Molti lettori a suo tempo sono rimasti affascinati dalla trilogia di Gemma Doyle e attendevano da tempo di poter leggere altri lavori di Libba Bray, diventata ormai una autrice di culto.

Arriva in questi primi giorni di ottobre (sarà in libreria a partire dal 12) un suo nuovo romanzo dal titolo La stella nera di New York (The Diviners, 2012) primo volume di una quadrilogia in corso di scrittura.

Il romanzo permetterà al lettore di fare un viaggio nel tempo verso la Grande Mela durante i mitici anni ’20 e precisamente nel 1929. Un viaggio nell’occulto, nel soprannaturale e il tutto tinto di giallo.

Protagonista della vicenda è una vivace ragazza, Evie O’Neill. Vive in un piccolo paesino dell’Ohio, troppo piccolo, borghese e addormentato per lei. I genitori dopo una sua ennesima stravaganza la spediscono a New York presso lo zio Will, un serio professore che è direttore del Museo Americano del Folclore, della Superstizione e dell’Occulto.

Alla ragazza il museo piace, piacciono quei misteriosi oggetti conservati nelle teche, i lunghi corridoi bui e qui fa la conoscenza con l’assistente di suo zio, è  Jericho, uno strano ragazzo sempre immerso nella lettura.

Certo Evie non apprezza solo il museo ma gli piace immensamente New York, città viva, brillante, piena di locali dove i liquori scorrono a fiumi nonostante il proibizionismo, i cinema e molto altro e in poco tempo stringe amicizia con irriverenti Ziegfeld girls, scapestrati ragazzi di strada molti dei quali hanno poteri particolari.

Ma nessuno conosce il segreto di Evie, lei ha il potere di vedere e conoscere il passato di una persona solo toccando un oggetto che le è appartenuto.

Poco dopo il suo arrivo, la città viene sconvolta da una serie di omicidi a sfondo esoterico e riconducibili a uno spirito che torna dal passato. Suo zio Will partecipa alle indagini ed Evie lo accompagna per aiutarlo usando il suo potere, sperando così di condurre gli investigatori alla cattura del killer.

Ma potrebbe essere il misterioso killer a catturare lei.

Un brano

Will cedette ed Evie chiamò a raccolta il suo coraggio:

«La sera della festa, mi sono messa nei guai per colpa della divinazione. Credo che potrei essere un Divinatore, zietto, come Liberty Anne Rathbone. E se ho ragione, potrei usare i miei poteri per aiutarti a risolvere questo caso».

Will la fissò a bocca aperta, ma Evie non gli diede la possibilità di replicare subito: «Ti ricordi, sulla scena del primo delitto, quando mi sono sentita male?», disse Evie, con le parole che uscivano a precipizio. «Non fu la vista di quella ragazza, per quanto fosse raccapricciante. C'era una fibbia che si era staccata dalla sua scarpa. Io volevo semplicemente rimetterla a posto, per fare qualcosa di... giusto. Devo averla stretta in mano molto forte, più forte di quanto intendessi fare, e...», Evie si lasciò sfuggire un sonoro respiro. «Ho visto delle cose. Soltanto tenendo in mano qualcosa di suo».

La simpatia di Will si era indurita in un silenzioso disgusto: «Sospettavo che questo sarebbe stato uno stratagemma per rimanere a New York, ma non pensavo che ti saresti abbassata al punto di servirti degli assassinii di due innocenti...».

«Sto cercando di dirti qualcosa di importante!», Evie praticamente urlò, riducendolo a un silenzio sbalordito. «Per favore. Dammi solo cinque minuti del tuo tempo. È tutto quello che ti chiedo».

La quarta di copertina

New York City, 1926, I vetri dei grattacieli risplendono dei bagliori di mille feste animate da balli sfrenati a ritmo di charleston e dal tintinnio delle perle sui vestiti luccicanti.

L'alcol scorre a fiumi nonostante i divieti e, a giudicare dall'effervescenza di Manhattan. il mondo sembra destinato a un futuro radioso.

E qui che in seguito all'ennesima eccentricità viene spedita dai genitori l'irriverente Evie O'Neill, una ragazza dell'Ohio che non aspetta altro che tuffarsi tra le infinite possibilità offerte dalla metropoli. A ospitarla è lo zio Will. un professore, parente dei Fitzgerald, che dirige il Museo

Americano del Folklore, delle Superstizioni e dell'Occulto, detto anche Museo del Brivido: un luogo magico dal fascino decadente, che custodisce nelle sue teche e tra i suoi bui corridoi le tracce del retroterra misterioso dell'America.

Ma quando lo sfolgorio della città viene oscurato da una serie di delitti a sfondo esoterico, New York precipita in un vortice di paura ed Evie, che da subito assiste lo zio nella consulenza alla polizia, è chiamata a collaborare alle indagini, anche per quel suo dono di vedere il passato delle persone toccando un oggetto a loro appartenuto. Muovendosi tra fumosi jazz club e bassifondi urbani, scintillanti negozi e sale spettrali, la ragazza s'inoltrerà insieme a molti compagni di strada in un gorgo di eventi evocato dal passato, e che nel passato dovrà essere ricacciato, pena il sopraavvento di un antico male oscuro.

L’autrice

Libba Bray è nata nel 1964 in Alabama, suo padre era un pastore

presbiteriano e la madre una insegnante di inglese. E’cresciuta in Texas a forza di rock alternativo-underground, filmacci in tv e ha sempre amato leggere romanzi di qualsiasi tipo e scrivere.

Ha patito moltissimo il divorzio dei genitori e a diciotto anni è stata coinvolta in un terribile incidente automobilistico da cui ne era uscita letteralmente distrutta, con la conseguenza di dover fare molte operazioni chirurgiche per la ricostruzione della faccia per sua fortuna lo scrivere e il suo grande senso dell’humor l’hanno aiutata a venirne fuori.

Laureatasi, si è poi trasferita a New York dove ora vive con il marito, sposato a Firenze, un figlio e un gatto ciclotimico.

E’ stato il marito a spingere la Bray a scrivere un romanzo rivolto a giovani lettori. Il risultato, per nostra fortuna è stato il ciclo di Gemma Doyle.

Recentemente ha pubblicato altri due romanzi: Beauty Queens e  Going Bovine romanzo vincitore del Printz Award 2010. Quest’ultimo titolo sarà prossimamente pubblicato da Fazi Editore.

Libba Bray, La stella nera di New York (The Diviners, 2012)

Traduzione Donatella Rizzati

Fazi Editore, collana Lain 107, pagg. 577, euro 14,90

ISBN 978-88-7625-082-8