Chi è lo scrittore?

Puoi dirci “chi è” Francesco Falconi? Dove sei nato, dove vivi, e cosa fai oltre a scrivere?

Domanda complicata, perché preferisco parlare dei miei libri piuttosto che di me. Dunque, sono nato a Grosseto nel vicinissimo 1976, ma vivo a Roma dove svolgo consulenza ingegneristica in ambito di telecomunicazioni per un operatore di terza generazione. Questo è il mio lavoro principale, che occupa otto ore della mia giornata, e di cui sono totalmente soddisfatto.

Come riesci a conciliare la tua attività di scrittore, con il lavoro, la famiglia, figli, ecc. ecc.?

Beh, la risposa è semplice e deriva dalla pura matematica: scrivo dalle 21 alle 2 di notte, cercando di ritagliare tempo per altre attività, relax, amici. Figli? Virgola è la mia cagna isterica, e ti assicuro che è impegnativa (quasi) quanto una figlia. Del resto, ha preteso un piccolo cammeo anche in Prodigium, ti pare poco?

Come scrittore, come organizzi la tua giornata lavorativa? Ogni scrittore ha una sua ritualità nello scrivere, quale è la tua?

L’organizzazione nella scrittura si è evoluta nel corso degli anni (e dei libri) e forse un po’ dipende dal mio retaggio di studi scientifici. Nella costruzione di un romanzo parto sempre da un’idea semplice, per poi aggiungere tutti i tasselli mancanti. Quindi, quando ho uno scheletro di idee, passo alla stesura dello storyline. Insomma, ogni qual volta mi metto a scrivere, so bene cosa devo narrare. A volte la musica è un ottimo sottofondo, in altri casi invece ho bisogno di assoluto silenzio.

Senti di avere raggiunto qualche traguardo?

Aver pubblicato il primo libro di Estasia è stato un grande traguardo anche se, in tutta sincerità, questa emozione è stata presto sovrastata da altri propositi. Migliorarsi, costruire trame sempre migliori, personaggi credibili, affinare lo stile. Beh, quando i lettori esprimono il loro giudizio sulle mia ultima opera dichiarandola migliore della precedente è una grandissima soddisfazione, perché ho la conferma di essere sulla strada giusta.

Poi, bastano pochi giorni e un nuovo dubbio mi assale: sarò capace di migliorarmi ancora e non deludere le aspettative dei lettori?

Leggere

Quali sono i tuoi hobby, il passatempo preferito, cosa ti piace leggere? E quali sono i tuoi autori preferiti?
L'autore Francesco Falconi
L'autore Francesco Falconi

Considerando che ho un lavoro a tempio pieno, la scrittura occupa gran parte del mio tempo libero. La lettura fa parte, indissolubilmente, di questa attività. Autori preferiti? Tantissimi. Ende, Stroud, Gaiman, Hosseini, Orwell, Barbery, Altieri.

Quando hai iniziato a leggere e cosa? E quando hai scoperto la narrativa fantastica? Ti ricordi i primi titoli letti?

Il primo libro? Oddio, non saprei proprio. Forse Pinocchio?

I miei primi libri sono stati di narrativa fantastica, ma quello che ha segnato la mia infanzia è senza dubbio La storia infinita di Ende.

Quali autori ti fanno da "guida"? Cosa leggi abitualmente?

Come ho più volte citato, Ende è stato l’autore guida per il primo volume di Estasia, insieme a Dante e a Webber. In seguito ho cercato di riscoprire una mia identità, con storie più complesse sempre nell’ambito del fantastico. Le mie letture spaziano su tutti i generi: fantasy, narrativa mainstream, thriller e saggistica.

Che libro hai in questo momento sul comodino?

L’ultimo della Meyer, che mi sta un po’ deludendo.

Per concludere, vuoi darci un consiglio di lettura?

Trilogia di Bartimeus (J.Stroud), La storia infinita/Momo (M.Ende), Queste oscure materie (P.Pullman), Nessun dove/Stardust (Gaiman). I libri di Hosseini, Orwell e Altieri.

Beh, l’importante è leggere, di libri interessanti ce ne sono davvero tanti. Ah, dimenticavo, anche Estasia e Prodigium.

Scrivere

Quando hai scoperto, e come, che avevi qualcosa da dire, che sentivi la necessità di scrivere? E quando hai iniziato e su quali argomenti? Quale è stato il percorso che hai affrontato prima di veder pubblicato un tuo romanzo? Hai ricevuto molti rifiuti?

Fin da piccolo ho scoperto che la scrittura era il mezzo più naturale con il quale esprimevo la mia passione per il fantasy. All’epoca il genere fantastico non aveva invaso il cinema e la letteratura come oggigiorno, per cui sentii la necessità di creare un mondo che fosse tutto mio. Così è nata Estasia nel 1990, anche se ha subito profonde modifiche nel 2005.

Quando ho terminato la prima stesura di Estasia, ho spedito il manoscritto ad alcuni editori. Da molti ho ricevuto risposte “preconfezionate”, da altri proposte con contributo sostanzioso da parte dell’autore. Ricordo anche che mi arrivò una critica pesante da un piccolo editore, e che questa mi dette lo stimolo di riscrivere per l’ennesima volta il libro. Stesura che, come sappiamo, ha convinto Curcio alla pubblicazione.

Come e quando nascono le idee per i tuoi romanzi e da quali esigenze sono mossi? Da dove “nascono” le tue storie? Da dove i tuoi personaggi?

Un romanzo nasce sempre da un’idea semplice. A volte può essere un mondo (Estasia), che nasce dalla necessità di creare un universo di fantasia, oppure i personaggi (Prodigium), che vivono una situazione complessa e drammatica.

Le idee giungono sempre nei momenti più aspettati e in genere non mi ispiro a nessun personaggio che conosco (a parte Lady Naeel, di cui ho già spiegato la genesi nel forum fi FantasyMagazine).

Antico e sempre attuale dilemma: pensi che scrivere sia dote innata o che si possa imparare, anche con le "nuove tecniche di scrittura"?

Innata è la fantasia e la capacità di creare mondi, le tecniche di scrittura invece si imparano con il tempo e la costanza. Sì, possono essere utili anche dei corsi, ma il più grande aiuto deriva dalla capacità di saper ascoltare chi ha esperienza, e apprendere con l’umiltà di mettere sempre in discussione le proprie capacità. Qualità per nulla scontata.