Nell'ambito della rassegna Fantacinema in corso all'Arci Corvetto di Milano, stasera verrà proiettato Heavy Metal, il film d'animazione ispirato ai fumetti dell'omonima rivista di fumetti fantascientifici e fantasy. La rivista, ancora pubblicata, è la versione statunitense della rivista francese Métal Hurlant, che purtroppo ha cessato le pubblicazioni nel 1987.

Il film uscì nel 1981, dopo tre anni di lavorazione, prodotto con il considerevole budget di 9.300.000 dollari. E' articolato in 7 episodi più un prologo/epilogo, ciascuno dei quali prodotto da una diversa casa di animazione. A coordinare il progetto, il mestierante del cinema d'animazione Gerald Potterton, che era stato animatore in Yellow Submarine. Lo scopo di Leonard Mogel e Ivan Reitman, che ne furono i produttori era proprio quello di portare al cinema lo stesso spirito della rivista su carta, presentando quindi storie fantascientifiche e fantasy caratterizzate da un ampio uso di sesso e violenza.

Il prologo del film vede il ritorno a casa di un astronauta, che porta sulla Terra una sfera verde. Nel primo episodio egli, una volta a casa viene da questa ucciso, polverizzato davanti agli occhi di sua figlia. La sfera è il Loc-Nar, un'entità malefica che prova un sadico piacere a raccontare le sue malefatte, perpetrate in ogni luogo ed ogni tempo. La sfera narra diversi episodi, diversi l'uno dall'altro per stile e autore, ma accomunati dal successo che le storie originali avevano precedentemente ottenuto sulla rivista. Assistiamo quindi alle avventure di un tassista in una invivibile New York del XXI secolo; alle peripezie di un giovane studente dinoccolato trasformatosi in un prestante eroe mitologico; l'impossibile salvezza di un imputato ad un processo che lo vede già condannato; la fine tragica di un pilota di bombardiere americano infestato da zombi; le disavventure di una procace segretaria governativa prelevata da un equipaggio di alieni debosciati; la battaglia di un'eroina in un mondo lontanissimo contro lo stesso Loc-nar, episodio direttamente collegato con la cornice del film e la bambina protagonista.

Notevole era anche la colonna sonora del film, che prevedeva una partitura orchestrale scritta e diretta da Elmer Bernstein, mai pubblicata su disco, e una ottima compilation di brani rock, pop e ovviamente Heavy Metal, di alcuni dei migliori artisti del genere, tra i quali Sammy Hagar, che sarebbe poi diventato il front-man dei Van Halen, i Black Sabbath, i Devo e i Blue Oyster Cult, una band i cui testi delle canzoni, scritti da Sandy Perlman erano dei veri e propri racconti di fantascienza. 

Introdurrà la proiezione Emanuele Manco.

Il film ebbe un seguito, denominato Heavy Metal 2000.

Recentemente sono state diffuse in rete notizia sulla progetto di realizzazione di un secondo seguito del film. Promotori del progetto sono David Fincher, il regista di Seven e di Fight ClubKevin Eastman, l'inventore delle Tartarughe Ninja, attuale proprietario della rivista, e Tim Miller, i cui Blur Studios dovrebbero realizzare le animazioni. I tre produttori del film, vorrebbero coinvolgere altri registi nel progetto. Nonostante i nomi di richiamo che Fincher avrebbe incuriosito, tra i quali i suoi amici Zack Snyder e Guillermo del Toro, il progetto è stato rifiutato dalla Paramount, che lo ha giudicato troppo rischioso, ed è al momento sospeso in attesa di trovare finanziamenti.

La proiezione si terrà all’Arci Corvetto, in via Oglio 21 a Milano, a partire dalle ore 21:00. L’ingresso è gratuito (con tessera Arci).