Operazione nostalgia in pieno per Elio, film Disney Pixar che riprende dai film fantascientifici per ragazzi degli anni '80 tante situazioni e atmosfere, ma la rimescola con una sensibilità odierna.

Il protagonista Elio è orfano, cresciuto con molta fatica dalla zia Olga, che cerca un difficile equilibrio tra lavoro di sorveglianza dello spazio suborbitale nell'USAF (l'aviazione degli Stati Uniti), e le responsabilità familiari. Sogna di diventare astronauta, ma queste responsabilità è frenata. Elio a suo modo sogna lo spazio e di incontrare civiltà aliene, per fuggire da una realtà che non riesce ad affrontare.

Elio
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Bisogna stare attenti a ciò che si desidera, perché in risposta al messaggio mandato dalla Voyager nel 1977 un consesso di razze aliene decide di contattare la Terra, convincendosi per un equivoco che il leader ne sia proprio il piccolo Elio. Il bambino verrà praticamente rapito per verificare se la razza umana sia meritevole di trovare un posto nel cosmo, e si troverà ad affrontare anche una minaccia incombente. È solo l'inizio di un'avventura emozionante, un viaggio di crescita per Elio, ma lo sarà anche per la zia Olga, che in qualche modo si ricongiungerà al nipote.

Elio
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Ma Olga ed Elio non saranno soli. Elio scoprirà i valori dell'amicizia e della pace, trovando nell'amico Glordon uno spirito affine. Molto ancora ci sarebbe da dire in una storia che forse non avrà effettivi colpi di scena, ma riesce a tenere col fiato sospeso.

Una storia che avrà momenti di tensione, ma anche comici e commoventi, nello stile Disney Pixar.

Elio
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Il maggior pregio di Elio, diretto da Domee Shi e Madeline Sharafian, con la partecipazione iniziale di Adrian Molina è di costruire finalmente una storia sulle tesi. È un film che tratta argomenti delicati, dall'elaborazione del lutto ai problemi della genitorialità, dalla ricerca di soluzioni pacifiche ai conflitti all'accettazione delle diversità. Come molti film con piccoli protagonisti, il rapporto con il mondo degli adulti, eccetto i diretti referenti, è conflittuale, quando non assente. I bambini sono quelli che si rivelano più saggi, ma devono faticare per farsi ascoltare dal mondo adulto.

Il film mescola di tutto, e non starò a elencare le citazioni esplicite e implicite di cui è infarcito, che in tal senso diventa quasi post-moderno, pur restando solidamente un prodotto per un grande pubblico.

Elio
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Tante poi sono le invenzioni di buona fantascienza, alle quali si affianca una quasi maniacale cura di dettagli visivi e narrativi – penso alla sequenza delle trasmissioni radio da tutto il pianeta, e non solo – rivelano la solidità di un impianto che non punta solo all'effetto nostalgia, ma a una storia ben godibile vista con gli occhi di oggi.

Elio
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Visivamente il film riempie gli occhi di sense of wonder, con una tecnica spinta allo stato dell'arte, che bene recupera a scopo narrativo il 3D, ormai in disuso, ma ancora capace di qualche colpo di coda.

In conclusione è un film consigliato all'intera famiglia, ai genitori che ritroveranno le atmosfere con le quali sono creciuti, ai più piccoli per una storia e dei personaggi in cui immedesimarsi.