Volete conoscere l'estensione di quel Mare Stretto che fa dormire sogni tranquilli a Eddard Stark perché i dothraki si trovano sull'altra sponda? Ammirare l'immensità del Mare dothraki e capire quanto possa essere lungo un viaggio verso Vaes Dothrak? Dare uno sguardo alle rovine di Valyria per vedere da dove provengono i draghi, o scoprire dove si trova Asshai delle Ombre? Addentrarvi nei vicoli di Approdo del Re? Esplorare le terre sconosciute che si trovano oltre la Barriera? Capire dove si trovano le città di Pentos e Braavos o anche quella Meereen che tanto ha fatto penare George R.R. Martin nella stesura di A Dance with Dragons? Se la risposta a queste domande è sì allora The Lands of Ice and Fire è il libro che fa per voi.

In realtà il cofanetto dal prezzo non proprio economico – a seconda del rivenditore e del fatto che l'edizione sia quella americana o quella inglese il suo costo oscilla fra i 30,00 e i 50,00 euro – non è e non contiene un libro. Le poche parole scritte si trovano su un singolo foglio che spiega come il mondo di Martin sia estremamente ricco da un punto di vista paesaggistico e geografico e indica in Jonathan Roberts l'illustratore di questo apparato cartografico. Il resto sono le cartine, dodici per la precisione, di grande formato: 61x91 centimetri.

Le mappe raffigurano il mondo conosciuto – praticamente un planisfero – la Baia degli Schiavisti, il Mare dothraki, le terre oltre la Barriera, il continente di Westeros, la zona occidentale del mondo con Westeros e le isole meridionali, le Città libere, la zona centrale del continente di Essos, la zona orientale dello stesso continente, una mappa di Approdo del Re, una di Braavos e un secondo planisfero meno dettagliato da un punto di vista geografico ma arricchito dagli itinerari dei viaggi di tutti i personaggi. È questa l'unica cartina che costituisce uno spolier per chi non ha ancora completato la lettura della saga, visto che al suo interno sono tracciati anche viaggi compiuti in La danza dei draghi.

Del cofanetto al momento non esiste una versione italiana, il che significa che tutti i nomi sono in originale. Troviamo perciò King's Landing e non Approdo del Re, Riverrun e non Delta delle Acque, Winterfell e non Grande Inverno, the Wall e non la Barriera e così via, anche se molte delle località, in particolare quelle del continente di Essos, sono note anche in italiano con il loro nome originale. Un problema minore per un lettore assiduo della saga, che poi è il potenziale acquirente di questo cofanetto, perché anche chi non conosce i nomi originali è in grado di ritrovare le principali località del continente di Westeros basandosi sul ricordo – o al limite sul confronto – con le cartine molto più piccole e meno dettagliate presenti all'interno dei singoli romanzi.

L'elemento di maggior spicco, considerando che fino a questo momento erano note diverse mappe funzionali per quanto riguarda i Sette Regni, è la visione d'insieme. Una raffigurazione ufficiale di tutto il mondo, con le posizioni delle varie località dell'Est rispetto a quelle dell'Ovest, capace di far capire la facilità o, al contrario, la difficoltà di rapporti (intrighi, spostamenti, minacce) infatti non era mai stata pubblicata in precedenza.

Questo cofanetto è solo la prima delle opere, romanzi a parte, volute da Martin per meglio far conoscere il mondo delle Cronache del ghiaccio e del fuoco. Fra i progetti a cui lo scrittore sta lavorando attualmente c'è anche The World of Ice and Fire, un'enciclopedia che esplorerà le terre di Westeros ed Essos da un punto di vista storico invece che geografico.

Come aveva insegnato J.R.R. Tolkien creando la Terra di Mezzo, la fantasy non si limita a raccontare storie. Crea, attraverso le storie e i personaggi che le animano, tutto un mondo con le sue regole e le sue caratteristiche, e quando questi elementi diventano davvero reali la nascita di opere che li analizzano può essere lo sbocco naturale per aiutare i lettori a continuare a fantasticare.