Ghiotta occasione per quanti amano la narrativa fantasy e in particolare i romanzi che si svolgono sul Mondo Disco creato da Terry Pratchett. Il titolo appena uscito ideale da portarsi al mare o in montagna è Il tristo mietitore.

Terry Pratchett è ormai universalmente conosciuto come l’inventore del genere fantastico umoristico.

Nato in Inghilterra nel 1948, mostra fin da ragazzo una particolare attitudine alla scrittura anche se negli studi non eccelle e lascia presto la scuola per andare a lavorare, a soli diciassette anni, in un giornale.

Molto giovane riesce a pubblicare un suo primo lavoro: siamo nel 1971 e gli viene pubblicato il romanzo Il popolo del tappeto, dove già mostra tutto il suo potenziale e la sua grande fantasia.

Una grande svolta avviene nel 1983 quando pubblica Il colore della magia, primo romanzo ambientato nel Mondo Disco.

Successivamente, nel 1987 lascia il lavoro di addetto all’ufficio stampa della Central Eletricity Generating Board per diventare scrittore a tempo pieno e da quel momento da libero sfogo alla sua fantasia scrivendo oltre trenta romanzi ambientati in questo mondo molto particolare.

Il Mondo del Disco è piatto, e poggia come l'universo indù su quattro elefanti che poggiano a loro volta su una tartaruga (se anche voi vi state chiedendo: e la tartaruga? sappiate che il saggio a cui fu domandato su cosa essa si reggesse a sua volta rispose che non era dato saperlo, e che la curiosità è la maledizione dell'uomo). La tartaruga fluttua nello spazio e aggrovigliati nel suo ventre dormono i draghi, non vivi e non morti, quiescenti in attesa di qualcosa.

Al di fuori di questa lunga serie Pratchett ha scritto la divertente Saga dei Niomi, vari altri romanzi e ha dato vita anche a una sottoserie ambientata nel Mondo Disco ma rivolta a giovani lettori.

Anche il presente romanzo si svolge in questo affascinante mondo e l’autore narra quello che avviene dopo che la Morte è stata licenziata.

La quarta di copertina: Si dice che al mondo niente sia inevitabile, tranne la morte e le tasse. Ma questo forse prima che Morte venisse licenziato in tronco. L’ultima cosa di cui un universo può aver bisogno è di un Tristo Mietitore disoccupato, perché quando un importante servizio pubblico viene a mancare la conseguenza è sempre il caos. Ora Mondo Disco pullula di zombie e non-morti. Reg Scarpa, attivista per i diritti dei defunti, improvvisamente ha molto più lavoro di quanto si sia mai sognato. E il mago Windle Poons, trapassato di fresco, si risveglia nella tomba scoprendo di essere... morto e vegeto.

Ma proprio a lui e a un ben poco temibile gruppo di non-morti (Arthur Winkings, ad esempio, era diventato vampiro dopo essere stato morso da un avvocato. Schleppel l’uomonero farebbe meglio il suo lavoro se non venisse colto da agorafobia appena fuori dal gabinetto. E Fratello Isolite, l’unica banshee al mondo con un difetto di pronuncia, invece di starsene sui tetti a gridare quando la gente sta per morire, fa passare sotto la porta un bigliettino con scritto ‘0000ee000eee000eee’) spetta il compito di salvare il mondo dei vivi. Nel frattempo in una piccola fattoria molto, molto lontana, uno straniero alto, scuro e allampanato si rivela particolarmente abile a maneggiare la falce. C’è tanto grano da falciare. E una battaglia diversa da combattere...

Terry Pratchett, Il tristo mietitore (Reaper Man, 1991) traduzione di Valentina Daniele, Adriano Salani Editore, pag. 279, euro 15,00