Le fiabe continuano a ispirare case di produzione e sceneggiatori: Tim Burton è stato l’apripista con Alice in Wonderland, poi è arrivato il turno della dolce Biancaneve con ben due versioni prodotte a breve distanza, ora è la volta di Cinderella diretta da Kenneth Branagh (altro prodotto targato Warner), e Maleficent ispirato a La bella addormentata nel bosco

Ma è su La Bella e la Bestia che viene lanciata la sfida diretta e questa volta niente animazione ma attori in carne ed ossa. 

Ad annunciare il nuovo progetto è stata per prima la Warner che ha scelto il regista Guillermo del Toro (Il labirinto del Fauno, Hellboy) e l'attrice inglese Emma Watson (Harry Potter) per la parte della protagonista per portare sul grande schermo la storia firmata da Andrew Davies (I tre moschettieri).

A lavorare sulla sceneggiatura Disney è invece Joe Ahearne, lo stesso di Trance, ultimo thriller del regista britannico Danny Boyle. Non si conoscono ancora né regista né cast, ma la pellicola prodotta in 3D sarà un live action incentrato sulla figura della Bestia, probabilmente una rilettura più adulta e tenebrosa della fiaba amata dai più piccoli, con titolo provvisorio The Beastly.

Il titolo è molto simile a quello di un film uscito nel 2011: Beastly (di Daniel Barnz), l'adattamento postmoderno di un romanzo ispirato alla fiaba interpretato dai teen idols Vanessa Hudgens e Alex Pettyfer.

La Disney ci riprova, con Il grande e potente Oz ancora in sala, pensa al futuro e ripropone uno dei classici più amati. Chi competerà con la Belle interpretata dalla ex maghetta Emma Watson per la pellicola del visionario del Toro? Sarà forse necessaria qualche magia. La guerra degli adattamenti è cominciata ormai da tempo, dopo versioni restaurate, riproposizioni 3D, e cofanetti limited edition, i personaggi dei cartoni riprendono vita sul grande schermo, accontentando un pubblico più adulto e forse più esigente. E così principi e principesse continuano a rivivere insieme a streghe e cacciatori, un repertorio che spazia tra fantasy e horror e sembra infinito. 

È però legittimo chiedersi se i remake non siano troppi, all’invasione dei supereroi segue quella dei personaggi delle fiabe, ma saccheggiati i fratelli Grimm, Andersen e La Fontaine, chi  rimane?