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Prodigium: I figli degli Elementi
4 su 5
di Francesco Falconi
2008, Asengard, 2008
Prodigium: I figli degli Elementi
"Quattro ragazzi si aggirano tra i vicoli di Synapsis, antica metropoli dai mille misteri. Sono ragazzi dall’indole differente ma accomunati da due caratteristiche: la solitudine e la coscienza di sentirsi speciali e diversi dai loro coetanei". Ecco l'inizio del un nuovo romanzo fantasy di Francesco Falconi. Fra metropli fatiscenti, magie primordiali e una missione da compiere. "Synapsis sta per essere sconvolta dalla genesi di nuove creature. Le porte di una nuova era di terrore stanno per spalancarsi".
LeggiLaurell K. Hamilton
Intervista alla creatrice della saga di Anita Blake, la cacciatrice di vampiri, e di quella di Meredith Gentry, principessa delle fate
LeggiLa Bella e la Bestia
Alla fine degli anni ottanta è arrivata in televisione la rilettura moderna di una favola antica
LeggiRoar
Una serie che ci porta nell'Inghilterra del quinto secolo, tra druidi e romani, tra antiche credenze e l'arrivo, doloroso, di un mondo nuovo
LeggiLa leggenda del mago Eliodoro
La storia dello stregone Eliodoro. Incantatore, evocatore, con poteri demoniaci che gli permettevano di piegare la materia e i viventi al suo potere. Nell'VIII secolo d.C., a cavallo di un elefante magico, tentò di sottomettere la città di Catania al suo dominio
LeggiIl mito di Guerre Stellari e la Forza del fantasy
L’eterna diatriba della classificazione di genere: Star Wars fantascienza o fantasy? Argomento apparentemente frivolo, eppure perfetto per indagare a fondo nella genesi di una storia che ha cambiato il modo di pensare il cinema senza inventare niente sul piano narrativo. E il segreto del successo non ha niente a che fare con le navi spaziali, ma affonda le radici nel mito e negli elementi su cui si basa il genere fantasy
LeggiIl vento di Novembre
Racconto di Salvatore Perillo
Non è per niente facile, da vivi, ridere della morte. La ragione è nota: risiede nell’assoluta, dolorosa incertezza del dopo. E’ dunque un'irrimediabile ignoranza a spaventare piuttosto che la consapevolezza di una terribile condizione. Da qui l’atavico desiderio di ghermire il segreto dell’immortalità. Ma forse la risposta è già nell’enunciazione dell’enigma, e c’è chi, come Jorge Luis Borges, ne insinua il sospetto: “Essere immortale è cosa da poco, tutte le creature lo sono, giacché ignorano la morte”.
Leggi31. La trama sfilacciata
Dopo numerosi scricchiolii, a questo punto con una serie di schianti casca il palco in modo rovinoso, signori. Generare la trama nell’atto stesso di scrivere la prima stesura è avventato: nel migliore dei casi il risultato sarà una trama sfilacciata, lacera. Non avrete altro modo di rammendarla che con delle toppe; vistose toppe.In poche parole: ideare una trama senza impegnarsi in una fase di ideazione è fallimentare, oltreché un controsenso.
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