Prosegue l'esplorazione dei generi nei Marvel movies.

Ridotto all'osso Captain America: The Winter Soldier è una spy story. 

Steve Rogers (Chris Evans) è l'agente di una organizzazione, chiamata S.H.I.E.L.D., che sta subendo un pericoloso attacco. Dopo aver ricevuto dal suo capo Nick Fury (Samuel L. Jackson) la notizia certa che nell'organizzazione si sono infiltrati degli elementi ostili, Steve stenta a fidarsi persino dei colleghi al cui fianco ha rischiato la vita, come Natasha Romanoff (Scarlett Johnasson), Brock Rumlow (Frank Grillo) e dei superiori, come Maria Hill (Cobie Smulders) e persino del capo del suo capo, Alexander Pierce (Robert Redford).

Chi fa parte della cospirazione? Quali sono gli scopi di chi vuole usare lo S.H.I.E.L.D. come strumento di terrore anziché di salvaguardia della pace mondiale?

E chi è il misterioso killer con il quale Steve dovrà confrontarsi, noto nell'ambiente come il Soldato d'Inverno?

Messo giù il primo strato, aggiungiamo il secondo.

Steve Rogers è nato il 4 luglio del 1918, nel 1940 è stato sottoposto a un esperimento che l'ha reso più forte di un comune essere umano. Il primo e l'unico supersoldato, per via della morte dell'ideatore del siero che gli ha conferito i suoi poteri. Durante la II Guerra Mondiale ha servito il suo Paese con il costume a stelle e strisce di Capitan America, guidando gli Howling Commandos in varie missioni contro i nazisti, in particolare contro l'H.Y.D.R.A., il reparto militare ad alta tecnologia ideato dal Teschio Rosso.

Dato per disperso durante la sua ultima missione, in realtà Rogers è stato ritrovato settant'anni dopo tra i ghiacci del Polo in uno stato di animazione sospesa dovuto alla capacità rigenerativa del suo corpo indotta dal siero del supersoldato.

Ora come allora trova la sua naturale realizzazione servendo il suo Paese. Per lo S.H.I.E.L.D. ha salvato il mondo da un attacco alieno alla città di New York insieme a un gruppo di altri "eroi", chiamati The Avengers. Dopo gli eventi di NY la sua quotidianità è fatta da un lato di missioni pericolose in giro per il mondo, sempre al servizio dell'agenzia che in pratica gli ha dato una casa e un posto in cui stare, dall'altro del lento recupero di quanto è accaduto nei settant'anni della sua assenza nel tentativo di costruirsi una vita sociale, con nuovi amici, come Sam Wilson (Anthony Mackie), veterano delle guerre più recenti, o la bella vicina di casa Sharon (Emily VanCamp).

Tanta però è la nostalgia del passato: del suo vecchio amore Peggy (Hayley Atwell) che ora però è una sofferente ultranovantenne; dei vecchi amici e compagni d'arme, tutti probabilmente morti di vecchiaia, tranne il più caro, l'amico fraterno Bucky (Sebastian Stan), deceduto in azione e per la cui morte Steve ancora nutre sensi di colpa.

Ma nulla è ordinario neanche nella vita "quotidiana" di Steve, perché dopo che si sono messi in moto gli eventi che lo vedranno braccato dallo stesso S.H.I.E.L.D. scoprirà che nulla è come sembra e dovrà rapidamente decidere a chi affidare la propria vita e a chi no, facendo ricorso alle sue incredibili facoltà: la sua forza, la sua agilità superiore e il suo addestramento non comune.

Natasha Romanoff sarà l'alleata migliore per Steve? La ragazza è leale allo S.H.I.E.L.D., ma lo è di più a Nick Fury. Pertanto quando anche Fury verrà braccato dall'organizzazione dovrà decidere da quale parte stare, anche a costo di esporre se stessa e un passato che vuole dimenticare.

Nick Fury da par suo sembra aver smesso i panni di grande burattinaio dello S.H.I.E.L.D., per contrastare il marcio all'interno dell'agenzia si affiderà a colui che ritiene il più sincero tra tutti, Captain America, scoprendo man mano chi invece da leale agente si rivela essere un traditore.

Tra combattimenti, inseguimenti adrenalinici e svariati colpi di scena la vicenda del film porterà a un cataclismatico finale, dopo il quale nulla sarà come prima non solo nelle vite di Steve Rogers, Natasha Romanoff e Nick Fury, ma nell'intero Marvel Cinematic Universe.

È esplicito l'inserimento di Captain America: The Winter Soldier in un universo narrativo più vasto. Non solo perché le vicende dei personaggi sono cominciate prima. Questo film è il vero momento di snodo narrativo della Fase Due del progetto Marvel più di quanto non lo fossero Iron Man 3 o Thor: The Dark World. Anzi se IM3 sembrava proprio un film a parte, se TTDW sembrava lanciarsi oltre, verso Guardians of The Galaxy, appare evidente, specialmente in virtù della prima delle due scene post credits, che la vicenda di The Avengers: Age of Ultron cominci qui.

Ma questo non è un limite. Questo film è godibile da solo come un ottimo action spionistico, con scene d'azione spettacolari e ben girate. Molto belle le coreografie dei duelli corpo a corpo, ai vertici della categoria.

Il tono generale del film è ben equilibrato, nonostante la presenza di una spalla in Sam Wilson, stavolta non ci sono siparietti comici alternati a momenti più drammatici. Non manca qualche momento d'ironia, ma è più simile a quelle battute che si fanno prima di affrontare un momento difficile, per sdrammatizzare senza però sminuire la tensione del momento.

Se il fronte dello spettacolo lascia ampiamente soddisfatti, qualche difetto il film ce l'ha. Non tutto nella sceneggiatura sembra filare. Non parlo però di particolari oscuri che forse potrebbero essere chiariti in altri film, come accade spesso nelle opere seriali. All'apparenza non ce ne sono. Magari emergeranno quando vedremo gli altri film.

No, qui parliamo di almeno un paio di trovate che fanno progredire la trama, ma la cui logica sfida la sospensione dell'incredulità. Non voglio dire troppo, ma se è vero che molte volte per nascondere qualcosa la cosa migliore è metterlo in bella vista, non so se il luogo scelto da Cap per occultare un oggetto di importanza cruciale sia molto logico. Questa frase avrà senso quando vedrete il film...

Anche di provvidenziali tombini per la fuga sembra essercene qualcuno di troppo. Pazienza.

Il film resta divertente e godibile, ma questa e altre forzature che non posso dire pena pesanti spoiler abbassano la media di un film che altrimenti poteva essere all'altezza, pur nella diversità di tono, dei migliori film Marvel degli ultimi anni come The Avengers e Iron Man, facendolo comunque rimanere un gradino sotto.

Fai partecipare questa recensione alla votazione per il concorso www.votailtuoblogger.it!