La casa editrice Nottetempo nella collana Luce Mediterranea, ha recentemente inviato nelle librerie la fiaba scritta da Ernst Theodor Amadeus Hoffmann dal titolo Il piccolo Zaccheo detto Cinabro (Klein Zaches genannt Zinnober)

Questa fiaba, opera di un autore importantissimo del romanticismo tedesco, dalla grande influenza sulla letteratura europea e americana, viene presentata con un bel volume di grande formato (cm 25 x 33), il tutto a cura di Ginevra Bompiani e con le bellissime illustrazioni di Steffen Faust.

Il piccolo Zaccheo era il figlio di una contadina e aveva un corpo deforme. Un piccolo mostriciattolo che all’età di tre anni grugniva anziché parlare. Per caso fu visto dalla fata Rosabelverde che mossa da pietà fece al piccolo Zaccheo un dono magico: tre capelli di colore rosso fuoco che la fata nasconde nella sua fluente capigliatura.

Un dono particolare e importante, in quanto consentiva a quel piccolo essere di potersi attribuire tutto il bello e il buono che le persone dicevano e compivano in sua presenza.

Passano gli anni, Zaccheo si attribuisce il nome di Cinabro, arrivando addirittura a diventare primo ministro e diventando una presenza costante a corte dove si fidanza con la bella e soave Candida.

Anche al giovane Balthasar Candida piace molto e così con l’aiuto di un mago in incognito che si chiama Prosper Alpanus scopre dove risiede la magia di Cinabro, riuscendo a strappargli dal capo i tre capelli rosso fiamma che poi brucia sul fuoco, spogliandolo così della magia. Cinabro privo dei poteri viene visto nella sua realtà e successivamente trovato morto in un vaso d'argento.

Ovviamente il giovane Balthasar sposerà la bella Candida.

Dopo aver letto questa fiaba, tante figure intorno a noi, che guardiamo con stupore chiedendoci che cosa mai la gente veda in loro, sembreranno ricordarci qualcosa…

La quarta di copertina

Quello che, a prima vista, si sarebbe potuto benissimo scambiare per un pezzetto di legno tutto contorto e  cartilaginoso era, in effetti, un bimbo deforme, alto sí e no due spanne. Il mostriciattolo si rotolava sull’erba mugolando. Aveva la testa incassata fra le spalle, una gibbosità cucurbitacea al posto della schiena e due gambette sottili come verghe di nocciolo; sembrava insomma un radicchio tagliato in due…” Chi può salvare dal suo destino un essere cosí mostruoso e infelice? Solo una fata un po’ avventata, che crede nel potere dello scambio… Comincia cosí una fiaba meravigliosa, che mette in scena un personaggio che percorrerà la letteratura, da Dostoevskij ad Anna Maria Ortese. E ci avvicina piano piano, con agilità e leggerezza, alle paure e ai desideri piú riposti del nostro cuore…

L'autore e l’illustratore

E. T. A. Hoffmann (Königsberg 1776 – Berlino 1822) fu scrittore, compositore,

pittore e giurista tedesco. Ma è come narratore che incantò e stregò intere generazioni di lettori, fino a diventare una delle principali figure del Romanticismo tedesco. Fra le sue più celebri fantasie, “Gli elisir del diavolo”, “Schiaccianoci”, “L’uomo della sabbia”, “Il gatto Murr”. La sua opera ha ispirato le narrazioni di molti autori, tra i quali Edgar Allan Poe, Fedor Dostoevskij e Anna Maria Ortese, e di musicisti (Wagner, Ciaikovskij, tra gli altri).

Steffen Faust, grafico e illustratore tedesco, da anni si dedica alla trasposizione in libri illustrati delle maggiori opere di Hoffmann. Al Piccolo Zaccheo si è dedicato negli anni 1991-‘95.

E. T. A. Hoffmann, Il piccolo Zaccheo detto Cinabro (Klein Zaches genannt Zinnober)

Traduzione Carlo Pinelli

Nottetempo . Collana Luce Mediterranea – Pag. 64 – 19,00€ 

ISBN 978-88-7452-549-2