Che cos'è Misteri, crimini e storie insolite di Bologna ?

Si tratta di un viaggio all’interno delle epoche e dei luoghi più misteriosi del capoluogo emiliano. Bologna è una città dalle molte anime, come la Bologna “Dotta”, quella dell’università più antica del mondo, del portico sotto cui pare sia nata la Massoneria, degli alchimisti e degli artisti, o la Bologna “Gotica”, quella dei vampiri e dei mostri, dei “cardinali del Diavolo”, delle streghe e degli esorcisti. 

In pochi sanno che fu un bolognese ad anticipare il Dracula di Bram Stoker e che perfino Mary Shelley si ispirò a un bolognese per scrivere Frankenstein. C’è poi la Bologna “Sacra” legata al mistero dei 666 portici che conducono alla Madonna nera – forse retaggio di un antico culto pagano – e la Bologna “Criminale” delle dark lady, dei delitti irrisolti del Dams, delle bande criminali e delle loro armi “maledette”. Insomma, si tratta di un volume davvero denso di mistero, ma anche di storia.

Non è la prima volta che scrivi un libro incentrato su questa città. Cosa rappresenta per te Bologna? Ci hai vissuto? Perché la consideri speciale?

Bologna è la mia città d’adozione. Abito a pochi chilometri di distanza e fin da ragazzina era la mia meta preferita per il tempo libero. È stato subito colpo di fulmine con una città altera ma allo stesso tempo generosa. Ho imparato a conoscerla percorrendo i suoi portici senza pormi una meta precisa, visitando le sue chiese, respirando l’aria della città sotterranea, frequentando le sue biblioteche o cercando libri antichi e oggetti particolari tra i suoi mercatini dell’antiquariato.

Passiamo a Paziente 99. Di cosa parla? Come mai hai deciso di fare questa incursione nel genere fantascientifico?

Paziente 99 è una corsa contro il tempo, ed è ambientato in un futuro remoto in cui l’umanità è costretta a vivere nelle viscere della terra. Tra mutazioni, malattie genetiche, militari senza scrupoli e ribelli dalle oscure motivazioni, Asia, una biologa, deve trovare il modo di sopravvivere dopo essere stata contagiata dal misterioso virus di cui è portatore il paziente 99, un essere a metà tra l’umano e l’anfibio. Tuttavia, niente è come sembra e, durante il suo viaggio, Asia scopre che tutto ciò in cui crede è una menzogna, e si trova a dover lottare per la vita contro le presenze che premono per entrare nel suo mondo a partire dalla misteriosa Porta di Venere. 

La fantascienza è una delle mie grandi passioni, al cinema, in letteratura e nei fumetti. In Paziente 99 ho avuto la possibilità di omaggiare alcuni dei miei scrittori preferiti come Dick, Herbert, Bradbury ma anche Lovecraft, e registi come Scott, Cameron, Lynch.

Perché hai deciso di pubblicare Paziente 99 in formato esclusivamente digitale? Cosa ne pensi, in generale, del mercato degli ebook? 

Quella di pubblicare Paziente 99 in ebook non è stata una mia scelta: la novella era destinata originariamente alla rivista Robot, dove è stata pubblicata l’anno scorso. Quest’anno l’editore ha deciso di ristamparlo in ebook e credo si tratti di una scelta azzeccata, prima di tutto perché consente a chi si è perso il cartaceo di recuperare la storia facilmente. E poi l’ebook focalizza l’attenzione sulla narrazione. Lo trovo un ottimo mezzo di diffusione delle storie, abbatte le barriere della distribuzione, consente di abbassare il prezzo, a patto di rinunciare ai cerimoniali legati al libro come l’edizione, il contatto con la carta, il profumo. Credo (e spero) che il mercato degli ebook crescerà anche in Italia, nel prossimo futuro, per quanto è chiaro che il libro cartaceo continuerà a esistere e a prosperare. Amo la carta, amo sottolineare che ho un rapporto carnale con i miei libri, ma l’ebook permette di portare con sé decine di volumi in viaggio a chi, come me, finiva per riempire la valigia di libri.

Consiglieresti a uno scrittore esordiente di pubblicare il suo primo romanzo in formato ebook?

Lo consiglierei anche a un autore affermato. L’ebook, in fondo, è solo un altro formato di uscita che si aggiunge a quelli esistenti. Ci sono diversi piccoli editori che propongono i loro testi esclusivamente in formato digitale, annullando i costi di distribuzione e stampa, ma questo non li qualifica necessariamente su un livello inferiore rispetto a quelli che pubblicano anche in cartaceo; tutto dipende dalla professionalità e nella cura che si mette a monte, prima di posizionare il libro sullo scaffale “virtuale“. 

Bisogna poi prendere atto del fatto che l’ebook ha aperto le porte all’autoproduzione. Con una storia solida e una voce personale è possibile emergere nel pur vastissimo panorama del mercato elettronico, ambire a un editore tradizionale o a diventare una star del self publishing.

Puoi svelarci qualche nuovo dettaglio del secondo libro di Striges? E quando uscirà in libreria?

Il secondo volume di Striges uscirà alla fine dell’inverno, presumibilmente gli ultimi giorni di febbraio. Devo essere brava e cercherò di non spoilerare troppo, perché il rischio è altissimo! Posso anticipare che dopo aver lasciato Milano, Zoe si trova schiacciata tra la fedeltà alle streghe e l’amore per Sebastian, l’Inquisitore.

L’ambientazione è un luogo magico dove Zoe avrà a che fare con altre creature sovrannaturali, oltre alle streghe, tra cui alcune mutuate dall’universo di Scarlett. Sarà svelata la misteriosa Accademia delle streghe, anche se il rapporto di Zoe con la magia rimane travagliato, al punto che è il sussurro della sua parte più oscura a dare il titolo al volume: La voce dell’ombra. 

Ma quella di Striges è anche una storia molto romantica, e in questo senso ci saranno colpi di scena che non esito a definire sconvolgenti. Tra i nuovi personaggi c’è Ligea, una bambina dal carattere borderline e un oscuro potere che solo Zoe può decifrare, ma alcuni dei comprimari del primo Striges avranno una parte importante anche in questo secondo volume, un esempio è Misha. E poi ho potuto dare un’occhiata a una bozza della copertina del libro e posso dire che è una strepitosa illustrazione di una delle più brave disegnatrici che abbiamo in Italia. Non essendo ancora stata annunciata, però, non posso ancora dire di chi si tratta!