Nel 2017, a Lucca veniva premiato 7th Sea come gioco di ruolo dell’anno. A distanza di due anni, il titolo si mantiene vivo grazie a un costante afflusso di vivaci espansioni e di approfondimenti. In ordine di tempo, l’ultimo manuale uscito è Impero della Mezzaluna, un tomo corposo che esplora a fondo usi e costumi dei popoli mediorientali che vivono a sud-est di Theah, il continente mappato dalle pubblicazioni precedenti.

Storia e geografia

Uno degli elementi di forza di 7th Sea è certamente l’atteggiamento irriverente con cui viene rimaneggiata e riproposta la storia a noi nota. Essendo costruito sulla falsariga dei romanzi cappa-e-spada ambientati nel XVII° secolo, il gioco indulge nel raccontare un mondo fantasioso che è tuttavia fortemente ancorato ai riferimenti culturali che ci sono propri. Un mondo inedito, ma capace di creare immediatamente un collegamento con i giocatori.

Così come Theah si rifaceva chiaramente all’Europa, Impero della Mezzaluna richiama grosso modo l’area geografica che fu sotto il controllo dell’impero ottomano, una zona che a sua volta si frammenta in quattro paesi dichiaratamente ispirati a Turchia, Siria, Persia e Arabia: Anatol Ayh, Sarmion, Persis e l’Ottavo Mare. Alle quattro regioni va sommata anche Ashur, una città-stato che per importanza religiosa e politica mima da vicino la Città Santa di Gerusalemme.

Queste identità culturali sono al contempo interconnesse e autonome, chiaramente distinguibili tra loro grazie a una densa e stratificata storiografia. Secoli e secoli di intrighi, lotte fratricide, contrasti religiosi, accordi commerciali, invasioni militari e traguardi culturali. Il tutto si rifà agli archetipi, positivi e negativi, tipici del Vicino Oriente, ma gli autori hanno saputo sfidare la prospettiva eurocentrica stravolgendo le convenzioni in maniera essenziale, preservando la sensazione di “familiare, ma nuovo” che rende unico 7th Sea.

Religioni

Ne Impero della Mezzaluna, la religione ha un ruolo primario: determina le interazioni quotidiane, il carattere degli abitanti, i legami politici, quelli familiari. Se a Theah la religione può avere una dimensione personale, nell’Impero questa è intessuta a stretta maglia nella vita pubblica. Il credo più diffuso, ’al-Dīn, si basa sulla gentilezza, sul ricordo e sulla perseveranza; l’ancestrale culto dell’Ahurayasna crede nell’assolutismo cosmico della lotta tra Bene e Male, promuovendo una serie di precetti sacri utili a preservare la retta via; l’Ortodossia segue gli insegnamenti del profeta Yesu e si basa sull’amorevole accettazione del prossimo; l’antico Yachidismo ha fede in un unica entità suprema e norma la vita dei credenti con 613 regolamenti.

La presenza di queste religioni non è insomma mera formalità, le loro diramazioni vernacolari, virtuose o perverse che siano, si ripercuotono sulla vita di ogni giorno. In sostanza, questa espansione introduce – e parzialmente impone – in 7th Sea un elemento di complessità alieno al gioco “vanilla” che, però, colora e rende unica l’esperienza del neopubblicato manuale.

Battaglie campali e sfide dialettiche

Oltre all’introdurre ambientazioni, ogni espansione che si rispetti dovrebbe portare al proprio gioco di riferimento anche una serie di innovazioni tecniche. Impero della Mezzaluna non delude neppure su questo frangente, suggerendo nuovi approcci ludici caratteristici delle inesplorate aree geografiche, ma che possono essere agilmente integrati anche nelle regioni di Theah.

Approfittando dell’instabilità politica dell’Impero, il testo introduce l’ambiziosa dinamica delle battaglie campali, enormi scontri tra eserciti in cui i giocatori possono vestire i panni dei generali d’arma. Fortemente in contrasto con le funamboliche azioni tipiche di 7th Sea, gli scontri campali adottano un distacco strategico, partendo dal presupposto che gli eroi giocanti non combattano in prima persona, ma che anzi restino nelle retrovie a osservare e pianificare.

Altrettanto atipica è l’arte della Kavita, un duello poetico ove in gioco non c’è la vita, ma il proprio onore. Nei confini dell’Impero, un tale scontro è da considerarsi una soluzione draconiana, un micidiale dibattito alimentato dall’odio reciproco dei due contendenti coinvolti. I giocatori sono invitati – ma non obbligati – a comporre veri e propri poemetti in versi e ad aderire a scuole accademiche che ne rendano più efficiente lo stile. Si tratta di una meccanica che non incorrerà nei favori dei gruppi più adrenalinici, ma si dimostra ugualmente utile ad ampliare le opzioni di gioco.

Magie e meraviglie

Ultimo, ma non ultimo, sono le nuove stregonerie. Il manuale base suggeriva un mondo in cui la magia, seppur presente, aveva una portata limitata. Impero della Mezzaluna si muove invece in controtendenza, mettendo a disposizione dei fan delle lande in cui il sovrannaturale non solo è accettato, ma è liberamente sondato. L’esoterismo si fonde con la spiritualità e, pertanto, permea ogni anfratto della normalità. Tutti gli abitanti dell’impero possono vantare di avere almeno un conoscente che ha avuto a che fare con angeli, demoni o miracoli. L’occulto non è un tabù, anzi spesso viene esibito come manifestazione del divino, con santoni che recitano mantra e stregoni che esibiscono ali angeliche.

Conclusioni

Impero della Mezzaluna è, senza mezzi termini, la migliore espansione di 7th Sea a oggi pubblicata: esplicita i dettagli di una influente area geopolitica che fino ad ora era stata solamente accennata, offre ai giocatori degli spazi in cui applicare stili di gioco inusuali e fornisce i mezzi per creare personaggi fortemente esotici da introdurre a Theah.

Volendo proprio trovare un difetto, è un peccato che in tutto il tomo si parli pochissimo di quali siano i rapporti tra l’Impero e il vecchio continente. Quasi sempre le interazioni citate sono infatti limitate a una portata intestina o sono legate ai Numanari – popolo descritto nel manuale 7th Sea: Nazioni Pirata–, una scelta che lascia perplessi, se si tiene in considerazione che la profondità descrittiva del volume è tanto minuziosa da fornire istruzioni sul come servire il caffè! Detto questo, 7th Sea: Impero della Mezzaluna è un’espansione assolutamente imperdibile per i fan del gioco, sia per quelli fidelizzati e alla ricerca di rivoluzioni, sia per quelli che se ne sono allontanati e vogliono ravvivare una fiamma sopita.