In Destiny 2: Ombre dal profondo, sviluppato da Bungie, i giocatori tornano a esplorare la Luna in una nuova avventura cosparsa di vecchi ricordi.

I Guardiani sono chiamati a indagare su un’inspiegabile attività dei Rinnegati sulla Luna, ma ben presto la trama entra i medias res. La responsabile dell’accaduto è Eris Morn, ex-Guardiana che è partita con la missione di scoprire i nemici del Viaggiatore, e invece ha involontariamente risvegliato l’Oscurità annidata all’interno delle navi piramide, finendo quindi per riempire la luna di incubi. I giocatori andranno all’assalto della Fortezza Scarlatta e tra le sue mura affronteranno una serie di missioni per sconfiggere l’Alveare. Oltre ai classici Rinnegati, arrivano come nuovi nemici gli incubi, manifestazioni concrete di traumi latenti nella mente dei Guardiani, risvegliate dalle entità nascoste all'interno della nave piramidale. Nuovi nemici per modo di dire, visto che mantengono le stesse abilità e caratteristiche dei vecchi nemici, seppure in versione potenziata.

In pratica l'avventura inizia per tutti al livello 50 di esperienza e 750 di luce. La quest principale porta ad aumentare il livello di luce a 900 per poter concludere questa parte dell’espansione, e si conclude con un finale che lascia molti interrogativi aperti. Rispetto alla precedente espansione, I Rinnegati, appare dunque molto più scarna di contenuti e novità, in quanto alla fin fine riutilizza nemici e luoghi già visti nelle precedenti storie. Tuttavia, pur nella sua stringatezza, si avverte nella trama e nella caratterizzazione dei personaggi l’esigenza di approfondire la narrazione, gettando le basi per una storia che non è fine a se stessa, ma intende snodarsi tra varie stagioni e nuovi DLC. Questo era già quanto ci avevano annunciato gli sviluppatori Bungie, parlando del futuro di Destiny.

Destiny 2: il nuovo capitolo e il futuro di Bungie

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I nuovi progetti di Destiny 2, con contenuti gratuiti, su PlayStation4, XboxOne e PC, tramite Steam e anche Google Stadia.

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In particolare, il personaggio di Eris Morn risulta molto ben caratterizzato e interessante, rappresentando da un certo punto di vista l’eroe caduto che si dibatte tra sanità e pazzia.

La grafica di Ombre dal Profondo è ottima, mantenendo gli standard della serie, molto alti per uno sparatutto in prima persona. Gli ambienti, sia gli esterni lunari con crateri e spianate desolate, sia gli interni della fortezza dalle rossa mura, con oscuri cunicoli sotterranei inediti e claustrofobici, risultano tutti ben curati e ben resi, così come l’equipaggiamento del personaggio.

Il giocatore ha a disposizione numerose armi e armature, ognuna con la sua veste grafica. Nella versione 2.0, le armature hanno adesso sei statistiche – mobilità, resilienza, recupero, intelletto, disciplina e forza – e ogni singolo pezzo può essere potenziato fino al livello di energia 10. La caratterizzazione delle armature, la personalizzazione e l'introduzione di manufatti stagionali mostra la volontà di Bungie di svincolarsi dal classico sparatutto in prima persona per avvicinarsi a un RPG.

Il gameplay non è variato dai capitoli precedenti della serie. Le armi continuano a rendere un buon feedback, rendendo realistiche le sparatoria; per esempio, ogni tipologia di pistola ha un diverso rinculo. Vengono introdotti inoltre nuovi effetti ai danni, con proiettili stordenti, perforanti, sovraccaricanti, ognuno cruciale quando si tratta di affrontare specifici nemici. Rimane comunque un gameplay classico da sparatutto cooperativo, che peraltro è esattamente quello che si aspettano i giocatori di Destiny.

La colonna sonora riprende temi dei capitoli passati e li integra con melodie nuove, che fanno da accompagnamento alle battaglie e accompagnano il giocatore tra i meandri dell’oscurità, lasciandogli sempre addosso un pizzico di piacevole tensione.

Da segnalare inoltre l’introduzione dell’Incursione Giardino della Salvezza, attività senza matchmaking da sei giocatori. Giardino della Salvezza porta i giocatori nel Giardino Nero, in una location inedita, per affrontare i Vex.

Destiny 2: incursione Giardino della Salvezza

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Articolo di Irene Grazzini Lunedì, 7 ottobre 2019

Pubblicato il nuovo trailer per l'espansione di Destiny 2: Ombre dal Profondo.

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In conclusione, Ombre dal Profondo non apporta molte novità al mondo di Destiny in termine di gameplay e ambientazioni, con un riciclo a volte anche marcato di scenari e meccaniche del passato. Se la trama, vista singolarmente, appare un po’ scarna e priva di veri e propri colpi di scena, si percepisce la volontà di creare le basi per qualcosa di più ampio e articolato. I ragazzi di Bungie hanno affermato la loro volontà di allargare pezzo per pezzo e in maniera continua l’universo di Destiny, con una narrazione orizzontale che avrà bisogno di tempo per essere sviluppata e allargata. Per il momento, non possiamo far altro che dar loro fiducia, e goderci questo piccolo pezzo di avventura sulla Luna in attesa di vedere cos’altro aspetterà i Guardiani nelle prossime stagioni.