La Società Tolkieniana Italiana, come ogni anno, indice il Premio Silmaril Illustrazione aperto a chiunque si voglia cimentare nell’opera di dar forma e colori alla propria immaginazione.

Le opere dovranno avere, come di consueto, soggetti tratti dalla Terra di Mezzo; e come incentivo alla partecipazione il primo classificato a tale concorso vedrà il proprio lavoro pubblicato come copertina del Calendario STI dell’anno successivo alla chiusura del concorso.

Marina Sussa, illustratrice e responsabile del Premio Silmaril Illustrazione, parla dell’iniziativa: “Il Premio Silmaril Illustrazione ha vissuto anni difficili: questioni di diritti d’autore, avanzate con l’uscita della Trilogia di Jackson, ci hanno impedito di pubblicare il calendario e quindi di dare ai partecipanti la visibilità che meritavano. In più proprio i film hanno come inibito la creatività degli illustratori che hanno dovuto fare i conti con le splendide scenografie e i personaggi tratteggiati proprio da due dei migliori illustratori dell’universo Tolkieniano.

”Ora le questioni concernenti i diritti d’autore sono solo un ricordo, per fortuna, e mai come in questo momento, è possibile dare una nuova spinta creativa agli illustratori, continua la Sussa: “E’ come se lanciassimo un guanto di sfida. Il lavoro di Jackson, di Lee e di Howe ha cristallizzato l’immaginario collettivo sulle loro percezioni della Terra di Mezzo. La sfida consiste nell’andare oltre: l’artista in questo caso deve tirare fuori la propria personalità e sposarla con la sua propria percezione della Terra di Mezzo.” Un banco di prova stimolante per chi, come tutti i lettori del Signore degli Anelli, per anni ha visto con gli occhi della propria immaginazione quel mondo fantastico.

“La nostra intenzione è di fornire un tema a cui gli illustratori dovranno ispirarsi: Lo Hobbit, che vediamo, noi della Giuria del Premio, come una doppia fonte di ispirazione: da una parte l’illustrazione dedicata ai bambini (Lo Hobbit nacque come libro destinato ai più piccoli), dall’altra la libertà che il tema concede, non essendo Lo Hobbit ancora portato sul grande schermo.” Marina Sussa ha le idee chiare: fornire quanti più stimoli possibile alla partecipazione al Concorso.

La sfida che lancia è chiara: “Siate voi stessi, esprimete con le vostre opere quel che la Terra di Mezzo vi ha donato.” Aggiunge poi: “Anche i ricordi potranno giocare un ruolo non indifferente nel lavoro degli artisti: noi tutti abbiamo ricordi di quando eravamo piccoli che ci possono guidare, che ci hanno donato momenti di magia.” Quindi non rimane altro che appuntare le matite e tirare fuori i colori: i tratti saranno quelli dei sogni e della fantasia.