Il romanzo in questione si intitola La compagnia della sòla ed è in uscita il 24 ottobre accompagnato dalla fanfara di Brancalonia.

Pubblicato da Mondadori, copertina di Francesco Biagini, in italica collaborazione con Acheron… a chi ha seguito un po' le vicende in questione verrebbe da chiedersi, sorridendo: "cosa potrebbe mai andare storto?"

Bando alle ciance, abbiamo acchiappato il buon Simone Laudiero, disponibile e gentilissimo, ma soprattutto autore, per sbirciare un po' oltre il sipario (o il Velo) di questo progetto fantastico made in Italy!

Bentrovato Simone e grazie per la tua disponibilità a fare due chiacchiere con noi. Partiamo subito: il romanzo di Brancalonia per Mondadori; da un certo punto di vista sembra un'illusione carnevalesca… come hanno fatto le Canaglie ad arrivare così in alto?

Ciao Juri, e grazie a te. È vero che Brancalonia per Mondadori sembra una supercazzola, ma la risposta alla tua domanda sta tutta nella solidità e nella forza del progetto. Sono fan dello Spaghetti Fantasy di Acheron fin dal tempo di Zappa e Spada, e quando nell'inverno del 2020 è stato lanciato il primo kickstarter di Brancalonia ho pensato: Che bravi, questa è esattamente la cosa migliore da fare con quest'ambientazione'. Ho chiamato Mauro Longo, il lead author di Brancalonia, che già si era appassionato alla mia saga Gli eroi perduti (Piemme), e gli ho chiesto di partecipare al Manuale di Ambientazione. Lui mi ha affidato i Sette Mari e Mezzo e io mi sono divertito così tanto ascriverli che ho pensato: ne voglio ancora!

Simone Laudiero 
Simone Laudiero 
Ma a quel tempo non si pensava ancora a un romanzo ufficiale?!

A quel tempo stavo lavorando a un romanzo Mondadori molto affine a Brancalonia, che poi è uscito nella primavera del 2022. Si chiama Furioso ed è una rivisitazione/sequel dell'Orlando Furioso che ho firmato insieme ai miei soci di vecchia data Carlo Bassetti, Fabrizio Luisi e Pier Mauro Tamburini. Non appena ho finito la prima stesura di Furioso l'ho fatto leggere a Mauro e gli è piaciuto così tanto che parlandone ci siamo detti: e se facessimo anche il romanzo di Brancalonia?

Per Mondadori, però.

Certo, per Mondadori perché è la mia casa editrice. Ho già pubblicato due romanzi con loro e mi trovo benissimo. Sapevo che con loro avrei potuto lavorare nella condizioni migliori e quindi mi è venuto naturale sceglierli. Ho raccontato alla mia editor, Simona Casonato, la meraviglia che è Brancalonia e naturalmente se n'è innamorata anche lei.

Detto questo, che due realtà così diverse come Mondadori e Acheron riuscissero a mettersi d'accordo, da principio non ci credevo neanche io. E invece è successo, e alla via così.

Sei pronto a difenderti da chi accuserà l'opera di essere troppo mainstream e poco cialtronesca?

Sono due anni che mi preparo nella mia testa, come ogni volta che scrivo un romanzo, a difendermi da ogni genere di accuse: troppo lungo, troppo corto, troppo epico, troppo grottesco, e così via. Credo però che chi mi muoverà quest'accusa specifica lo farà per pregiudizio e non perché abbia davvero trovato La Compagnia della Sòla troppo mainstream o poco cialtronesco – magari non lo avrà neanche letto. Credimi se ti dico che il testo è esattamente lo stesso che sarebbe uscito per Acheron, e non avevo dubbi che sarebbe andata così, perché in questi anni di rapporto con Mondadori l'ho fatta franca con mattate che non sfigurerebbero in un'antologia di Zappa e Spada.

Scherzi a parte, parlaci un po' seriamente del romanzo.

È un romanzo d'avventura che segue le vicende di una compagnia di attori teatrali messi davvero molto male. Una marionetta di Tarantasia, un ex-fante da mar vortigano, un attoraccio con problemi di cervicale, una cantante pantegana specializzata in stornelli di Porto Patacca: gente così. Si sono lasciati i giorni migliori alle spalle e ormai non incassano abbastanza da mettere insieme la cena. Una sera, di ritorno da una tragedia di ambientazione guerresca con ancora le armature di latta indosso, vengono scambiati per mercenari e ricevono una proposta: quaranta gransoldi se accettano di difendere un piccolo villaggio da una banda di predoni. È un inizio molto classico, ma ovviamente ho un bel po' di twist pronti in tasca…

E come mai hai scelto proprio questa storia?

È un tipo di storia, come lo abbiamo visto in film come I tre amigos, Galaxy Quest e Tropic Thunder, che mi ha sempre divertito molto. Ho sempre voluto cimentarmici e questa mi è sembrata l'occasione ideale. Dopotutto parliamo anche di gioco di ruolo, anche se sotterraneamente, e che cos'è un party di GdR se non una compagnia teatrale male in arnese che non è neanche sicura di arrivare a fine spettacolo? Da questo equivoco tra fingere e fare sul serio scaturisce un'energia inesauribile!

Adesso parlaci di te! Ti presenti ai nostri lettori?!

Mi chiamo Simone e leggo fantasy da quando leggo, scrivo da quando scrivo e gioco di ruolo da quando gioco (o quasi, insomma, ci siamo capiti). Oggi scrivo per mestiere, ogni tanto faccio qualche lavoro di pubblicità, comunicazione aziendale, e per molti anni ho fatto lo sceneggiatore per la televisione e per il web con il collettivo La Buoncostume. Ho scritto commedie, romanzi per ragazzi (tra i quali consiglio L'Accademia dei Supereroi) e per adulti (qui consiglio la saga degli Eroi Perduti, che presto verrà ristampata in omnibus proprio da Acheron), la serie Escape Book di Leonardo Lupo con i miei soliti soci e sempre con loro un altro romanzo di fantascienza che si chiama Millennials – Il mondo nuovo. Volevo tanto giocare nel mondo di Brancalonia e farò di tutto per difendere la maglia!

Domanda sull'ambientazione: dati gli esacerbati campanilismi italici, non hai paura di essere preso a padellate per aver trascurato qualcuno o qualcosa?

Sì, e proprio per questo ho scelto la periferia della periferia del Regno, l'angolo più disperato della disperata Volturnia: il Macilento. Un paesino che potrebbe essere ovunque, dalla Quinotaria a Zagara, su una qualsiasi zona costiera dimenticata dal Padre Terno. E poi, se è di campanilismi che dobbiamo parlare, mi aspetta una sfida ancora più interessante ora che sto lavorando sull'Atlante (di Brancalonia, nda): ci sono approfondimenti su più di venticinque luoghi notevoli sparsi per il Regno, ma sicuramente rimedierò qualche padellata per aver lasciato fuori qualcuno…

Convincici in massimo una riga e mezzo a comprare il libro!

Se vi divertite a leggerlo un decimo di quanto mi sono divertito a scriverlo… centro per cento filetto di pescecagna in olio d'oliva!

 
Grazie Simone e in bocca al lupo per il romanzo!

Nelle risorse di rete il link al sito dell'autore!