Esce oggi nei cinema italiani Neruda, il film biografico diretto da Pablo Larraín (Tony ManeroPost MortemNo – I giorni dell'arcobaleno) e sceneggiato da  Guillermo Calderón con Gael Garcia Bernal, Alfredo Castro, Pablo Derqui, Luis Gnecco, Antonia Zegers, Emilio Gutiérrez Caba, Alejandro Goic, Marcelo Alonso, Hector Noguera. 

La colonna sonora di questo film nato da una collaborazione tra Argentina, Cile, Spagna e Francia, prodotta da AZ Films, Fabula, Funny Balloons e distribuita da Good Films, è firmata dal giovane compositore argentino Federico Jusid (Il segreto dei suoi occhi, Exodus – Dei e re, Todos tenemos un plan).

Di fantasy il film ha ben poco, ma se dediciamo di segnalarvelo è per vari motivi: il primo è che il poeta Pablo Neruda (al secolo Ricardo Eliécer Neftalí Reyes Basoalto), è un esponente imprescindibile della letteratura e soprattutto della contemporanea, e pertanto meriterà in ogni luogo di cultura un po' di spazio per i suoi componimenti senza tempo.

Secondo, interessante è il taglio che Larraín ha scelto di dare al film, un viaggio postmoderno, sentimentale e surreale tra politica, mondi interiori, divergenze personali e politiche che, quasi con lo stesso stile del poeta cileno, esplorano i pensieri e le esperienze dell'umana esistenza, rappresentata dal poeta stesso - interpretato da un somigliantissimo Luis Gnecco - e un poliziotto complesso con il volto di Gael García Bernal.

Terzo, seppur tratto dalla Storia, potreste scorgere una strana associazione di idee con il film di Steven Spielberg, in cui un personaggio sfugge a un altro, avendo forti motivazioni poco opinabili.

Neruda

Neruda

Articolo di Emanuele Manco Martedì, 11 ottobre 2016

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Sinossi

1948: guerra fredda in Cile. Il senatore Pablo Neruda accusa il governo di tradire il partito comunista e viene accusato dal Presidente Gonzalez Videla. Il prefetto Oscar Peluchonneau deve arrestare il poeta che cerca di fuggire dal paese con la moglie. Ispirato dai drammatici eventi della sua nuova vita da fuggitivo, Neruda scrive "Canto General". Neruda vede nella sua storia di poeta perseguitato dal suo implacabile avversario, la possibilità di diventare sia un simbolo di libertà che una leggenda letteraria.