Un trionfo assoluto per Lo chiamavano Jeeg Robot, opera prima di Gabriele Mainetti, che dopo l’ottima accoglienza di critica e di pubblico raccoglie oggi il primo plauso dei giurati del David di Donatello.

Insieme a Non essere cattivo di Claudio Caligari, è il film che ha ottenuto il numero maggiore di candidature, ben 16.

 

Miglior regista esordiente                          GABRIELE MAINETTI

Migliore sceneggiatura                                NICOLA GUAGLIANONE – MENOTTI

Migliore produttore                                      GABRIELE MAINETTI per GOON FILMS, con RAI CINEMA

Migliore attrice protagonista                     ILENIA PASTORELLI

Migliore attore protagonista                     CLAUDIO SANTAMARIA

Migliore attrice non protagonista            ANTONIA TRUPPO

Migliore attore non protagonista            LUCA MARINELLI

Migliore autore della fotografia               MICHELE D’ATTANASIO

Migliore musicista                                          MICHELE BRAGA – GABRIELE MAINETTI

Migliore scenografo                                      MASSIMILIANO STURIALE

Migliore costumista                                       MARY MONTALTO

Migliore truccatore                                        GIULIO PEZZA

Migliore acconciatore                                   ANGELO VANNELLA

Migliore montatore                                       ANDREA MAGUO con la collaborazione di FEDERICO CONFORTI

Miglior fonico di presa diretta                   VALENTINO GIANNì

Migliori effetti digitali                                   CHROMATICA

 

Uscito nelle sale il 25 febbraio, il film è attualmente presente in circa 30 sale (soprattutto nel Lazio) e ha incassato a oggi 2.663.202 (oltre 400.000 spettatori).

I David di Donatello verranno assegnati il 18 aprile 2016, in una cerimonia che si terr presso STUDIOS, Via Tiburtina, Roma, trasmessa sui canali Sky.

A partire dal 21 aprile, il film verrà ri-distribuito a livello nazionale.

Lo chiamavano Jeeg Robot

Lo chiamavano Jeeg Robot

Articolo di Emanuele Manco Martedì, 9 febbraio 2016

La recensione del film supereroistico di Gabriele Mainetti.

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