E' tradizione che le uscite del 1 aprile siano destinate a suscitare un sorriso: è un lusso che ci prendiamo una volta l'anno.

Google, di cui siamo fonte di notizie, non se la prenderà per le nostre burle, o perlomeno non quanto alcuni lettori che si sono paradossalmente scagliati contro le presunte rivelazioni di un inesistente 'Sirius Black', a proposito dell'origine dei romanzi della famosissima Joanne Rowling, autrice della saga più famosa del mondo. I libri sarebbero stati scritti in realtà nientemeno che da uno spirito che si fa chiamare Nicholas De Mimsy-Porpington.

La Rowling, tranquilliziamo i fan, non ha partecipato (ancora) a corsi di scrittura tenuti da Frank Strong (il nostro Franco Forte, nella traduzione italiana) e tutte le opere sono farina del suo sacco, fino a prova contraria.

Tranquilli sono anche i vincitori del Premio Italia 2005: nessun congiurato spifferone ha denunciato alcunché, perché non c'è nulla da denunciare.

La trasposizione dei romanzi di Licia Troisi in altre forme artistiche è un falso che vuole essere un augurio (cinema? Perché no?). Il cinema invece non rivela nulla più di ciò che si sapeva sulla vicenda Jackson-Hobbit.

L'arca dell'Alleanza rimane ancora un ago nel pagliaio, anche se molte notizie riguardo al suo ritrovamento (uno addirittura effettuato da studiosi italiani) sono già circolate su internet.

Indizi sulla natura goliardica delle notizie ne abbiamo disseminati qua e là: il cognome del professor Eier è la traduzione di tedesca dell’italiano ‘uovo’ (in periodo di pasqua, le uova nascondono delle sorprese); di Frank Strong abbiamo già detto, ma nella news preparata da Marina Lenti sono tante le cose che avrebbero dovuto far storcere il naso: il Daily Press Informer naturalmente non esiste e il gioco di parole fra ghost writers e fantasma scrittore è quantomeno sospetto; che dire della verosimiglianza delle operazioni di spionaggio (origliare con i bicchieri e corrompere la servitù?) e di sbattere la testa contro un forno per procurarsi la trance necessaria alla seduta spiritica?

Tutti i nomi francesi nella news riguardante Paolini e Troisi sono le diverse parole con le quali viene tradotto "scherzo", e l'indirizzo degli uffici della casa editrice vi porta direttamente al museo del Louvre).

Paradossale anche la situazione che denuncia brogli al premio Italia, l'autore è Antonio Piras, e decisamente prematura la scelta del protagonista principale della seconda trasposizione cinematografica tolkieniana.

Non ce ne vogliano i lettori, ma l'appuntamento è per il prossimo anno.