Zack Snyder's Justice League, è la versione rimontata e ampliata del film Justice League (completato in realtà da Joss Whedon) secondo la visione originale del regista Zack Snyder. Le linee generali della trama sono per lo più le stessa della versione che arrivò nel 2017 nelle sale cinematografiche, che ho citato per completezza, ma dal cui confronto mi sottraggo, cercando di valutare il prodotto attuale per quello che è.

Zack Snyder's Justice League
Zack Snyder's Justice League

Superman (Henry Cavill) è morto nel film Batman v Superman: Dawn of Justice, e Bruce Wayne alias Batman (Ben Affleck) sta cercando di reclutare superumani per combattere una minaccia incombente. Di questi abbiamo già conosciuto in alcuni film in solitaria Diana Prince/Wonder Woman (Gal Gadot) e Arthur Curry/Aquaman (Jason Momoa). Altri personaggi che verranno reclutati, anche loro malgrado, sono Barry Allen/Flash (Ezra Miller) e Victor Stone/Cyborg (Ray Fisher).

Zack Snyder's Justice League
Zack Snyder's Justice League

C’è un nemico agguerrito da affrontare Steppenwolf (Ciarán Hinds), e il suo potere deriva da tre cubi chiamati Scatole Madri che sono più che sorgenti di potere, sono il potere stesso di creare o distruggere. Il piano di Steppenwolf non è complicato: distruggere il nostro pianeta con il loro grande potere, nel nome del suo signore Darkseid.

Zack Snyder's Justice League
Zack Snyder's Justice League

L’intreccio ci mostra quindi il graduale avvicinamento tra i personaggi, le origini del potere delle Scatole Madri e come sia collegato anche ad alcuni dei nostri eroi, cercando di presentare al pubblico quei personaggi che non hanno potuto godere di un film in solitaria, in particolare Flash e Cyborg.

In questo gran calderone c’è anche da capire cos’è il mondo senza Superman, e se poi veramente morto Kal-El, con il suo grande potere. E quale potrebbe essere l’impatto sul futuro della sua presenza, e quali conseguenze possono derivare da lotte tra dei dall’aspetto umano, come i supereroi?

Zack Snyder's Justice League
Zack Snyder's Justice League

E se pure umani dotati di grandi mezzi intellettuali ed economici come Bruce Wayne o Lex Luthor (Jesse Eisenberg) si trovano in difficoltà, come possono rapportarsi a loro, essere considerati di aiuto, personaggi solo “umani” come Lois Lane (Amy Adams), Alfred Pennyworth (Jeremy Irons) e il commissario Gordon (J.K. Simmons)?

Tante convergenze in Zack Snyder’s Justice League, film che doveva essere uno snodo, un punto di arrivo e di ripartenza di un progetto.

Zack Snyder's Justice League
Zack Snyder's Justice League

Snyder ha confezionato un’opera che non nasconde di essere un omaggio ammirato ed estasiato ai supereroi. Gli infinti ralenti hanno lo scopo di volerceli fare ammirare come gli antichi ammiravano le statue marmoree dei loro miti. Tutto è enorme, all’insegna dell’esagerazione e della fantasia più sfrenata.

Sotto il profilo dello sforzo produttivo, Snyder dimostra quantomeno di volersi prendere le sue responsabilità di demiurgo del DC Extended Universe, come all’epoca sembrava voler essere, alla stessa stregua di quello che è stato Kevin Feige per il Marvel Cinematic Universe.

Zack Snyder's Justice League
Zack Snyder's Justice League

Snyder sembrava avere delle idee, discutibili o meno, ma le aveva, a differenza degli oscuri burocrati della Warner, la cui navigazione a vista non ha dato l’occasione alla DC di sfruttare al meglio al cinema il suo parco di famosissimi personaggi, nello stesso periodo di tempo in cui invece la Marvel riusciva a rendere icone della cultura popolare le sue seconde fila.

Snyder è un regista fin troppo innamorato e compiaciuto della sua estetica tamarra, ma è di certo un produttore coerente e capace se lasciato all’opera. In questo senso il suo è un film in linea con le intenzioni, nel bene e nel male. Uno spettacolo fracassone e roboante che si prende molto sul serio, da ammirare dal basso verso l’alto.

Zack Snyder's Justice League
Zack Snyder's Justice League

Alla fine, senza essere un capolavoro, Justice League di Zack Snyder è un film totalmente onesto che diverte e appassiona come potrebbe farlo una miniserie media, anche se è un peccato non aver potuto godere dello spettacolo concepito per gli schermi IMAX (dal quale deriva il formato 4:3 delle immagini).

Le oltre quattro ore scorrono. Al di là della dilatazione delle scene d’azione al rallentatore, la polpa narrativa non manca. È il sapore di quella polpa che soddisfa la fame ma poco il gusto, la lattina di una bevanda gassata che soddisfa la sete. Un pasto da fast food che nessuno vuole confrontare con quello di un ristorante, ma che è in grado di sfamarci.