Cacciatori di notte, pubblicato originariamente nel 1997, è una delle prime opere di Filippo Tuena. Dopo la ghost-story Il volo dell’occasione e prima dell’inizio di un nuovo percorso fatto non più di narrativa d’invenzione ma di rivisitazioni di vicende realmente accadute, il romanzo dello scrittore romano conduceva nuovamente i lettori nei territori del fantastico con una storia di lupi mannari. Di un lupo mannaro in particolare, vissuto ad Anzio negli anni ’60, e delle indagini condotte per identificarlo.

La vicenda s’intreccia con quella dell’antiquario Filippo Tuena – evidente alter ego dello scrittore, che ha un passato da antiquario – che trent’anni dopo quegli eventi si reca ad Anzio per prendere possesso di un’eredità, e sul treno si sente raccontare la storia dal cacciatore di licantropi che ha preso parte alle indagini.

Gotico e giallo si uniscono in una storia in cui la prima impressione non è quella giusta perché, come con le anamorfosi – su cui Tuena si sofferma a riflettere – per vedere correttamente l’immagine dipinta ci si deve spostare di lato, in un punto ben preciso che deformando tutto il resto restituisce la visione corretta di quel singolo elemento.

La sinossi

Alla fine degli anni Novanta l'alter ego dell'autore è in viaggio verso una cittadina laziale dove sbrigherà le pratiche formali per potere ricevere l'eredità lasciatagli da una anziana zia. Nello scompartimento del treno, incontra un cacciatore di licantropi che narra la storia di misteriosi fatti di sangue avvenuti in quel luogo circa trent'anni prima. Il cacciatore, chiamato per curare il lupo mannaro che vive nella zona, racconta di aver prestato aiuto al maresciallo durante le indagini. I sospetti si concentrano su tre individui: il gestore un chiosco di bibite con la fama da seduttore, un pittore di anamorfosi e un venditore ambulante. Ma prima che il mistero sia risolto nella cittadina avviene un nuovo misterioso omicidio.

L’autore

Filippo Tuena è nato a Roma nel 1953. Laureato in Storia dell’Arte, fino al 1996 ha portato avanti l’attività antiquaria della famiglia. In seguito si è trasferito a Milano.

Ha esordito nella narrativa nel 1991 con Lo sguardo della paura (Premio Bagutta Opera Prima). A questo romanzo hanno fatto seguito Il volo dell’occasione (1994, nuova edizione 2004), Il diavolo a Milano(1996, nuova edizione 2005), Cacciatori di notte (Longanesi 1997, nuova edizione Corrimano 2017), Tutti i sognatori (1999, Superpremio Grinzane-Cavour), Michelangelo. La grande ombra (2001, nuova edizione 2008), La passione dell’error mio. Il carteggio di Michelangelo (2002), Quattro notturni (2003), Notturno. Un preludio e sette scene per Giulio II e Michelangelo (2003), Le variazioni Reinach (2005, Premio Bagutta), Michelangelo. Gli ultimi anni (2006), Ultimo parallelo (2007, Premio Viareggio, nuova edizione 2013), Manualetto pratico a uso dello scrittore ignorante (2010), Stranieri alla terra (2012), Quanto lunghi i tuoi secoli (Archeologia personale) (2004), Memoriali sul caso Schumann (2015) e Com’è trascorsa la notte. Il sogno (2017).

Con la casa editrice Corrimano nel 2015 ha pubblicato il racconto La scena del duello, ispirato da Eugenio Onegin di Alexander Puskin, nell’antologia multiautore Nulla da ridire.

Filippo Tuena, Cacciatori di notte

Corrimano – Albergo Albert – Pag. 200 – 14,00 €

ISBN 9788899006099