Dalla Edizioni Piemme arriva un libro che è contemporaneamente divertente e commovente dal titolo L’incredibile viaggio di un piccolo robot dal cuore grande (A Robot in the Garden, 2015).

Con questo romanzo ha fatto il suo esordio la scrittrice inglese Deborah Install.

Un libro che ha riscosso il plauso della critica specializzata e che è piaciuto trasversalmente a lettori di ogni età.

È pur vero che il romanzo si svolge in un futuro prossimo non ben definito, un futuro in cui l’uomo è aiutato in ogni sua faccenda da moderni androidi e parlando di “futuro”, “robot e androidi” il romanzo potrebbe essere indicato come fantascienza, ma il suo contenuto lo “piazza” nel genere Fantasy.

I protagonisti sono due:  Ben un uomo di trent’anni che, pur sposato, non ha ancora deciso cosa farà da “grande”. Ha studiato per diventare veterinario, ma poi ha abbandonato gli studi e passa le sue giornate senza far nulla, nella casa ereditata dai genitori. Eredità alla quale sua sorella ha rinunciato.

Il suo matrimonio con Amy sta fallendo in quanto lei è una donna attiva, lavora, e a lungo andare si sta stancando della totale inattività del marito

L’altro protagonista è un piccolo robot, il cui nome dovrebbe essere Tang.

Un giorno Ben vede che nel suo giardino è entrato un piccolo robot, diversissimo dai moderni androidi. Ben lo interroga ma riceve poche risposte, forse il suo nome è Tang, ma non sa dire da dove proviene nè chi può essere il suo proprietario. Un suo vicino di casa afferma di averlo visto scendere da un autobus e che subito è entrato nel giardino.

L’arrivo di Tang e la sua installazione in casa è la classica goccia che fa traboccare il vaso, così sua moglie va via di casa affermando che chiederà il divorzio.

Ben, aprendo uno sportellino ubicato nel petto di Tang vi riesce a intravedere una scritta, quasi illeggibile, che sembra la parte iniziale del nome  della ditta produttrice e così con al seguito il piccolo Tang che piano piano “impara a parlare” mostrando un suo carattere, parte alla ricerca di chi ha costruito Tang.

Sarà un lungo viaggio da Londra a San Francisco, Houston, Tokyo, e, infine in Micronesia, dove Tang può riunirsi con il suo costruttore che si rivela un poco particolare: un genio pazzo.

Ben e Tang rientrano a Londra dove l’uomo scopre che la moglie ora convive con Roger.

Ora grazie a Tang, sua moglie Amy vede Ben sotto un’altra luce e l’uomo sempre grazie all’amicizia del piccolo robot (che piange quando è triste e si fa la pipì addosso se emozionato) è cambiato.

Insomma ci sono tutti i motivi affinché i due tornino a vivere insieme.

L’autrice ha messo al centro di questo romanzo l’amicizia e quel piccolo robot fatto di ferro, lamiera e altri elementi artificiali, che si dimostra molto più umano di tanta gente.

La quarta di copertina

Ben e sua moglie non sono esattamente in un momento felice del loro matrimonio. Sarà che Ben, trentenne, sembra non avere ancora deciso cosa fare della sua vita e aver messo in soffitta i sogni di un tempo. Cosa che Amy, dedita alla carriera di avvocato, non gli perdona: "non hai mai realizzato niente in vita tua," gli rimprovera spesso. Forse per questo, quando un piccolo robot scalcinato compare nel loro giardino – non si sa da dove provenga, e poi è un modello vecchissimo, non come i moderni "androidi" che le amiche di Amy usano per le faccende domestiche -, Ben decide di prendersene cura. Da dove arriva il piccolo, dolcissimo Tang? Un robot vintage che non ha funzioni utili, dice solo poche parole, e ogni tanto piange e strepita se le cose non vanno come vuole lui…

Eppure tra Tang e Ben inizia a nascere silenziosamente un'amicizia. Adesso finalmente Ben ha una missione: riportare a casa quel piccolo robot che ha bisogno di essere aggiustato, ma sa come "aggiustare" gli esseri umani intorno a lui. Comincia così un lungo viaggio che li porterà intorno al mondo, e che insegnerà a Ben un paio di cose sul senso della vita. E forse, proprio grazie a questo incontro speciale, Ben riuscirà a riavvicinarsi ad Amy che, in fondo al cuore, lo stava solo aspettando.

L'autrice

Deborah Install, inglese, è al suo esordio come scrittrice (anche se aveva otto anni quando ha mandato per la prima volta un suo manoscritto a un editore!). L'idea del piccolo robot Tang le è venuta quando, due anni fa, ha avuto il suo primo bambino. Vive a Birmingham con la famiglia e lavora come copywriter. È già al lavoro sulla seconda avventura del suo adorabile robot.

Deborah Install, L’incredibile viaggio di un piccolo robot dal cuore grande (A Robot in the Garden, 2015)

Traduzione Federica Merani

Edizioni Piemme, pagg. 315, euro 17,50 

ISBN 978-88-566-4439-5