Pan's Labyrinth, l'ultimo lavoro di Guillermo del Toro, regista di Hellboy, è arrivato nei giorni scorsi al Toronto International Film Festival, una delle maggiori rassegne cinematografiche dell'anno, riscuotendo un notevole successo.

Sebbene al momento manchi ancora la data di uscita italiana la curiosità di appassionati e addetti ai lavori è già alta.

Durante la guerra civile spagnola una bambina, Ofelia (Ivana Baquero), e sua madre, in attesa di un altro figlio, raggiungono il nuovo marito della donna, il capitano Vidal (Sergi Lopez) in uno sperduta casa sulle montagne. Lungo la strada Ofelia scopre un antico idolo pagano risvegliando quella che sembra essere una fata, avvenimento a cui ne seguiranno altri ancora più magici e misteriosi. In seguito la bambina incontrerà Pan, una creatura antica e misteriosa che da ad Ofelia tre incarichi, ognuno più pericoloso e spaventoso del precedente, al termine dei quali la piccola potrà ritrovare il suo vero padre.

Nel frattempo, la guerra e la violenza si fanno strada nel mondo protetto della bambina, soprattutto tramite il capitano Vidal, uno dei personaggi più duri e complessi del film, brutale e crudele, ciecamente devoto al suo ideale, eppure mai ridotto a semplice macchietta.

Il film è stato voluto fortemente dal regista messicano, che per evitare l'intromissione di produttori esterni l'ha finanziato e realizzato praticamente in proprio girandolo in Spagna e Messico, (non a caso il titolo originale è El Laberinto del Fauno), cosa che spiega anche le difficoltà di distribuzione incontrate in seguito dal regista.

Del Toro ha inserito in Pan's Labyrinth quasi tutti i temi a lui più cari, dalla denuncia della violenza alla funzione salvifica della fantasia e della paura: quasi una summa del percorso di del Toro fino a qui, un artista raro nel panorama del cinema fantastico (soprattutto americano), che non ha mai trattato il suo pubblico in modo infantile, dotato della capacità di creare mondi oscuri e visionari con un piglio asciutto e schietto.

Il sito filmforce.com commenta così "se Pan's Labyrinth è una testimonianza di quello che si può ottenere portando le favole nel mondo degli adulti, allora il risultato può essere profondo, bello e stupefacente."

Justin Chang - Variety

Un fantasy ricco d’immaginazione e una squisita violenza dal regista/scrittore Guillermo Toro.

Ray Bennett - Hollywood Reporter

Miscela affascinante di horror, fantasy e crudo dramma.

Joe Utichi - FilmFocus

Stupefacente bello e onesto in modo commovente, questo è uno di migliori film dell'anno e un'altra tacca sulla cintura di uno dei registi contemporanei più eccitanti.

Jon Popick - Planet Sick-Boy

Se Tim Burton e Jan Svankmejer avessero collaborato per fare Le Cronache di Narnia, il risultato probabilmente sarebbe sembrato qualche cosa come questo film.

JoBlo's Movie Emporium

Io mi auguro solo che più persone a Hollywood vogliano rischiare su film con questo genere di immaginazione

Devin Faraci - CHUD

Un regista che fiorisce alla vera grandezza... Pan’s Labyrinth è un film di incredibile profondità emotiva, tematica e visuale.

Ed Gonzalez - Slant Magazine

Diversamente dalla Spina dorsale del Diavolo, in Pan’s Labyrinth le allegorie non sono particolarmente ricche, ma le sequenze fantasy restano parate seducenti di cultura e spiritualità.

Giudizi impegnativi con cui ci riserviamo di concordare o meno non appena avremo avuto modo di vedere il film. Per ora resta il fatto che la creazione fantastica di Del Toro sembra riscuotere, se non consensi unanimi, almeno reazioni forti, sia per la qualità visuale del film, impreziosito da un'ottima fotografia e da effetti speciali raffinati, sia per la coraggiosa fusione di atmosfere fantastiche con il tema sin troppo reale della guerra, particolarmente caro al regista messicano.