Mai far arrabbiare gli elfi, le conseguenze potrebbero essere spiacevoli. Ne sanno qualcosa gli abitanti di Siglufjörður, in Islanda, colpiti da una serie di contrattempi decisamente sospetti.

Nel 2015 i lavori di costruzione di una strada avevano portato al seppellimento di Álfkonusteinn, un’enorme roccia che si ritiene sia abitata dagli elfi. Le conseguenze di questa leggerezza di progettisti e operai si sono fatte sentire qualche tempo più tardi, quando le forti piogge hanno provocato una frana di fango dalle dimensioni comprese fra i 10.000 e i 12.000 metri cubi.

Quando gli operai si sono recati sul posto per valutare l’entità dei danni uno di loro è caduto e si è fatto male, cosa che lo ha costretto a non lavorare per un paio di giorni. I lavori di ripristino della strada sono stati successivamente bloccati dal tempo inclemente, che ha impedito qualsiasi attività. A complicare le cose è arrivata l’esondazione del fiume che, oltre ad allagare tutto, ha provocato altre frane rendendo il luogo molto pericoloso e spingendo tutti alla fuga.

Nel momento in cui il clima è migliorato uno dei bulldozer si è rotto, causando un ulteriore ritardo nei lavori. Se questo non fosse stato sufficiente, un giornalista della televisione nazionale impegnato in un servizio sulla frana ha dovuto essere salvato dopo essere sprofondato fino alla vita in una buca di fango.

I problemi sono terminati quando qualcuno nell’amministrazione comunale si è ricordato di Álfkonusteinn e l’ha fatta disseppellire e ripulire.

In Islanda i problemi legati agli elfi non sono una novità. In precedenza in almeno quattro occasioni gli elfi avevano ostacolato lavori di costruzione a Kópavógur, mentre il progetto di realizzare un tunnel a Hegranes è stato abbandonato dopo una serie di incidenti provocati dagli elfi.