La prima, grande, scommessa televisiva del 2016 arriva da MTV che presenterà tra pochi giorni The Shannara Chronicles, portando, ambiziosamente, sul piccolo schermo l'universo narrativo creato da Terry Brooks nel 1977 con il romanzo La Spada di Shannara.

Dopo i successi di Scream e Teen Wolf, l'ex canale "all music" prosegue la propria avventura nella produzione di serie televisive dedicate ad un target adolescenziale puntando sulla fortunata saga del principe Jerle Shannara e dei suoi discendenti impegnati nel proteggere "Le quattro Terre" dalle forze del male e dell'oscurità.

Gli showrunner

Sceneggiata da due veterani del piccolo schermo quali Alfred Gough e Miles Millar, famosi e famigerati creatori di Smallville, il decennale apripista del fenomeno supereroistico che attualmente imperversa sui Network americani, la serie si avvale dell'esperienza come produttore esecutivo di Jon Favreau, regista di Iron Man.

Il debutto

La premiere americana è prevista per oggi 5 gennaio 2016, mentre l'esordio italiano su Sky Atlantic, che ha acquistato da mesi i diritti della serie, è programmato per il 15 gennaio.

La prima stagione

Lo show è stato interamente girato in Nuova Zelanda, negli stessi set già utilizzati per Xena: Principessa guerriera e Le due Torri", presentando una prima stagione composta da 10 episodi di 42 minuti ciascuno, nei quali verrano raccontare le vicende racchiuse nel secondo romanzo della prima trilogia scritta da Brooks: Le pietre magiche di Shannara, edito nel 1982.

L'ambientazione

Dai primi bozzetti e dai trailer passati in questi mesi, appare chiaro gli autori abbiano scelto di puntare molto sull'insolita ambientazione della saga, accentuandone il carattere futuristico per metterne in risalto le particolarità a livello di sovrastruttura narrativa.

Contrariamente a gran parte del fantasy classico (nella cui categoria la saga viene spesso, erroneamente, inserita), l'azione drammatica non si svolge in un mondo immaginario lontano dal nostro, bensì sulla Terra del futuro, in un mondo sopravvissuto a stento al terzo conflitto mondiale, una guerra nucleare globale che ha stravolto la faccia del pianeta riportando l'evoluzione della società umana indietro di secoli.

In questo universo post apocalittico, che coniuga elementi fantasy e fantascientifici in un mix originale e insolito per il panorama televisivo e letterario contemporaneo, prima del nostro presente sarebbe esistita una età dell'oro delle creature di Faerie, fedeli al "Verbo", fautore immateriale ed imperscrutabile della vita e della luce, opposto alla potenza oscura del "Vuoto" e dei suoi "Demoni", termine impiegato genericamente per identificare varie creature mitiche dai Goblin alle Arpie passando per le Furie finanche ai possenti Draghi, nonché molte figure archetipiche e concettuali dell'immaginario quali "Il Camaleonte" o "Il Mietitore".

Secondo le vicende narrate in una delle tante trilogie che compongono la saga, raccontato anche in Le Pietre Magiche di Shannara, la guerra tra luce ed oscurità si concluse millenni or sono con l'esilio delle armate demoniache nella crepuscolare dimensione prigione del "Divieto" e l'autoimposto isolamento degli elfi in luoghi inaccessibili, nonché magicamente nascosti, per salvaguardare la propria cultura dall'ascesa dell'uomo.

Alla fine, la civiltà umana come noi la conosciamo, verrà consumata dai fuochi nucleari della terza guerra mondiale, salvandosi dall'estinzione tramite adattamento, evoluzione e magia, dando vita alle Quattro Terre dove si muovono le avventure delle prime saghe di Shannara, nelle quali vengono descritti luoghi e paesaggi costellati dalle rovine del nostro mondo.

Una immagine dal trailer di The Shannara Chronicles
Una immagine dal trailer di The Shannara Chronicles

Antenne satellitari coperte di vegetazione, petroliere arenate in pianure desolate ed enormi strutture difficilmente identificabili sostituiscono i classici luoghi del fantasy. Non più semplici foreste incantate abitate da creature magiche, ma luoghi devastati da una guerra lontana di cui il pianeta porta ancora le cicatrici, popolate da mutazioni genetiche come i Gatti di Palude o creature biomeccaniche quali gli inarrestabili Serpidi.

Anche le popolazioni presenti nei romanzi di Brooks, eccezione fatta per i suddetti Elfi (profondamente diversi rispetto alla concezione classica Tolkeniana) non sono altro che mutazioni della razza umana derivanti da adattamenti ambientali e, per questo, molto distanti dalle versioni classiche della letteratura di genere e dei giochi di ruolo.

