Dal 23 al 26 marzo si è svolta a Bologna la 47a edizione della Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna, una delle più importanti manifestazioni per il mercato del copyright per ragazzi.
Si tratta di una manifestazione dalle caratteristiche molto diverse dalle altre manifestazioni dedicate all'editoria, e anche per questo meno nota al grande pubblico; non è, né vuole essere, Lucca Comics. Non è aperta al pubblico come la Fiera del Libro di Torino. Si tratta di una manifestazione professionale riservata agli addetti del settore: gli eventi e gli interventi si rivolgono a chi opera nel mondo dell'editoria: editori, autori, illustratori, traduttori, agenti letterari, produttori cine-televisivi, licensor e licensee.
E ancora stampatori, distributori, librai, bibliotecari e insegnanti. Insieme alle manifestazioni di Francoforte e di Londra è uno degli appuntamenti per gli operatori più importanti al mondo. L'affermazione può semprare altisonante, ma in questo caso si tratta della verità; la fiera di Bologna è l'appuntamento annuale per curiosare tra i libri di altri paesi, altri editori, parlare direttamente con i reponsabili delle varie case editrci, con gli agenti rappresentanti autori e illustratori. Pochi giorni per scegliere i migliori contenuti dell'offerta editoriale e multimediale per ragazzi, sviluppare nuovi contatti e consolidare rapporti professionali già esistenti.
Ogni anno, Bologna ospita un'occasione unica per creare e promuovere le novità editoriali dell'anno successivo. Nel 2009 la crisi economica era percepibile: nonostante i numeri (la 46a edizione ha raccolto circa 1.300 espositori provenienti da 67 paesi), l'acquisto e la vendita di diritti avevano subito un innegabile rallentamento. L'edizione 2010, al contrario, è stata una fucina di incontri, dimostrando il grande risveglio di interesse verso le nuove tendenze dell'editoria per bambini e – soprattutto – ragazzi.
Se il suo essere riservata agli addetti ai lavori sembra suggerire un atteggiamento snobistico, basta muoversi tra gli stand per riconoscere una grande passione comune, un'energia di fondo che permea questi quattro giorni come l'urgenza di vedere tutto, esplorare e scoprire il più possibile, perché tra i libri di una piccola casa editrice canadese può annidarsi un prodotto interessante da acquistare e portare in Italia o in Giappone. Gli incroci culturali sono la norma, e se l'inglese è la lingua franca per definizione, gli spazi tra gli stand diventano una babele di lingue diverse.
Ogni anno aumentano gli appuntamenti e le iniziative correlate alla fiera. La Mostra degli Illustratori, storico appuntamento attorno al quale inizialmente ruotava la manifestazione, quest'anno ha selezionato 87 illustratori provenienti da 19 paesi diversi. Fuori dal quartiere fieristico, la città di Bologna si è animata di mostre a tema aperte al pubblico, mentre all'interno i quattro giorni di manifestazione sono stati ritmati da un ricco programma di incontri, dibattiti e conferenze, senza dimenticare le iniziative speciali per l'approfondimento delle più diverse competenze all'interno del mercato del copyright per ragazzi. Vanno citati in particolare il Centro Agenti Letterari, luogo privilegiato per gli accordi sulla gestione del copyright, il TV & Film Rights Centre, creazione degli ultimi anni pensato per gli scambi di diritti fra editori, produttori televisivi e cinematografici e compagnie di licensing, e il Centro Traduttori, preposto agli incontri rivolti al mondo della traduzione letteraria.
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