Sul palco del MazdaPalace, nell'unica data italiana del Grotesk Buresk Tour, rimandata per ben due volte, Marilyn Manson alla fine ci è salito. Con buona pace di chi sperava che inciampasse all'ultimo momento. Anzi, il rocker è anche apparso piuttosto in forma. Ottomila spettatori hanno assistito all'apparizione del "Reverendo" dopo le 21. Manson è emerso dal palco pieno di fumo seduto su un altare, avvolto in un pastrano di pelle. La prima canzone è The New Shit. Tra una song e l'altra, il rocker invita il pubblico ad alzare il dito medio al cielo. Ne ha praticamente per tutti, ma snobba chi voleva censurargli lo show per la terza volta.

Sul palco piovono coriandoli rossi quando il gruppo comincia a suonare The dope show. Marilyn Manson ha indossato un vestito da burattino e ha applicato due estensioni alle braccia, fra ballerine seminude e simulazioni di atti sessuali. Insomma, uno show energico, carico di rabbia, infuocato, scioccante. Esattamente come quello che non volevano i suoi nemici.