Nessuna sorpresa per le notizie di record d’incassi. Spider-Man 3 era uno dei film più attesi della stagione, e in ogni Paese in cui ha esordito il primo giorno ha fatto incetta.

Una volta tanto si parte in Italia in anticipo sul mercato USA, ed è subito record. E' il film più visto nella settimana che va dal 30 aprile al 6 maggio con 9.767.126 milioni di euro nelle sale controllate da Cinetel (2.253.000 milioni nel primo giorno).

Anche in Francia l'esordio è stato fulminante, con 6,1 milioni di dollari e il nuovo record d'incassi per un giorno, che si aggiunge agli straordinari risultati di Germania (4.6 milioni) Giappone (3.7 milioni) Corea (3.4 milioni) e ai record di Austria, Belgio, Olanda, Svizzera, Egitto, Singapore, Filippine, Taiwan, Hong Kong, malesia e Tailandia.

L'esordio americano su 10,000 schermi in 4,252 cinema, e il più ricco incasso per un solo giorno di programmazione: 59 milioni di dollari. Il precedente record apparteneva al secondo episodio della saga piratesca con 55,8 milioni di dollari (che con l’imminente terzo episodio avrà modo di replicare).

Per quanto riguarda il fine settimana è previsto un incasso di 148 milioni di dollari una cifra enorme che polverizza il precedente record di 135,6 milioni (appartenuto a Pirati 2) e porta il conto totale a 375 milioni.

Il pubblico quindi ha risposto con entusiasmo, la critica invece ha reagito più tiepidamente, registrando un passo indietro rispetto al secondo episodio della serie. Vediamo un'agile rassegna della critica italiana ed estera.

Corriere della Sera - Paolo Mereghetti

Questo terzo episodio finisce per annoiare e sicuramente lascia molti rimpianti per i film precedenti… La stessa fragilità narrativa della sceneggiatura si ritrova nella personalità divisa di Peter Parker

Il Giornale - Testata: il Giornale(...)

La creazione del lato b, quello più oscuro, dell'Uomo Ragno è la trovata principe di Spider-Man 3, grazie alla quale il regista riesce a sbizzarrirsi, regalandoci, ad esempio, una sequenza che vale il film in cui il bravo protagonista, il finto tonto Tobey Maguire, canta e balla in maniera memorabile.

35mm. - Mattia Pasquini

http://www.35mm.it/film/scheda.jsp?idFilm=31199

Sam Raimi non lascia l'arrampicamuri (fortunatamente), ma un po' mostra la corda nel volere troppo... Ma non è mai facile trattare col Simbionte restando se stessi!

Castlerock - Federico Gironi

http://cinema.castlerock.it/recensioni.php/id=3476/articolo=il-ragno-cammina-all-indietro

Tutti quelli che erano i punti di forza dei primi due film (e del secondo capitolo soprattutto) sono qui assenti o rovesciati; Spider-Man 3 è prolisso e confuso, ma soprattutto superficiale nel descrivere una storia e dei personaggi.

Cinematografo.it - Valerio Sammarco

http://www.cinematografo.it/Recensioni/00006778.html

L'attesa per questo Spider-Man 3 - annunciato da tempo come il migliore della "provvisoria" trilogia firmata Sam Raimi - si sgretola di fronte ad un film che avrebbe dovuto fare sfaceli e che, invece, lascia quel riconoscibile sapore amarognolo dato dall'insoddisfazione.

Fantascienza.com - Marco Spagnoli

http://www.fantascienza.com/magazine/film/9397

Spettacolare ed eccitante in molti momenti, Spiderman 3 è un film riuscito a metà che, probabilmente, dimostra tutti i primi segni di stanchezza da parte degli attori, sensibilmente non ispirati e — soprattutto — visibilmente annoiati dalla magnetudo di una macchina produci soldi dove, però, l'elemento umano è andato a farsi benedire rispetto alla necessità di vendere giocattoli.

Cineclick.it - Francesco Lomuscio

http://www.cineclick.it/recensioni/archiv/spiderman3.asp

pur senza riuscire nell'impresa di raggiungere le invidiabili vette da capolavoro del tassello precedente, ci regala ancora una volta una delle migliori trasposizioni cinematografiche da fumetto mai realizzate, finalizzata sì a ribadire che da grandi poteri derivano grandi responsabilità, ma anche e soprattutto che sono le nostre scelte a fare di noi quello che siamo.

Filmup - Diego Altobelli

http://filmup.leonardo.it/spiderman3.htm

Sam Raimi stupisce e appassiona confezionando lo spettacolo, nel contempo, con una quantità di effetti speciali (l'Uomo Sabbia e Venom in azione valgono da soli il prezzo del biglietto) che fanno pensare, ancora una volta, che di meglio non si può fare. Unico appunto negativo, dato proprio dalla quantità di note che Raimi decide di inserire sul suo pentagramma, è la sensazione, a volte, di far risuonare un po' bruschi (stonati) certi passaggi, o svolte narrative, che paiono sopraggiunti senza il giusto respiro. Tale sensazione negativa, comunque, non mina certamente lo spettacolo: unico, nel suo genere e non, per quantità e qualità.

Mymovies - Andrea Chirichelli

http://www.mymovies.it/film/2007/spiderman3/

Bello, ma con molte riserve: Spider-man 3 è un grande spettacolo, capace di colpire cuore e occhi, ma il perfetto mix di azione, ragione e sentimento ottenuto da Raimi con il secondo episodio, non si è ripetuto

Newsweek - David Ansen

Con tutti i fuochi artificiali che un budget di 250 milioni di dollari possono acquistare, è il capitolo più grandioso e il più pazzo.

New Yorker - Anthony Lane

La pigrizia mescolata con l’eccesso, la violenza con la sdolcinatezza:

New York Post - Lou Lumenick

Nonostante la disperata determinazione di superare i primi film e unire finali perdenti, Raimi consegna un buon prodotto con sequenze di azione spettacolari.

New York Daily News - Jack Mathews

I fans di Spider, che vanno al cinema per l’azione, non saranno delusi

Chicago Tribune - Michael Phillips

Tre film in uno, non se la cava male, ma non in modo spettacolare

USA Today - Claudia Puig

La terza avventura del ragazzo con superpoteri di aracnide è solido intrattenimento e incredibili effetti speciali, ma non regge il confronto con la quasi perfezione del secondo

Chicago Sun-Times - Richard Roeper

È come se Sam Raimi avesse sentito il dovere di darci di più di tutto, e nel processo avesse perso di vista tutto ciò che rendeva i primi due così divertenti

Los Angeles Times - Kenneth Turan

Una sensazione di ingombro e mancanza di grazia, come se gli elementi della trama fossero il prodotto di competitori che non hanno mai sentito il bisogno cooperare su un prodotto finale coerente.