Può parlarci del suo personaggio?

Io interpreto Lucio, comandante generale dell’esercito dell’Impero romano e che presta servizio sotto Crasso. È un generale che ha il compito di proteggere il giovane erede al trono.

Come descriverebbe il film?

Ritengo che sia un racconto epico che fa parte della storia cinese, in particolare della Via della Seta, ma parla anche della necessità di vivere in pace. Se fosse possibile costruire una città in cui tutti sono i benvenuti e la pace esistesse realmente, anche se questo luogo fosse distrutto, dovremmo impegnarci tutti per ricostruirlo. Talvolta, gli imperi e le potenze nazionali possono essere in guerra, ma questo non è mai il desiderio del popolo. Nei loro cuori, le persone vogliono pace e giustizia. È di questo che parla il film.

Qual è la differenza tra girare in Cina e a Hollywood?

Ho scoperto che in Cina l’entusiasmo e la passione sono maggiori. Quando arrivavo sul set, si sentiva che le persone erano impegnate a fare qualcosa di speciale. Magari dipende dal fatto di lavorare con Jackie e Daniel, d’altronde non ho collaborato con altri registi e produttori cinesi. Ma sicuramente c’è un entusiasmo che a Hollywood abbiamo perso. Per esempio, se realizzi una scena magnifica, tutta la troupe osserva e applaude per farti sentire il suo entusiasmo. Questo aiuta molto gli attori e ti fa capire che per loro è importante quello che fai e che stanno lavorando duro. L’etica del lavoro qui è incredibile, le persone sono disponibili a lavorare senza sosta.

Come è stato lavorare con Jackie Chan?
John Cusack e Jackie Chan in Dragon Blade
John Cusack e Jackie Chan in Dragon Blade

È stato bellissimo. In America, Jackie è un’icona, quasi allo stesso livello dei comici del cinema muto, come Buster Keaton, Harold Lloyd e Charlie Chaplin, considerando i rischi fisici che si assume e le sue doti comiche. In effetti, nessuno ha mai fatto nulla di paragonabile dopo l’epoca del cinema muto, considerando che qui è protagonista e produttore, oltre a realizzare personalmente tutti i suoi stunt. È decisamente creativo e abile con le sue mani, quasi come se fosse un mago, ed è per questo che negli Stati Uniti è adorato. Lavorare con lui nella sua patria, sul suo ‘campo da gioco’, ti permette di vederlo dare il meglio.