Tra gli ospiti di questa edizione 2018 di Lucca Comics & Games abbiamo incontrato Cecilia Randall, che il 1° Novembre alle ore 11 ha tenuto presso il Bit District un incontro per presentare il suo nuovo romanzo, Magister Aetheris, sequel del romanzo Gens Arcana.

Cecilia Randall è famosa soprattutto per le sue saghe di Hyperversum (Giunti Editore) e di Millennio di Fuoco (Mondadori).

Magister Aetheris, fantasy storico, è stato pubblicato il 24 Ottobre 2018 per Giunti Editore:

Con Magister Aetheris ritorna la Gens Arcana di Cecilia Randall

Con Magister Aetheris ritorna la Gens Arcana di Cecilia Randall

Articolo di Martina Frammartino Lunedì, 29 ottobre 2018

Magister Aetheris svela i segreti più oscuri della Gens Arcana di Cecilia Randall.

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La Randall ha risposto inoltre alle nostre domande e curiosità riguardo al suo nuovo lavoro.

Come ci si sente a riaffrontare il mondo di Gens Arcana dopo otto anni? Qual è la continuità tra le due opere?

Ci si sente bene. Emozionati. Spaventati. Avevo una gran voglia di tornare e allo stesso tempo paura di deludere le aspettative. Alla fine sono soddisfatta del mio lavoro e spero lo saranno tutti quelli che l'hanno richiesto a gran voce.

La storia di Magister Aetheris comincia circa un anno e mezzo dopo le vicende di Gens Arcana ed è la naturale continuazione della storia. I personaggi al termine del precedente volume partivano e adesso li ritroviamo in una sosta del loro viaggio, a Venezia. Nel frattempo la peste si è abbattuta sull'Italia e all'inizio del 1480 Valiano e i suoi compagni arrivano a Venezia, in pieno carnevale, che spicca ancora di più dopo l'atmosfera da "maschere e mantelli neri" dei medici che andavano a curare i malati di peste.

Per quale motivo hai svelto Venezia come ambientazione?

Venezia è una città splendida, magica, mi è sempre rimasta nel cuore, e rappresenta un luogo molto particolare per chi ha a che fare con il potere degli elementi: è una città d'acqua e di vento. È aperta e senza mura, apparentemente, ma è in realtà è difficile da raggiungere, come è difficile spostarsi al suo interno, perché non è mai uno spostamento lineare e vagare per la città ti fa scoprire tante cose meravigliose. Venezia è ancora più intrigante nel periodo del carnevale, dove dietro le maschere si può nascondere chiunque. Questa storia infatti è un gioco di maschere.

Perché hai scelto l'Italia rinascimentale come setting?

Quando scrissi Gens Arcana venivo dal medioevo francese di Hyperversum e avevo voglia di un'ambientazione italiana, ricca di costumi, dipinti, gioielli e acconciature. Volevo descrivere la meraviglia dell'Italia nel suo pieno splendore. Inoltre, volevo ambientare il romanzo a Firenze, città rinascimentale per eccellenza. Mi serviva ai fini narrativi un momento storico ben preciso, che comportasse un bagno di sangue, e la congiura dei Pazzi fiorentina è stata funzionale alla trama. In Magister Aetheris ho inoltre inserito una donna come voce narrante. Se in Gens Arcana le voci erano quelle di Valiano, Manente e Folco, adesso abbiamo Valiano, Manente e Lucrezia Leoni, che ci porta un nuovo punto di vista. Rimane ovviamente il personaggio di Selvaggia, elemento insostituibile del trio, di cui rappresenta elemento di equilibrio e allo stesso tempo di conflitto tra Valiano e Manente. Selvaggia non ha poteri particolari, è un'esile ragazza, eppure è sempre in prima linea quando c'è da affrontare un pericolo.

Parliamo invece del protagonista: Valiano, l'eroe che non vuole essere un eroe. Non è il coraggioso Ian nè la temeraria Seija. Chi rappresenta?

È un personaggio che mi piace molto perché raggiunge quello che persegue. La sua forza di volontà d'acciaio l'ha sorretto durante tutto il primo romanzo e lo sorregge in Magister Aetheris e lo porta ad affrontare il suo destino di capofamiglia e di Magister. Di punto in bianco, si ritrova a essere l'Arcano più potente d'Italia, che però non ha minima idea di come usare i suoi poteri, perché li ha ricevuto senza lottare per ottenerli. Sono molto soddisfatta di lui. Sì, non è l'eroe con la vocazione del martire come Ian, nè l'eroe nero e vendicativo come Raivo. Se è rimasto nell'ombra di Manente in Gens Arcana, in questo nuovo romanzo uscirà dall'ombra, continuando la sua strada.

Quali sono le tue fonti?

A differenza di Gens Arcana, in Magister Aetheris non ho descritto un episodio storico ben preciso. Le mie fonti sono soprattutto di costume e architettura, oltre ai sopralluoghi fatti di persona, tutto ciò che riguarda la società di Venezia di quell'epoca. Per esempio la casa di Valiano è ispirata a una casa realmente presente a Venezia, che ho fotografato durante le mie visite. Per quanto riguarda i duelli all'arma bianca, la Sala d'Arme Achille Marozzo è stata una fonte insostituibile.

Se potessi utilizzare un altro media, come vedresti questa serie? Un fumetto? Un videogame? Una serie TV?

Una serie TV magari! Dall'altra parte, c'è sempre il mio sogno segreto di farne del fumetto.

Ci sarà un seguito di Magister Aetheris? Cosa progetti per la serie?

Per il momento non ho progettato un seguito. Il prossimo libro che ho in cantiere è l'ultimo della seconda trilogia di Hyperversum, perché ho il bisogno di dare un finale alla storia. La settimana prossima però uscirà in libreria Lucas dalla ali rosse per DeAgostini, il mio primo libro per bambini. Spero che sia il primo di altri libri per bambini, perché mi sono divertita molto, e di poter continuare in futuro questa doppia produzione.