“Ogni generazione ha conosciuto una creatura della Luce e una dell’Oscurità”.

Questo è l’inquietante slogan con il quale la serie televisiva Carnivàle è stata lanciata in America nel 2003 dal prestigioso network HBO, lo stesso di Sex and the City e Six Feet Under, per intenderci. In Europa la serie sta spopolando in Inghilterra, Francia e Belgio e finalmente arriverà anche in Italia su satellite: Canal Jimmy ha reso noto che la introdurrà nel suo palinsesto da febbraio 2005.

In America la serie è ormai un cult: 5 milioni e mezzo di spettatori per la prima stagione, un debutto da record nella storia della TV via cavo, che probabilmente si ripeterà per l’attesissima seconda stagione di cui per ora esiste solo il trailer.

Atmosfere cupe nonostante il Sole cocente del deserto, personaggi ipnotici e bizzarri, scenari apocalittici sono gli elementi che caratterizzano i 12 episodi di Carnivàle: per definirla si sono addirittura tirati in ballo David Lynch, parlando di “Twin Peaks del nuovo millennio” e J.K. Rowling, caratterizzando la serie come “una storia alla Harry Potter per adulti”. Sicuramente la serie è la più ambiziosa e ricercata mai prodotta dalla HBO.

Ci troviamo negli Stati Uniti, nel 1934. I ruggenti anni ’20 hanno ceduto il passo alla Grande Depressione: il ricco Nord deve fronteggiare il crollo dell’Economia, l’America contadina è costretta alla fuga. Sette anni di siccità hanno trasformato le floride regioni delle grandi pianure in un territorio desertico, il Dust Bowl, la ‘scodella della polvere’. Per sfuggire alla miseria gli Okies, gli abitanti dell’Oklahoma, migrano in massa verso la California, la terra del latte e del miele: si tratta della triste e dolorosa ‘Odissea Americana’.

In questo scenario apocalittico, in un tempo nel quale la ragione non ha ancora prevalso sulla magia, la partita tra bene e male è più che mai aperta.

Nick Stahl nel ruolo di Ben Hawkins
Nick Stahl nel ruolo di Ben Hawkins
Il giovane carcerato Ben Hawkins (Nick Stahl) fugge di prigione per correre al capezzale della madre. Mentre le ruspe della banca demoliscono la sua casa, la donna muore e il ragazzo viene accolto da un circo itinerante: ha un nome strano, Carnivàle, spesso gli impresari dei tendoni volevano fare scena e dare l’impressione di essere europei.

La comunità circense, guidata dalla misteriosa ‘Direzione’, muta e invisibile entità nascosta in un carrozzone, è composta di nani, donne barbute, uomini lucertola, gemelle siamesi, ballerine, incantatrici di serpenti, chiromanti. Alcuni di questi surreali personaggi possiedono doti paranormali: Sofie (Clea Duvall), la lettrice di tarocchi, vede il presente e prevede il futuro avvalendosi delle premonizioni che la madre catatonica le comunica; Lodz (Patrick Bauchau) è cieco, ma riceve visioni al tocco di cose e persone. Lo stesso Ben, turbato da incubi ricorrenti, visioni e presagi, si scopre depositario del dono della guarigione.

Nel frattempo, in California, Fratello Justin Crowe (Clancy Brown), un predicatore metodista, condivide gli stessi incubi di Ben e inizia a sviluppare poteri opposti: i due non sanno della reciproca esistenza, ma si intuisce che le loro strade saranno destinate a incrociarsi, uno come creatura della Luce, l’altro come creatura dell’Oscurità.

Michael J. Anderson nel ruolo di Samson
Michael J. Anderson nel ruolo di Samson
La serie è stata creata per la HBO da Daniel Knauf e oltre ai già citati interpreti, nel cast troviamo anche Karyn e Sarah Steben, acrobate del Cinque du Soleil, nel ruolo delle gemelle siamesi, e Michael J. Anderson nel ruolo del nano Samson, che molti ricorderanno in Twin Peaks.

Se, dopo questo servizio, volete sapere di più del periodo di massima miseria che gli Stati Uniti hanno conosciuto nel ‘900, esiste un romanzo che descrive in maniera toccante la crisi degli uomini colpiti dalla depressione economica e dalla siccità allo stesso tempo: Furore di John Steinbeck, edito in Italia da Bompiani.