Autopsy (The Autopsy of Jane Doe) è un horror ispirato, per stessa ammissione degli sceneggiatori Richard Naing e Ian Goldberg, a grandi classici come Il coltello nell’acqua e Repulsione, due film di Roman Polanski molto claustrofobici.

Autopsy si svolge in un obitorio della Virginia dove due medici legali, padre e figlio, interpretati da Brian Cox ed Emile Hirsch devono effettuare l’autopsia del corpo di una giovane donna dall’identità sconosciuta rinvenuto sulla scena di un pluriomicidio.

 

I produttori Eric Garcia (sceneggiatore di Repo Man e Il genio della truffa) con Fred Berger (La La Land), ai quali si sono poi aggiunti gli inglesi Ben Pugh e Rory Aitken(ShiftyWelcome to the Punch – Nemici di sangue), per discostarsi stilisticamente hanno voluto un regista europeo per non farlo apparire un classico horror americano. La regia del film è stata così affidata al norvegese André Øvredal, noto per Trollhunter del 2010.

 

Per il regista è stata l’occasione ideale per fare il suo debutto cinematografico in lingua inglese. Øvredal è stato particolarmente colpito dal rapporto centrale della sceneggiatura la storia di un padre e di un figlio, dei loro problemi irrisolti che finalmente vengono a galla, in una situazione molto carica, dove sono costretti a occuparsi finalmente di quello che non hanno saputo gestire prima tra di loro.

 

 

La sinossi

Tommy Tilden (Brian Cox) è un esperto medico legale e gestisce con suo figlio Austin (Emile Hirsch) un obitorio in Virginia. Un giorno lo sceriffo del posto arriva con un caso di emergenza, il cadavere di una donna sconosciuta ritrovato in un seminterrato a seguito di un pluriomicidio. Sembra un caso come tanti, ma nel corso dell’autopsia i due professionisti vengono man mano turbati da nuove, terrificanti scoperte. Il corpo della donna è perfettamente conservato all'esterno, ma all’interno è stato smembrato e rimangono segni di cicatrici e bruciature, come se fosse stata vittima di un orribile e misterioso rituale di tortura. Mentre padre e figlio cercano spiegazioni scientifiche plausibili a queste scoperte raccapriccianti, cose sempre più inspiegabili sembrano succedere nell’obitorio…