- L'unione fa la forza
- Piccolo Grande Cinema, 8-16 novembre
- Filmmaker, 15-23 novembre
- Noir in Festival , 1 – 6 dicembrel
- Il progetto comune
Dal prossimo 8 novembre al 6 dicembre 2025, la Cineteca Milano Arlecchino, sita in Via S. Pietro All'Orto 9, sarà il cuore di un progetto inedito di collaborazione tra tre tra i principali festival cinematografici della città: Piccolo Grande Cinema, Filmmaker e Noir in Festival. L’iniziativa, denominata “Uno, due, tre… festival!”, mira a creare una “casa comune” per tre manifestazioni che, pur mantenendo identità e vocazioni differenti, condividono la volontà di proporre un cinema libero, indipendente e capace di interrogare la contemporaneità.
L'unione fa la forza
L’idea nasce dalla volontà di superare la frammentazione che da anni caratterizza la scena milanese dei festival, offrendo una programmazione coordinata e una sinergia creativa. La collaborazione intende valorizzare i festival come luoghi di scambio culturale e di costruzione di comunità, in cui il cinema viene vissuto non solo come esperienza estetica ma anche come strumento di riflessione e di partecipazione sociale. L’obiettivo è promuovere la “biodiversità dell’offerta cinematografica”, difendendo la pluralità dei linguaggi e delle pratiche produttive.
Piccolo Grande Cinema, 8-16 novembre
Ognuno dei tre festival coinvolti porta una tradizione distinta. Piccolo Grande Cinema, giunto alla sua diciottesima edizione, è il festival che Cineteca Milano dedica alle nuove generazioni. Programmato in collaborazione con il pubblico giovane, coinvolge ragazzi e ragazze non solo come spettatori ma anche come selezionatori e giurati. La rassegna propone opere prime e seconde, insieme a film di autori affermati, in un percorso che avvicina i più giovani al linguaggio cinematografico e all’esperienza del festival come luogo di crescita collettiva.
Filmmaker, 15-23 novembre
Filmmaker, attivo dal 1980, rappresenta uno dei pilastri del cinema documentario, sperimentale e di ricerca in Italia. Identificato come “festival laboratorio”, è da sempre attento ai nuovi linguaggi e alla scoperta di forme narrative innovative. Nel corso di oltre quarant’anni, ha visto nascere intere generazioni di registi, sostenendo produzioni indipendenti e ospitando autori che hanno contribuito a rinnovare il panorama audiovisivo italiano e internazionale.
Noir in Festival , 1 – 6 dicembrel
Noir in Festival, infine, è una delle manifestazioni più riconosciute nel suo genere, con una storia di trentacinque edizioni e una reputazione consolidata tra i dieci festival italiani più importanti e i cinquanta più influenti a livello mondiale. Dedicato al cinema e alla letteratura noir, spazia dal giallo al thriller, dal fantasy alla spy story, includendo anche produzioni televisive e narrative. La sua presenza all’Arlecchino rafforza l’idea di un dialogo trasversale tra linguaggi e generi.

Il progetto comune
Il progetto comune prevede anche iniziative concrete che favoriscano la partecipazione del pubblico. È stato introdotto un “Abbonamentone” da 45 euro che consente l’accesso a tutte le proiezioni dei tre festival, con ulteriori agevolazioni per gli abbonati under e over 25 di Piccolo Grande Cinema. Gli spettatori potranno inoltre beneficiare di sconti incrociati fra le tre manifestazioni. A completare l’iniziativa, sarà istituita una giuria popolare composta da trenta appassionati, incaricata di assegnare il premio “Uno, due, tre… festival!”.
Un momento simbolico della collaborazione sarà la settimana di programmazione condivisa, dal 24 al 30 novembre, durante la quale le tre rassegne uniranno forze e risorse per proporre un calendario comune di appuntamenti, proiezioni e incontri. Questa scelta rappresenta un segnale di unità culturale e di visione strategica per la città di Milano, che si conferma laboratorio di innovazione nel modo di concepire e vivere i festival del cinema.
Con Uno, due, tre… festival!, la Cineteca Milano Arlecchino si consolida come spazio di riferimento per una comunità cinematografica ampia e partecipata, che guarda al futuro senza rinunciare alla propria identità. Un progetto che fa della collaborazione una nuova forma di resistenza culturale, capace di restituire al cinema la sua funzione originaria: quella di mettere in relazione persone, storie e immaginari diversi, in un unico grande racconto condiviso.
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