Daniel Radcliffe, o Harry Potter per tutti noi, non parla di incantesimi o di Lord Voldemort. Infatti l’attore quattordicenne è molto più interessato a Cameron Diaz. "Potrei volare fino a Los Angeles e presentarmi" dice "Ho saputo che si è appena lasciata col fidanzato".

Non sono solo chiacchiere oziose, le conversazioni rispecchiano esattamente quello che sta succedendo sul set di Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban, infatti se prescindiamo dalle gare di Quidditch e dagli incantesimi quello che resta è il percorso di un adolescente. I protagonisti stanno crescendo rapidamente, sono più alti e più belli persino sporchi e infangati a causa di un improvviso temporale. "Sono bagnati e infangati" dice Alfonso Cuaron "Ma non sono belli?".

Se poi parliamo della scelta di Cuaron come regista e del rischio corso dalla Warner Bros decidendo di affidare a lui la regia, soprattutto visto che il film sarà lanciato sul mercato in estate e che la stessa Rowling aveva personalmente richiesto come regista Terry Gilliam, interviene Alan Horn, presidente della Warner Bros che sembra non essersi pentito della scelta fatta: "Cuaron ha al suo attivo un film come La Piccola Principessa nel quale ha dimostrato di poter vivere nel mondo della fantasia e dei bambini senza essere troppo sdolcinato anzi mettendovi un tocco di noir. In questo momento i nostri protagonisti in Harry Potter hanno circa 13 anni, stanno entrando nella pubertà e lui lo ha capito perfettamente. Il problema era: è in grado di saper usare una cosa come questa? Poteva essere un rischio".

Lo stesso Cuaron confessa: "Non conoscevo niente di Harry Potter... quando mi hanno proposto di dirigerlo sono stato molto molto evasivo; poi qualcuno mi ha chiesto espressamente "Legga il materiale, desideriamo veramente una sua risposta". Quindi ho letto il copione di Steve Kloves e l’ho trovato grande. Ho cominciato subito a leggere il libro e onestamente devo ammettere di essere stato conquistato. E’ un mito dei nostri giorni. Uno legge di Caramell e del Ministero della Magia e gli viene subito in mente Tony Blair e Guantanamo non è diverso da Azkaban. Lì ci sono un sacco di Dissennatori. Quando ho accettato di dirigere il film mi sono reso conto che molte cose erano state già decise, quindi non avrei dovuto cambiarle... Chris (Columbus) insieme a Stuart Graig aveva realizzato un mondo assolutamente eloquente. E lo stesso Chris aveva dettato le regole: "OK, questo è Hogwarts. Tu sei un Babbano e tu un mago...", quindi non dovendomi occupare di queste cose ho avuto tempo di concentrarmi sui personaggi e sulla loro psicologia".

Chris Columbus in persona si è sincerato che il film non subisse troppi stravolgimenti: "Volevo essere sicuro che il film non differisse troppo dagli altri due dei quali, in un certo senso, gli spettatori e gli appassionati si erano innamorati... altrimenti sarebbe stato come aggiungere dei lustrini al costume di Batman...

Certo alcuni cambiamenti ci sarebbero dovuti essere, ma non troppi per evitare che il pubblico si disamorasse del film".

Tra i cambiamenti effettuati dal regista messicano molti riguardano i dettagli, per esempio, ora, la capanna di Hagrid è abitata da un centinaio di animali particolari, alcuni sono magici e bizzarri, altri sono semplicemente pipistrelli e lucertole. Lo stesso Paiolo Magico ha perso la sua patina demodé e quasi dickensiana per assumerne una più moderna, è pieno di gente e c’è persino un bersaglio per le freccette. Tornando ai protagonisti Cuaron afferma: "Harry fa un percorso durante il quale impara che i demoni non sono cose che sbucano fuori di notte ma che sono anche il dolore, le emozioni, le preoccupazioni per la famiglia, gli amici, il futuro, e i mostri che ci portiamo dentro. E queste sono problematiche adolescenziali"."

Ci sono un sacco di problemi tipici della pubertà in questo film" rimarca Dan Radcliffe "Forse ancora di più che nel libro. E’ proprio un cammino di crescita per un ragazzino, specialmente per Harry. E’ cresciuto, si trova più a suo agio quando deve confrontarsi con qualcuno anche con il Professor Piton. Certo è più collerico ma vorrei vedere voi se vi succedessero tutte quelle cose nella vita reale".

E l’autrice, sempre così attenta a che i suoi avori non vengano stravolti, che ne pensa?" Jo mi ha sempre detto "Non prendere tutto alla lettera. Sii fedele allo spirito. A volte sarà facile, altre molto meno. Ma quello che importa è che tu sia sempre spontaneo" conclude sorridendo Cuaron.