L'attuale collana dei Classici del fumetto di Repubblica (Serie Oro) ha ormai portato nelle nostre edicole la metà dei volumi programmati, ma dove sono finiti quei supereroi che nella precedente edizione dei classici (quella in formato tascabile) erano stati tanto numerosi da sollevare critiche sulla loro presenza eccessiva? Nella serie attuale, abbiamo finora visto solo un volume dedicato all'Uomo Ragno e uno a Superman. Ma nelle pubblicazioni a venire si cambia decisamente marcia. Sono ben cinque - e vedrete da soli di quale enorme qualità e impatto - i volumi dedicati agli eroi in calzamaglia.

Supereroi? Pensate a racconti di figure stereotipate con un gusto pacchiano per costumi, colori, temi e trovate? Pensate siano lontani dalla possibilità di raccogliere vasti consensi fra il pubblico europeo (e italiano)? I prossimi volumi potrebbero decisamente farvi cambiare idea. Fra le storie che Repubblica ha scelto di proporre troveremo Marvels, la miniserie scritta da Kurt Busiek e illustrata da Alex Ross. Veri e propri dipinti mozzafiato, che tuttavia non degenerano nel fotorealismo pedente ma conservano un eccezionale cinetismo narrativo, come è giusto aspettarsi da un fumetto. Marvels è la narrazione di tutti gli eventi chiave della cronologia dell'universo Marvel, raccontata attraverso le reazioni e il punto di vista di uomini comuni stupefatti dalle super-meraviglie che vedono sfrecciare nei cieli.

Alla prima apparizione della miniserie, il talento di Ross fece subito breccia fra i lettori, quelli italiani compresi (che lo amarono al punto tale che in una mostra del fumetto a Roma una delle tavole originali di Marvels venne rubata). Ross si ritrovò ben presto - con Mark Waid ai testi - a occuparsi per la DC Comics di una miniserie ancor più sorprendente, anche questa riproposta dai Classici di Repubblica: Kingdom Come (nota in italia come Venga il tuo Regno), una serie che più di qualcuno ha paragonato - per tema e impatto narrativo - a quella che è la vera e propria pietra miliare assoluta del fumetto supereroistico: Watchmen.

Ed è proprio la miniserie Watchmen, scritta da Alan Moore e disegnata da Dave Gibbons, un'altra delle proposte di Repubblica. L'opera più significativa e insolita che il fumetto americano abbia mai prodotto - innumerevoli piani di lettura diversi che si intrecciano su una operazione di archetipizzazione definitiva e, assieme, di smitizzazione completa della figura dei supereroi - è stato l'unico fumetto della storia a vincere il premio Hugo destinato alle migliori opere di fantascienza.

E gli altri due volumi? Personaggi conosciutissimi e grandi autori per storie importantissime. Frank Miller ai testi e alle matite per la saga Batman: Il Ritorno del Cavaliere Oscuro, storia cupa e cinica con protagonista un Bruce Wayne ultra-cinquantenne, psicologicamente sconfitto e ormai deciso ad abbandonare la sua lotta contro il crimine, ma che infine ritorna con nuovo vigore alla sua missione di vigilante inflessibile. E ancora Wolverine: Origins, la rivelazione definitiva del segreto più gelosamente conservato dalla Marvel Comics che riguardi il passato di uno dei suoi personaggi. Una miniserie scritta da Paul Jenkins e disegnata da Andy Kubert e Richard Isanove che ruota attorno ad un ragazzo di nome James Howlett, e agli eventi che lo renderanno meglio conosciuto al mondo intero come Wolverine.