All’interno della fiera Cartoomics di Milano, una delle più importanti nel panorama fumettistico nazionale, sarà presentato il libro dal titolo: Arrivano i Bonelli Kids, edito dalla Sergio Bonelli, con la pubblicazione in cartaceo di tutte le strisce apparse lo scorso anno in digitale sul sito della Casa editrice e, simultaneamente, sulla pagina Facebook dedicata. La dichiarata volontà dei quattro autori del progetto, Alfredo Castelli, Sergio Masperi e Tino Adamo, complice anche la brillante matita di Luca Bertelé, è quella di far appassionare un gruppo di lettori fino ad ora poco coinvolti dalle testate bonelliane, ovvero i più piccoli. I Bonelli Kids sono infatti un gruppo di ragazzini i cui eroi non sono Spider-man o Batman, ma Zagor e Nathan Never, e per questo vogliono calarsi, corpo e anima, nei loro personaggi del cuore.

Per l’occasione abbiamo intervistato gli autori del progetto e Luca Bertelè per scoprire quali saranno i lavori futuri e cosa si aspettano nell’immediato presente. Grande burattinaio dell’operazione Alfredo Castelli, che ci ha raccontato la sua, sul colorato mondo dei Bonelli Kids. 

Prima di tutto una domanda di rito, come vi siete conosciuti e come è nata l’idea?
Copertina di Luce Bertelé
Copertina di Luce Bertelé

Alfredo Castelli: Mi hai definito il “grande burattinaio”, stavolta mi definirei “burattino” (ma nel senso buono del termine), in quanto la guida della serie è gestita più che altro dagli amici Sergio, Tino e Luca, i quali si sono dati da fare molto più di quanto abbia fatto io. Alla creazione della striscia ho partecipato soprattutto all’inizio, coordinando e dando forma a varie idee concepite indipendentemente dai miei tre colleghi. In più sono finalmente divenuto un “personaggio” dei fumetti nelle vesti di “Alf, il bambino più vecchio del mondo”, il quale è entrato a far parte dei Bonelli Kids grazie alla sua formidabile fionda. Devo dire che questa serie ha realizzato un mio sogno: fare poca fatica e prendermi ugualmente il merito. 

Tino Adamo: Nell’autunno del 2014 io e Sergio, che spesso ci trovavamo a parlare del fatto che esistano sul mercato poche testate dedicate ai bambini, decidemmo di passare all’azione e sviluppare un progetto da proporre alla Casa Editrice. L’idea di coinvolgere Alfredo fu immediata e ci recammo nel suo ufficio con una relazione dettagliata per scoprire che il nostro Vate già stava pensando a qualcosa di simile e aveva “tra le mani” alcuni disegni di Luca Bertelè, che trovammo fantastici. Decidemmo così di unire sforzi e idee, e devo riconoscere che la squadra ha funzionato fin dal principio alla grande.

 

Che cosa contiene l’albo che verrà presentato a Cartoomics?

Sergio Masperi: Beh, come dicevi il libro è la raccolta delle strisce pubblicate digitalmente sul sito della Sergio Bonelli Editore, con l’aggiunta però di un ragguardevole bonus di strisce inedite e l’arrivo nella squadra di Bonelli Kids di due nuovi personaggi da poco apparsi anche on line: Nathan Never e Legs Weaver.

Nell’immediato futuro ci dobbiamo aspettare altre new entry?

T.A.: Ora non possiamo sbilanciarci affermando che avremo nuovi arrivi in scuderia… però, sì! Noi contiamo di poterne aggiungere ancora molti altri anche se per il momento, com’è giusto che sia, ci stiamo concentrando su Nathan e Legs. Sono elementi carismatici e preziosi che ci permetteranno di ampliare esponenzialmente la varietà delle ambientazioni, specialmente se avremo la possibilità di esplorare strade diverse dal formato “strip”. Chi segue le vicende dei Bonelli Kids dagli esordi, sa che il nucleo costituito in origine da Zagor, Cico, Martin, Diana, Java, Angie e Jerry, e dal deus ex machina Art (il disegnatore che nelle prime strisce seleziona, assieme al suo cagnolino Kirby, i membri dei Bonelli Kids), si è presto allargato. Abbiamo dapprima implementato la squadra con i piccoli omonimi dei titolari di altre testate della nostra Casa Editrice, ovvero Harlan, Tesla e Kurjak da Dampyr, Morgan (Lost), Ringo e Mocciosa da Orfani e, in seguito, inserito a sorpresa Alf, alter ego del nostro Alfredo Castelli nazionale, che istantaneamente è diventato il beniamino di una nutrita schiera di lettori. Nathan e Legs sono saliti sul carro, ma c’è ancora posto e l’immaginario bonelliano è molto vasto.

A quale dei personaggi Bonelli siete più legati e chi vorreste veder diventare “piccoli”?
Disegno di Luca Bertelé
Disegno di Luca Bertelé

Luca Bertelè: La mia passione per i fumetti Bonelli è nata con Mister No e Martin Mystère. Da questo punto di vista mi posso ritenere più che soddisfatto, dato che li abbiamo avuti “in squadra” sin dall'inizio. Ovviamente il nostro sogno è di avere, un giorno, tutti i personaggi Bonelli in versione “Kids” e senza dubbio il più atteso è Tex Willer.

S.M.: Sicuramente a me piacerebbe veder agire tra le fila dei Bonelli Kids un piccolo Dylan, alter ego del famosissimo Dylan Dog. Riproporre in forma buffa e bizzarra le mostruose creature che popolano il mondo dell’incubo sarebbe molto divertente e fonte inesauribile di gag e situazioni surreali. 

A. C.: Beh, io vorrei veder ringiovanire Alf, però dovrebbe accadere nel mondo reale, non in quello del fumetto!

Nei prossimi mesi quali saranno le novità (nuovi albi, merchandising, ecc…) che coinvolgeranno il mondo dei Bonelli Kids?

A. C.: Molte cose accadranno, ma procederemo con calma e sempre sotto l’attenta supervisione e ovviamente l’approvazione della nostra dirigenza. Il target è nuovo e va conquistato passo dopo passo. Come primo “step” ci siamo rivolti al nostro pubblico più vicino, i lettori degli albi Bonelli, nella speranza che comincino a far conoscere i personaggi ai loro figli. L’obiettivo è quello di creare prodotti diversificati dalla tradizione esclusivamente editoriale dei nostri fumetti, ma sempre legati al marchio “Bonelli Kids”, che vanno dai libri, ai giochi, a un “magazine”. Ma, lo ripeto, tutto passo dopo passo.

T.A.: È vero, saranno piccoli passi, ma nel prossimo futuro a noi autori piacerebbe proporre laboratori e workshop di fumetto a bambini e ragazzi. Siamo felici di percorrere strade nuove che ci permettano di incontrare quel pubblico di giovanissimi che ancora mancava tra le file di lettori della Sergio Bonelli Editore.