Berserk
Berserk

Sebbene Berserk da quando è nato ha subito diversi mutamenti, magari perdendo quell’impatto e quella forza che tanto ha distinto la prima parte della storia, rimane uno dei manga più caratterizzati e dettagliati che siano stati realizzati. La sua lettura è consigliata a chiunque ritenga che un fumetto non sia semplice intrattenimento per bambini, ma possa essere qualcosa di molto di più. I temi trattati sono affrontati con brutalità, senza alcuna edulcorazione, mostrati attraverso le vicende dei personaggi coinvolti, protagonisti attivi, toccati dal male, non semplici spettatori. I tradimenti che colpiscono Gatsu prima da parte di Gambino (che prima lo vende per una notte di sesso a un mercenario, poi tenta di ucciderlo perché lo ritiene responsabile della sua sfortuna), poi di Griffith (che oltra a essere un amico, è stato colui che lo ha spinto a cercare la propria strada, la propria identità, il proprio sogno senza doversi appoggiare a quelli altrui). Il tormento interiore di Caska, divisa tra l’amore idealizzato per Griffith che non verrà mai corrisposto e quello cresciuto nel tempo per Gatsu con il quale ha condiviso molte esperienze. I sogni dei membri della Squadra dei Falchi che seguono Griffith attirati dal suo grande carisma e che verranno traditi proprio da colui in cui tanto hanno confidato. La solitudine di Farnese vissuta in un ricco palazzo senza mai avere l’affetto di nessuno che l’ha menomata nei rapporti verso gli altri, aggrappandosi a un dio che è solo un fantoccio e non allevia le sue pene. Il vivere senza emozioni di Serpico per proteggersi da un mondo duro che come a Farnese non ha saputo dare calore umano, scosso dalla fine della madre a cui ha contribuito quando è stata bruciata al rogo come eretica. L’impetuosa forza e la necessità insaziabile di conquista di Griffith che lo conducono in un affannoso destino al quale non può sottrarsi. Il prezzo che pagano bambini come Jill, Lucine, Shilke, la figlia del Conte, troppo deboli e innocenti per resistere a un mondo dove gli adulti li calpestano e non rispettano i loro sogni, la loro sensibilità.

La potenza del fumetto sta nel mostrare come la crescita di un individuo sia un cammino dove ci sono esperienze di ogni genere positive e negative, dove nell’andare avanti ci si lascia sempre qualcosa alle spalle. Tutto è perdita, dissoluzione; ferite che si aggiungono ad altre ferite. Perché lo si voglia o no, sono pochi coloro che riescono ad avere un proprio sogno e lottino con tutte le forze per realizzarlo; ancora meno chi riesce a realizzarli. Ma la realizzazione comporta sempre un prezzo da pagare, qualcosa da abbandonare, lasciare indietro. E il rimpianto può divenire un peso, un acido che corrode, logorando anche gli animi più resistenti, fino a quando non rimane nulla.

Berserk mostra il lato più oscuro, nascosto, duro dell’esistenza, dove i momenti di pace sono solo brevi parentesi e tutto invece è un campo di battaglia dove bisogna lottare per ogni piccola conquista, per non perdere quello che già si possiede. Un manga che è incentrato su un certo numero di protagonisti utilizzati per mostrare lati della realtà, ma che è anche un’opera corale attraverso la quale si mostrano i continui errori che l’umanità perpetra come sempre insegna la storia; una costante dove non si apprendono le lezioni date dalla vita, come se dietro ci fosse un disegno, una mano che ha già tracciato la strada da percorrere, ma della quale non si conosce il punto di arrivo. Una metafora per mostrare cosa succede quando non ci ferma a consocere se stessi e le leggi che governano il mondo, quando si lascia spazio all’inconscio e alle energie che si cerca di dimenticare e di accantonare, seppellendole il più in profondità possibile. Ma anche se in silenzio, esse lavorano sempre, portando effetti nella realtà e mutandola, alle volte in veri e propri inferni.

Questa è la forza di Berserk: forgiare attraverso le fiamme del dolore, del rimpianto, della perdita uno sguardo lucido sull’animo umano e far ascendere a un livello maggiore di consapevolezza.

La trattazione è finita. Vi ringraziamo per averci seguito con pazienza attraverso questo viaggio! 

Vi ricordiamo le parti precedenti:

La bontà di un’opera non sta (solo) nell’originalità: Berserk! (1/4)

La bontà di un’opera non sta (solo) nell’originalità: Berserk! (1/4)

Articolo di Mirco Tondi Lunedì, 8 aprile 2013

Un viaggio attraverso le fonti d'ispirazione a cui Kentaro Miura ha attinto per la realizzazione di Berserk: da miti, folclore, religioni di ogni cultura passando attraverso la letteratura, il cinema, l'arte, i fumetti fino a giungere alla storia.

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La bontà di un’opera non sta (solo) nell’originalità: Berserk! (2/4)

La bontà di un’opera non sta (solo) nell’originalità: Berserk! (2/4)

Articolo di Mirco Tondi Lunedì, 15 aprile 2013

Un viaggio attraverso le fonti d'ispirazione a cui Kentaro Miura ha attinto per la realizzazione di Berserk: da miti, folclore, religioni di ogni cultura passando attraverso la letteratura, il cinema, l'arte, i fumetti fino a giungere alla storia.

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La bontà di un’opera non sta (solo) nell’originalità: Berserk! (3/4)

La bontà di un’opera non sta (solo) nell’originalità: Berserk! (3/4)

Articolo di Mirco Tondi Lunedì, 22 aprile 2013

Un viaggio attraverso le fonti d'ispirazione a cui Kentaro Miura ha attinto per la realizzazione di Berserk: da miti, folclore, religioni di ogni cultura passando attraverso la letteratura, il cinema, l'arte, i fumetti fino a giungere alla storia.

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(4 – Fine)

14 Enciclopedia ragionata delle armi a cura di Claude Blair – Arnoldo Mondadori Editore 1979