Il palindromo presenta La morte viola, raccolta di racconti di Gustav Meyrink, acclamato autore di Il Golem.

Il volume è inserito nella collana I tre sedili deserti, con la quale l'editore intende riportare l’attenzione su romanzi, racconti, saggi e documenti che hanno contribuito alla costruzione del genere fantastico: classici riconosciuti ma anche riscoperte e opere mai proposte prima ai lettori italiani. Ogni volume è completato da apparati critici e approfondimenti redatti da esperti del settore.

In questo caso l'introduzione è di Andrea Scarabelli e nel volume è presente un saggio di Gianfranco de Turris.

Sinossi

La morte viola
La morte viola

Acuto osservatore del proprio tempo, Gustav Meyrink nei racconti de La morte viola scandaglia ansie, luoghi comuni e contraddizioni della borghesia mitteleuropea a cavallo tra Ottocento e Novecento. Il suo sguardo indagatore attraversa una lente d’ingrandimento privilegiata: quella della letteratura fantastica. In questa raccolta, sintesi d’influenze letterarie e di uno sconfinato bagaglio sapienziale (religioni e filosofie orientali, alchimia ed esoterismo), Meyrink smaschera le meschinità della classe media e l’ottusità di quella dominante: accademici, militari e burocrati. Sono novelle brevi, intense, magnificamente sintonizzate con gli esasperati ritmi contemporanei, nelle quali s’incrociano gotico e satira, grottesco e orrore, elementi saldati con perizia da un’ironia a volte gioiosa, a volte amara. Un volume raccomandato agli appassionati, ma pensato anche per i neofiti che desiderano muovere i primi passi verso l’opera dello scrittore-occultista per eccellenza, poiché ne rappresenta un campione accessibile ed esaustivo.

Lista completa dei racconti inclusi nella raccolta

Il soldato bollente; La morte viola; Terrore; Tutta la vita è dolore ardente; Petrolio! Petrolio!; La Regina dei Braghi; La sfera nera; Il preparato anatomico; Il dottor Lederer; L’opale; Sibili alle orecchie; L’uomo sulla bottiglia; La goccia della verità; Declino; Chimera; Suggestione; Lacrime bolognesi; GM; «Malato»; Coagulo; Le piante del dottor Cinderella; Bal macabre; L’urna di San Gingolph; «Buddha è il mio rifugio»; Il baraccone delle figure di cera; L’albino; La febbre; La saggezza del bramino.

L'autore

"Gustav Meyrink 3" di Scan from Eduard Frank: Gustav Meyrink - Werk und Wirkung. Büdingen-Gettenbach 1957. Con licenza Pubblico dominio tramite Wikimedia Commons - https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Gustav_Meyrink_3.png#/media/File:Gustav_Meyrink_3.png
"Gustav Meyrink 3" di Scan from Eduard Frank: Gustav Meyrink - Werk und Wirkung. Büdingen-Gettenbach 1957. Con licenza Pubblico dominio tramite Wikimedia Commons - https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Gustav_Meyrink_3.png#/media/File:Gustav_Meyrink_3.png

Gustav Meyrink (1868-1932), esoterista e scrittore, è uno degli autori fantastici più amati e tradotti in Italia. Tra i suoi libri ricordiamo Il Golem (da cui è stato tratto uno dei film-manifesto dell’Espressionismo), Il Domenicano bianco, L’angelo della finestra d’occidente e La metamorfosi del sangue, tutte opere che continuano a riscuotere il favore dei lettori.

Nel 2017 è sorto il primo centro studi italiano a lui dedicato.

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Hanno detto di Meyrink:

«Abbiamo a che fare con un autore che ha qualcosa da dire, che ha il coraggio di essere se stesso. E niente ci è più necessario di questo coraggio».

Hermann Hesse

«Conosco un banchiere, un uomo d’affari ormai ingrigito, che possiede il dono di scrivere novelle. Di tale dono egli fa uso nelle ore di libertà e le sue opere sono eccellenti».

Thomas Mann

Gustav Meyrink, La morte viola, traduzione di Anna Maria Baiocco, Il Palindromo, Collana I tre sedili deserti, pp. 328., 23,00 €