È Breaking Bad la miglior serie televisiva drammatica, con buona pace degli amanti del fantasy e degli appassionati di Game of Thrones. La serie creata da Vincent Gilligan ha conquistato il premio Emmy battendo, fra gli altri, anche l’opera di David Benioff e D.B. Weiss basata sulle Cronache del ghiaccio e del fuoco di George R.R. Martin.

Fra i premi conquistati quest’anno da Breaking Bad ci sono anche quello di miglior attrice non protagonista, assegnato ad Anna Gunn, e di miglior fotografia per l’episodio Volare alto.

Il premio per la migliore commedia è andato a Modern Family, quello per la miglior miniserie o il miglior film televisivo a Behind the Candelabra.

Oltre alla Gunn hanno visto premiare le loro interpretazioni Jeff Daniels (miglior attore protagonista in una serie drammatica per The Newsroom), Clare Danes (miglior attrice protagonista in una serie drammatica per Homeland), Jim Parsons (miglior attore protagonista in una commedia per The Big Bang Theory), Julia Louis-Dreyfus (miglior attrice protagonista in una commedia per Veep), Michael Douglas (miglior attore protagonista in una miniserie o film televisivo per Behind the Candelabra), Laura Linney (miglior attrice protagonista in una miniserie o in un film televisivo per The Big C: Hereafter), Bobby Cannavale (miglior attore non protagonista in una serie drammatica per Boardwalk Empire), Tony Hale (miglior attore non protagonista in una commedia per Veep), Merritt Wever (miglior attrice non protagonista in una commedia per Nurse Jackie-Terapia d’urto), James Cromwell (miglior attore non protagonista in una miniserie o film televisivo per American Horror Story: Asylum), Ellen Burstyn (miglior attrice non protagonista in una miniserie o in un film televisivo per Political Animals.

I registi premiati sono stati David Fincher (episodio pilota della serie drammatica House of Card), Gail Mancuso (per l’episodio L’arresto della commedia Modern Family) e Steven Soderbergh (film televisivo Behind the Candelabra).

Per le sceneggiature sono stati premiati Henry Bromell (per l’episodio L’interrogatorio della serie drammatica Homeland), Tina Fey e Tracey Wigfield (per l’episodio Last Lunch della commedia 30 Rock) e Abi Morgan (per la miniserie The Hour).

Malgrado la pioggia di nomination, diciassette in tutto, Game of Thrones si è dovuto accontentare di due soli premi tecnici, quello per i migliori effetti speciali visivi nell’episodio Valar Dohaeris e quello per il miglior trucco non-prostetico per camera singola nell’episodio Baciata dal fuoco. Fra varie le nomination c’erano state quella già citata per la miglior serie drammatica ma anche quelle per Peter Dinklage (Tyrion Lannister), già vincitore due anni fa sempre come miglior attore non protagonista, Emilia Clarke (Daenerys Targaryen) come miglior attrice non protagonista, Diana Rigg (Olenna Tyrell) come miglior attrice guest star, David Benioff e D.B. Weiss per la sceneggiatura di Le piogge di Castamere.

Dopo i due premi del 2011 – uno dei quali ottenuto per la recitazione – e i sei premi tecnici dello scorso anno stavolta gli Emmy sono stati avari di riconoscimenti con una delle serie che si sta dimostrando fra le più influenti della televisione contemporanea.