Play – Festival del Gioco torna dal 20 al 22 maggio a ModenaFiere: circa 18mila metri quadrati di padiglioni, ai quali si somma l'area esterna coperta per circa 5mila metri quadrati da tensostrutture, più di 150 espositori, sessanta associazioni coinvolte, una cinquantina di ospiti tra cui star internazionali del gioco da tavolo, 2.500 tavoli pronti per giocare, 7.000 sedie, migliaia di titoli tra grandi classici, ultime novità e anteprime mondiali, incontri e convegni sul ruolo del gioco nella nostra vita. 

Organizzato da ModenaFiere in collaborazione con Ludo Labo e il supporto di Club TreEmme, La Tana dei Goblin, La Gilda del Grifone e altre di associazioni ludiche italiane, Play si svolge nel quartiere fieristico della città emiliana. 

A conferma del ruolo fondamentale del gioco nei processi di apprendimento e studio, quest'anno Play conta sulla collaborazione di alcuni dei più importanti enti di ricerca italiani che saranno presenti: l'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), l'Istituto Nazionale di Fisica Nucelare (INFN) e l'OGS di Trieste, ovvero l'Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale. In particolare l'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) è da sempre impegnato nella progettazione giochi ed esperienze ludiche come strumento di divulgazione o educazione e in INAF è attivo un gruppo di lavoro nazionale che si occupa di apprendimento creativo, tinkering e giochi e che utilizza il gioco come strumento innovativo per veicolare non solo conoscenze e competenze STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) ma anche le pratiche e le metodiche che contraddistinguono la ricerca in astrofisica. Non manca l'area umanistica con l'Associazione Italiana di Public History (AIPH) il cui scopo è promuovere la narrazione storica come strumento scientifico e creativo passando anche attraverso giochi storici.

Nella top ten dei giochi da tavolo troviamo Dixit, Ticket to Ride, Dobble ed Exploding Kittens, La casa di carta – Escape Game, Coco Rido 2 – la Vendemmia, Puerto Rico e Disney Villainous, Carcassonne, I coloni di Catan, Bang!.

Proliferano poi i giochi di ruolo, anche quelli dal vivo: il più iconico rimane Dungeons & Dragons, che ha debuttato negli anni '70 ma ha conosciuto un'impennata di vendite proprio durante la pandemia.

Tra gli evergreen vanno citati poi i giochi di miniature come Warhammer (prodotto dalla britannica Game Workshop) – e naturalmente i giochi di carte, il cui capostipite è Magic.