favolose illustrazioni di Ralph dicendo 'Fate così!'".

E l'illustratore non si è fermato a Star Wars. McQuarrie ha realizzato i disegni di produzione della serie originale di Battlestar Galactica, per Glen A. Larson. Piccolo ma fondamentale il suo contributo a Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo di Steven Spielberg: sua è la nave madre degli alieni che arriva nel finale del film. Originariamente non avrebbe dovuto neanche partecipare alla produzione, ma fu contattato da Spielberg quando quest'ultimo si rese conto di avere delle difficoltà a trovare l'immagine giusta per la nave: doveva essere maestosa ma misteriosa, e doveva essere diversa da qualunque cosa mai vista prima. Con il suo tratto distintivo e la sua famosa capacità di pensare in grande, superando persino le aspettative dei suoi registi, McQuarrie ha avuto l'idea di una nave non solo radicalmente diversa dagli ufo delle illustrazioni tradizionali e dagli incrociatori di Star Wars, ma dal profilo cuspidato, di dimensioni enormi, e sufficientemente aliena da diventare uno dei punti fondamentali del film, esattamente come sperato da Spielberg.

Uno dei suoi ultimi contributi riguarda il film Cocoon, di Ron Howard, che vinse l'Oscar per i migliori effetti speciali. Nelle parole di Ken Ralston, supervisore agli effetti: "Ho avuto la fortuna di lavorare con Ralph in Cocoon. Ralph prese la visione di Ron Howard, la fece sua e la fece crescere, dandole forma in una serie di immagini straordinarie, tra cui il bozzolo, gli alieni, e tutte le altre fantastiche idee che hanno ispirato il team degli effetti speciali.[...] Ralph è una delle ragioni principali per cui abbiamo ricevuto l'Oscar per i migliori effetti speciali". Vale la pena ricordare che l'artista che ha tanto contribuito agli effetti speciali non sapeva lavorare al computer. Tutti i suoi lavori sono dipinti con tecniche tradizionali, in particolare acrilico.

In anni recenti, Lucas aveva offerto all'ormai anziano illustratore di tornare a lavorare su Star Wars dando il proprio contributo alla nuova trilogia, ma dopo aver visto gli studi di produzione già realizzati dal team dell'Industrial Light and Magic, McQuarrie ha deciso di lasciare il campo alla nuova generazione di artisti per cui provava grande ammirazione.

Gli ultimi anni non sono stati gentili con l'artista, che ha dovuto smettere di dipingere a causa della malattia che gli ha progressivamente impedito di usare la mano destra, ma il suo lavoro gli sopravviverà a lungo.

"Detto in poche parole, Ralph mcQuarrie ha la capacità di dare forma ai sogni."

Ken Ralston