Arriva al cinema La mia famiglia a Taipei (Left-Handed Girl) di Shih-Ching Tsou, film vincitore del Premio per il Miglior Film alla Festa del Cinema di Roma 2025, elogiato sia dagli spettatori che dalla stampa presente.
Il film, distribuito nelle sale italiane da I Wonder Pictures in collaborazione con Unipol Biografilm Collection e WISE Pictures, aveva giò attirato l’attenzione di pubblico e critica in occasione dell’anteprima mondiale al Festival di Cannes, dove aveva ricevuto il prestigioso premio della Fondazione GAN.
Note di regia
Dopo aver co-diretto Take Out con il premio Oscar Sean Baker e prodotto con lui titoli come Red Rocket e The Florida Project, Shih-Ching Tsou firma il suo debutto alla regia in solitaria con un racconto intimo e urbano, un dramma familiare che intreccia tradizione e modernità, scritto insieme allo stesso Sean Baker, che ha anche prodotto il film e ne ha curato il montaggio.
Con un linguaggio visivo luminoso e una profonda empatia verso tutti i suoi personaggi, Tsou racconta il ritorno di una famiglia in una città che è insieme luogo di memoria e di rinascita, una Taipei frenetica e piena di luci e colori, filtrata dallo sguardo innocente della tenera protagonista I-Jing, che ha appena 5 anni ed esplora questa nuova vita cittadina con curiosità e meraviglia. Finché il nonno non le proibisce di usare la sua mano sinistra, perché la considera malvagia. Un divieto che avrà conseguenze inaspettate.
Sinossi
Un racconto tenero e delicato, un caleidoscopio di colori e sensazioni che scalda il cuore. La famiglia della piccola I-Jing torna a Taipei dopo diversi anni. Mentre la madre single fronteggia i debiti gestendo un chiosco in un vivace mercato notturno e la sorella maggiore contribuisce con un lavoretto part-time, la bambina esplora con meraviglia la nuova vita cittadina: le strade, le bancarelle, le luci della metropoli. Ma perché disegna con la mano sinistra? Il nonno non vuole, dice che quella è una mano malvagia. Questo singolare divieto darà il via a una serie di vicende incredibili e inaspettate: con quella mano, I-Jing arriverà a ribaltare le sorti della sua famiglia e a sfiorare un segreto ben custodito. Shih-Ching Tsou, dopo il lungo sodalizio con il premio Oscar Sean Baker (produttore, co-sceneggiatore e montatore del film) firma un esordio potente e indimenticabile, una storia intima e urbana tra tradizione e modernità.
Recensione
La mia famiglia a Taipei
Rocamboleschi e paradossali risvolti nella vita di una famiglia disfunzionale girati (anche) ad altezza di bambino nella commedia di Shih-Ching Tsou co-sceneggiata da Sean Baker.
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