Arriva al cinema il film 20th Century Studios Springsteen – Liberami dal Nulla, che racconta la realizzazione dell'album Nebraska di Bruce Springsteen del 1982, interpretato da Jeremy Allen White (The Bear).
Il cast
Nel cast del film figurano anche Jeremy Strong (Jon Landau), Paul Walter Hauser (Mike Batlan), Stephen Graham (Doug Springsteen), Odessa Young (Faye Romano), David Krumholtz (Al Teller), Gaby Hoffmann (Adele Springsteen), Harrison Sloan Gilbertson (Matt Delia), Grace Gummer (Barbara Landau), Marc Maron (Chuck Plotkin) e Matthew Pellicano Jr. (Bruce da piccolo).
Autori e produttori
Il film è scritto, diretto e prodotto da Scott Cooper, ispirandosi al Liberami dal Nulla: Bruce Springsteen e Nebraska di: Warren Zanes. Altri produttori sono Ellen Goldsmith-Vein, Eric Robinson, Scott Stuber. Tracey Landon, Jon F. Vein e Warren Zanes sono produttori esecutivi.
Direttore della fotografia è Masanobu Takayanagi, ASC. Scenografie di Stefania Cella. Montaggio di Pamela Martin, ACE. Costumi di Kasia Walicka Maimone.
Il produttore esecutivo della musica è Dave Cobb. Oltre alle canzoni si Springsteen il film presenta la colonna sonora originale di Jeremiah Fraites . Il casting è di Francine Maisler, CSA.
Sinossi
Il film 20th Century Studios Springsteen: Liberami dal Nulla segue la realizzazione dell'album “Nebraska” di Bruce Springsteen del 1982. Inciso con un registratore a quattro piste nella sua camera da letto in New Jersey, l’album segnò un momento di svolta nella sua vita ed è considerato una delle sue opere più durature: un album acustico puro e tormentato, popolato da anime perse in cerca di una ragione per credere.
Note di regia
Credo che, una volta tornato a casa per rilassarsi, il silenzio dentro di lui sia diventato un po’ troppo rumoroso.
– Scott Cooper
Autunno 1981. Il trentunenne Bruce Springsteen aveva appena concluso un tour di grande successo per il suo ultimo album, “The River”, e, naturalmente, i dirigenti della Columbia Records erano ansiosi che tornasse in studio per sfornare altri successi. Ma lo studio era l’ultimo posto in cui Springsteen avrebbe voluto trovarsi. Ansioso, esausto e desideroso di ritrovare l’affetto dei suoi vecchi amici e la familiarità del Jersey Shore, si ritirò invece in una tranquilla casa a Colts Neck, un piccolo paesino vicino alla sua città natale di Freehold, nel New Jersey, per riposarsi e riprendersi.
Tuttavia, fu proprio durante questo periodo, tra la fine del 1981 e il 1982, che l’artista toccò uno dei punti più bassi della sua vita. Isolato, in lotta contro i fantasmi familiari del suo passato e alle prese con gli effetti di una depressione che non era ancora pronto ad affrontare o curare, Springsteen iniziò a concentrare la sua creatività sugli aspetti più oscuri e dolenti dell’umanità. Traendo ispirazione da una varietà di fonti differenti, dai racconti di Flannery O’Connor e dal film di Terrence Malick del 1973 La rabbia giovane, fino all’album di debutto dei Suicide del 1977 e alla raccapricciante storia vera dei killer in cerca del brivido Charles Starkweather e Caril Fugate, Springsteen registrò autonomamente 10 canzoni che avrebbero fatto parte dell’album “Nebraska”, uno dei suoi migliori lavori fino a quel momento.
La recensione
Springsteen - Liberami dal nulla
Scott Cooper vorrebbe raccontare l’uomo dietro la leggenda, ma resta intrappolato nei cliché del biopic musicale. In sala dal 23 ottobre.
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