È finalmente disponibile in accesso anticipato The Ballad Singer, titolo indie-videoludico dell’italianissima Curtel Games. Già da tempo seguiamo lo sviluppo di quella che promette di essere l’evoluzione dei classici librogame fantasy, con interesse ci siamo fatti tentare dalle promesse degli sviluppatori e ora finalmente abbiamo avuto modo di mettere le mani sul gioco, collaudandolo sul campo.

Una dolce teoria del caos

La giocabilità di The Ballad Singer si struttura su quattro protagonisti, quattro individui di diversa razza e fede politica, quattro storie che si incrociano e spesso si scontrano: un elfo assassino, una ranger che cerca il suo posto nel mondo, uno stregone con manie di onnipotenza e un vecchio guerriero incamminatosi sul viale del tramonto. Il percorso intrapreso da ognuno di loro finisce irrimediabilmente a influenzare il destino degli altri, offrendo una gamma di possibilità che certamente stimola la sperimentazione e la rigiocabilità.

Quella attualmente pubblicata è una versione di gioco tanto embrionale che potrebbe definirsi più una beta che un early access – si conti che è la versione 0.0.1 – molti dei contenuti più intrigati risultano ancora assenti e la trama si interrompe bruscamente a un punto non meglio definito del primo capitolo. Eppure la rotta pare andare timidamente nel verso giusto. Il doppiaggio italiano delle numerose pagine di testo non sfigura, quello inglese ne esce ancora meglio, forte di un coscienzioso casting che ben si abbina al carattere dei narratori.

La prima tessera del domino

Le interazioni tra i diversi filoni narrativi sono ancora da integrare e molti degli occasionali enigmi attingono a indovinelli stereotipati e ormai acquisiti dalla cultura popolare, ma se Curtel Games gestisce bene l’arma a doppio taglio dell’early access ci sono tutti i presupposti per poter avere un epilogo positivo, epilogo che però non vedremo prima del febbraio del 2019.