“Quando raccontavo storie a mia figlia qualcosa mi spingeva a giocare con la nostra tradizione rurale, ed è a questa che mi sono rifatta ideando Il clan della lupa. Nelle campagne, fin da tempi antichissimi, la strega era la depositaria del sapere femminile, dei segreti della vita e della terra. Nonostante le persecuzioni dell’Inquisizione e l’ostilità della Chiesa, questa tradizione non è andata perduta. La famiglia delle Omar, le streghe a cui appartiene Anaid, si rifà a queste figure benigne e sapienti. La stirpe delle avversarie Odish invece ha a che fare con la magia nera e la tradizione vampiresca”.

Così la scrittrice Maite Carranza spiega le sue streghe sul Venerdi di Repubblica, e proprio in questi giorni arriva sugli scaffali delle librerie il romanzo Il deserto di ghiaccio secondo volume della trilogia La guerra delle streghe ed è il seguito a Il clan della lupa, pubblicato nel 2007.

La trilogia ha avuto un successo clamoroso in Spagna e sarà pubblicata, per ora, in altri sedici Paesi oltre l’Italia.

Maite Carranza è nata a Barcellona nel 1958 è laureata in Antropologia, insegna all’università, è autrice di sceneggiature per il cinema e la televisione e si è dedica da molti anni alla scrittura di romanzi per ragazzi, pubblicando circa quaranta titoli e vincendo importanti premi letterari.

La trilogia si svolge nei nostri giorni e nel primo romanzo abbiamo letto che le streghe esistono, vivono tra gli uomini senza rivelarsi e tra loro c’è una guerra che dura da millenni sin da quando 'O', la madre strega generò due bellissime figlie: Om e Od, a cui trasmise tutto il suo sapere. Da queste due donne nacquero due stirpi di streghe che vivono ancora tra di noi. Le 'Omar' mortali, madri, generose e legate alla natura, e le 'Odish', immortali, sterili, sanguinarie e prodigiose.

La protagonista è Anaid, la cui madre, la bellissima Selene, una notte scompare. Anaid scopre così di essere una strega e in Sicilia avverrà la sua iniziazione.

Riportiamo un brano del romanzo:

«Anaid è eccezionale, in poco tempo è riuscita a imparare tutto ciò che una strega impara nell’arco di una vita. Chi di noi è stata capace di recitare un incantesimo di volo senza averlo mai provato? Chi è riuscita a trasformarsi in delfino e a solcare i mari? O a tuffarsi in un lago ghiacciato trasformata in una carpa? A sorvolare l’Appenino e le Alpi con le braccia alate e le penne d’aquila?»

Le tre donne, meravigliate, le diedero ragione. Valeria aggiunse:

«E cavalcò il sole, e tornò dal mondo opaco con te dopo aver sconfitto Salma. Anaìd è molto potente».

Selene lo ammise.

«Tutto questo è vero, i suoi poteri ci superano. Non a caso è l’eletta della profezia».

«Forse è pronta» azzardò Karen.

Selene, però, non la pensava allo stesso modo.

«Non è sufficiente».

«Cos’altro deve imparare?»"

Questa, invece, la quarta di copertina:

Anaìd Tsinoulis ha quindici anni, ed è una strega. Nell’ultimo anno ha affrontato pericoli inimmaginabili, ha salvato sua madre Selene dall’oltretomba, ha conquistato lo scettro del potere con cui porrà fine alla millenaria guerra tra le Omar benevole e vitali e le Odish vampiresche e predatrici. Però nel frattempo si è innamorata pazzamente del bellissimo Roc, e non pensa ad altro che alla festa di compleanno in cui potrà rivelargli i suoi sentimenti.

Ma sua madre Selene ha altri piani per lei: vuole portarla via per incominciare l’impresa estrema, quella che porterà al compimento della profezia e ad affrontare le forze malefiche che faranno di tutto per distruggerla. E vuole che sia pronta a sapere la verità su di sé, su suo padre scomparso, su come è venuta al mondo.

Così, il viaggio si trasforma in un tuffo nel passato, il racconto insieme romantico ed epico dell’iniziazione di Selene, della sua ribellione per amore, dei terribili eventi che segnarono la sua fuga verso il nord estremo, il deserto di ghiaccio in cui Ànad, l’eletta dai capelli d fuoco, vide la luce.

Il deserto di ghiaccio (El desert de gel, 2006)

di Maite Carranza

Adriano Salani Editore, pag. 332, euro 16,00

ISBN 978-88-8451-790-6