Se gli umani "normali" sono gli eredi della popolazione salvatasi grazie all'intervento arcano dei Cavalieri del Verbo, i Nani di questo mondo sono gli eredi di chi si si rifugiò nel sottosuolo per decenni, gli Gnomi discendono da popolazioni che cercarono rifugio nelle foreste ed i possenti Troll delle montagne, esseri massicci e squamati, sono coloro che hanno subito pienamente gli effetti mutageni delle radiazioni sopravvivendovi.

I protagonisti

Will Ohmsford

Austin Butler
Austin Butler

Austin Butler, attore classe 1991 porta sul piccolo schermo il mezz'elfo Will Ohmsford, ultimo discendente della casata elfica degli Shannara e guaritore presso la pacifica comunità gnomica di Storlock, è il ragazzo cui Allanon consegna le preziose pietre magiche azzurre della ricerca (le "elfstone" del titolo originale) per aiutare Amberle nella propria missione.

Per il giovane statunitense, questo è il primo ruolo da protagonista in una serie televisiva per la sua carriera partita con l'adolescenziale Zoey 101, prima di passare al ruolo di spalla per The Carrie Diaries, ed una piccola parte nella terza stagione di Arrow come emissario della setta degli assassini.

Amberle Elessedil

Poppy Drayton
Poppy Drayton

Poppy Drayton è la grande scommessa della serie, è l'azzardo più forte della produzione che ha affidato ad una semi esordiente il ruolo di Amberle Elessedil, ultima eletta dell'Ellcrys e motore dell'intera narrazione. La giovane britannica classe 1991 con all'attivo poco più di qualche episodio sparso in varie serie per la tv, tra cui Downton Abbey, viene chiamata ad interpretare un personaggio sospeso tra infantilismo e spirito di sacrificio, tra abnegazione ed egoismo in una meccanica narrativa che non prevedeva, in origine, un potenziale adattamento audiovisivo.

Eretria 

Ivana Baquero
Ivana Baquero

Eretria è la Rover (gli eredi della tradizione Gitana secondo Brooks) che soccorre ed aiuta Will ed Amberle per poi unirsi alla loro cerca del "Fuoco di Sangue" finendo per innamorarsi del giovane mezz'elfo protagonista della storia.

È una ragazza forte e decisa, abile nell'uso dei coltelli e poco incline alle chiacchiere inutili, nettamente contrapposta ad Amberle, rappresenta il contraltare dell'elfa diventandone in breve tempo la principale amica e rivale.

Il suo volto appartiene all'attrice spagnola Ivana Baquero, giovane classe 1994 portata alla ribalta per il complesso ruolo di Ofelia, la bambina protagonista del fantasy dai toni fark Il labirinto del fauno di Guillermo del Toro.

Allanon

Manu Bennet
Manu Bennet

Allanon è, nelle "Pietre Magiche", l'ultimo dei Druidi, il cui ordine di saggi e studiosi si estinse cinquecento anni prima in seguito al tradimento di uno dei suoi stessi esponenti (quello di Brona/Signore degli Inganni narrato ne Il primo re di Shannara), egli è il protettore delle Quattro Terre nonché custode della fortezza druidica di Paranor.

Nato a Valfleet, insediamento umano nella regione di frontiera conosciuta come "Callahorn", rimasto orfano da bambino dopo la distruzione della sua città, venne adottato dal Druido Bremen che lo addestrò come suo erede.

Personaggio misterioso e sinistro, capace di padroneggiare sia scienza che magia, è per generazioni il mentore della famiglia Ohmsford di cui manipola gli esponenti reclutandoli per difendere il mondo dalle forze dell'oscurità.

Nella serie è interpretato da Manu Bennet, attore neozelandese classe 1969 salito alla ribalta per i ruoli fisici di Crisso in Spartacus e Deathstroke in Arrow, consacrato universalmente con il ruolo cinematografico di Azog nella trilogia de Lo Hobbit.

Eventine Elessedil

John Rhys-Davies
John Rhys-Davies

Altro reduce Tolkeniano è John Rhys-Davies, attore britannico classe 1944, indimenticabile spalla di Harrison Ford ne I predatori dell'Arca Perduta e Indiana Jones e l'ultima crociata che passa dal ruolo del nano Gimli ne Il Signore degli Anelli a quello del sovrano elfico Eventine Elessedil impegnato a proteggere il proprio regno dalla peggiore crisi mai affrontata dagli elfi negli ultimi mille anni, si trova a dover lottare contro i demoni che assediano Arborlon, la cui unica speranza di sopravvivenza risiede nella giovane nipote Amberle (erede del defunto figlio Aine).