E’ disponibile in formato e-book il romanzo fantasy Il serpente di fuoco, primo libro autoconclusivo della serie Le cronache di Murgo il Ramingo, ideata da Massimiliano Prandini e Sara Bosi. Il romanzo edito da Delos Digital è disponibile sia sullo store della casa editrice sia sulle maggiori piattaforme online (Amazon, Mondadori, Feltrinelli, etc.) al prezzo di 3,99 €.

Massimiliano e Sara fanno parte del laboratorio di scrittura Xomegap che tra il 2011 e il 2014 ha già dato alle stampe per le Edizioni Domino la trilogia fantasy di Finisterra. Dice a tal proposito Sara Bosi: Sebbene già in Finisterra la magia e le creature fantastiche avessero un ruolo limitato, era dichiaratamente un fantasy. Il serpente di fuoco è un libro molto diverso, l’impostazione generale sembra quella di un romanzo fantastico ma gli aspetti realistici, esotici e avventurosi sono preponderanti. Innanzitutto è ambientato sulla terra, sebbene in un suo angolo nascosto e in un tempo imprecisato. Inoltre la magia è confinata all’interno di un solo rituale e dobbiamo arrivare all’ultima pagina prima di comprendere – forse – se sia davvero efficace.

Se dovessi trovagli un precursore aggiunge Massimiliano Prandini, forse penserei a certi romanzi di Rider H. Haggard, ma se in storie come Lei o Le miniere di Re Salomone i protagonisti vengono dal mondo esterno, ne Il serpente di fuoco la vicenda è tutta interna al popolo di cui si narra. Murgo li ha incontrati in un tempo diverso e si limita a fotografare aspetti della loro società che sono riproposti in pillole tra i capitoli. Altri riferimenti vengono dalla fantascienza ad autori che hanno propensione allo sguardo antropologico. Penso alla Eleanor Arnason di Sigma Draconis, o alla Ursula Le Guin di Il mondo della foresta, anche se forse il paragone più calzante è l’Andreas Eschbach di Miliardi di tappeti di capelli.

Il romanzo

Per mille anni il Popolo del Sole ha vissuto isolato nel deserto rifiutando la violenza del mondo, ma ora la sorgente che ha garantito loro pace e prosperità minaccia di disseccarsi.

Solo un antico rito può salvare Città del Sole. Sono necessari un sacrificio e un assassino: il sangue del primo farà sgorgare l'acqua e la punizione del secondo terrà in vita la sorgente per i prossimi mille anni. Ma per resistere ai tormenti che lo attendono, l'assassino deve essere vestito con la pelle del Serpente di Fuoco, un animale mitico che nessuno a memoria d'uomo ha mai visto. Amber ha quindici anni e non è mai uscita dal palazzo cisterna che fornisce acqua alla città, il suo compito è curare il Giardino dell'Ombra, un orto officinale attraverso cui il Re, suo padre, cura le malattie del popolo. Dammar è un esploratore, passa la maggior parte del tempo a verificare i confini del deserto per sincerarsi che nulla disturbi l'isolamento del Popolo del Sole e coltiva in segreto un'amicizia che va contro le leggi della sua gente. Amber e Dammar non si conoscono, ma il disseccarsi della sorgente li condanna a essere sacrificio e assassino, un destino a cui pare impossibile sfuggire. Ma se nessuno ha mai visto il Serpente di Fuoco, sarà davvero necessario completare il rito per salvare Città del Sole?  

Per saperne di più seguite il blog di Sara e Massimiliano (www.mekbuda.it), oppure cercate la pagina Facebook de “Le cronache di Murgo il Ramingo”.

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